Dopo un’estate – lunghissima, peraltro – di dibattiti sul tema dell’overtourism a Como, il Comune punta a raccogliere quanti più dati possibili per…il periodo Natale. Anzi, dei “vecchi Natali”. Ed ecco dunque il via a un progetto pilota per ottenere informazioni sui flussi di mobilità turistica confrontando due periodi: dal 1° dicembre 2019 al 30 gennaio 2020 e poi dal 15 novembre 2022 al 15 gennaio 2023. L’analisi dei dati acquisiti riguarderà il numero di visitatori giornalieri, il numero dei pernottamenti, la provenienza dei visitatori e alcune caratteristiche socio-demografiche. Inoltre, il Comune di Como intende monitorare specifici punti di interesse, allo scopo di valutarne l’attrattività turistica e le caratteristiche dei visitatori.

La base delle informazioni che l’amministrazione intende acquisire è costituita dal sistema di Data Analytics WindTre e Accenture, tramite il rilascio di una WebDashboard interattiva (e la possibilità di accedere alla dashboard per 6 mesi dopo il rilascio della stessa, anche al fine di poter scaricare i dati facilmente, in formato standard, per successivi utilizzi), che permette, nel dettaglio:

a) un’analisi della mobilità turistica tramite:
I. Numero di visite per tipologia di turista (regionale, nazionale ecc)
II. Tempo di permanenza
III. Frequenza di visita
IV. Provenienza e destinazione (successiva) dei visitatori
V. Caratteristiche socio-demo dei visitatori.

b) un’analisi dei pernottamenti, individuando:
I. Numero di pernottamenti e pernottanti (breve, diurna e pernottamento)
II. Provenienza e destinazione (successiva) dei pernottanti
III. Luogo di pernottamento
IV. Durata media del soggiorno

c) per 5 luoghi di particolare interesse all’interno del territorio comunale, l’analisi particolareggiata della:
I. Affluenza per fascia oraria del giorno/della settimana
II. Sosta media

Per raggiungere gli obiettivi, Palazzo Cernezzi ha scelto la Società WindTre, che ha la più alta quota di mercato in Italia (pari al 25,3%, secondo rilevazione AGCOM del luglio 2023) in termini di schede Sim effettivamente utilizzate dalle persone fisiche al netto di quelle M2M (ovvero trasmissione dati), garantendo, così, il campione di dati più ampio e rappresentativo dei comportamenti di mobilità e degli attributi demografici delle persone a livello nazionale. La spesa totale preventivata dall’amministrazione è di 36mila euro.