Mentre la nave Mare Jonio è approdata a Lampedusa con i 49 migranti salvati al largo della Libia, subito sequestrata dalla Guardia di Finanza e con il ministro dell’Interno Matteo Salvini che esulta (“Sequestrata la nave dei centri sociali. Ottimo. Ora in Italia c’è un governo che difende i confini e fa rispettare le leggi, soprattutto ai trafficanti di uomini. Chi sbaglia paga”, le parole del leader della Lega), da Como giunge una forte provocazione.
A firmarla è Gianpaolo Rosso, presidente di Arci Como, con un duro comunicato.
“Arrestate anche noi, arrestate tutti gli iscritti all’Arci (sono un milione), partite da quelli comaschi sono solo qualche migliaio o se volete partite dai dirigenti, da me che sono presidente dell’Arci di Como – ha scritto Rosso – Siamo tutti “armatori” di quella Mare Jonio di Mediterranea che ha prestato soccorso ai naufraghi (non clandestini ma esseri umani). La solidarietà no si arresta, non spegne i motori, non consegna le vittime a chi vuole utilizzarle come carne da macello per la propria voglia di potere, di strapotere”.
“Io personalmente insieme a tutta l’Arci ringraziamo l’equipaggio della Mare Jonio che anche per noi non ha ceduto alla violenza potenzialmente assassina della politica delle interiora – prosegue la nota – Noi non ci giriamo dall’altra parte e non ci stiamo a riportare i naufraghi nei lager libici per assecondare l’onda più deteriore dell’egoismo criminale della cattiva politica. Grazie a Mediterranea altre persone sono state salvate (non sono le prime) io e tutta l’Arci siamo equipaggio di quella nave, alcuni in mare, altri a terra. Se volete perseguire la loro azione perseguitate anche noi. Siamo ugualmente innocenti”.
“Il pacifismo – si chiude il comunicato del presidente dell’Arci di Como – la nonviolenza l’azione civile per la legalità sancita dalla Costituzione dalle leggi del mare, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla storia stessa della civiltà umana non posso essere annichilite da non sa o non vuole essere semplicemente un esser umano e vuole impedire a tutti gli altri di restare umani”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica della parlamentare leghista e vicesindaco di Como, Alessandra Locatelli (foto sopra).
“I porti sono chiusi e non si molla. Abbiamo accettato supinamente per troppi anni. Adesso la pacchia è finita e gli sbarchi indiscriminati anche!”.
2 Commenti
( i leghisti si ispirano a modelli dell’est : ??????; partito del popolo, consenso bulgaro, società unidimensionale )
La pacchia??? Ma come si fa ad essere così disumani e allo stesso tempo ignoranti?
Personaggi del genere non sono in grado neanche di gestire una situazione piccola come Como, lasciando tutto il peso degli interventi ai volontari e alle associazioni e poi rilasciano dichiarazioni insensate: sanno solo pronunciare slogan.