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Attualità, Politica

Navigazione, Turba attacca ma Butti affonda: “Livoroso, insensato. Ora spiego per punti, così gli facilito la lettura”

In un placido sabato prepasquale si consuma una durissima battaglia. Tema, tutt’altro che di secondo piano, la regionalizzazione della Navigazione Laghi. Questione da sempre in primo piano nell’agenda del deputato lariano di Fratelli d’Italia, Alessio Butti. E, come raccontavamo poco fa, nel pomeriggio, lampo a ciel sereno, è arrivato un colpo pesantissimo da chi, peraltro, a Como è alleato di Butti: Devastante attacco di Turba (Lega) a Butti (FdI) sulla Navigazione in piena campagna elettorale.

A stretto giro non è mancata un’altrettanto durissima replica del leader meloniano in terra lariana. La riportiamo letteralmente:

Chissà perché non riesco ad essere stupito dell’attacco insensato, livoroso e anacronistico di Turba nei miei confronti. Probabilmente a Canzo non gli hanno spiegato che la mia proposta “storica” di regionalizzazione della navigazione dei laghi dovrebbe sostenerla anziché polemizzare sul nulla.

Come hanno fatto intelligentemente altri suoi colleghi leghisti a partire dal ministro Garavaglia, ad esempio. Ma evidentemente Turba mi associa a qualcuno che da piccolo gli nascondeva le merendine e quindi attacca.

Ma è Pasqua e voglio evitare polemiche spiegando che forse la sua “dichiarazione” si riferisce ad una mia recente intervista al quotidiano La Provincia di Lecco. Di quella intervista allego una sintesi in punti numerati in modo da facilitarne la lettura anche a Turba.

Ora è però ovvio che qualcuno del suo partito dovrà raggiungerlo a Canzo e spiegargli il senso della mia intervista, già molto chiaro, e che in un momento delicato di campagna elettorale certe scivolate peraltro, così scomposte, rischiano di creare malumori. Ora, dopo aver riletto, magari accompagnato, l’articolo e tutti i resoconti parlamentari, valuti freddamente la questione è mi darà ragione…la colpa è “solo” del governo? Bene, si ricordi che la sua forza politica ne fa parte. Insomma, in un modo o nell’altro risolva il problema. Fine. Chiedo scusa a tutti perché a Pasqua dovremmo pensare tutti ad altro, ma certe cose non possono passare sotto silenzio. Ecco la sintesi.

1. nulla di più sterile che affrontare la questione come fosse un derby tra Lecco e Como

2. Da anni, infatti, parlo di “sistema Lario” perché solo così l’unione fa la forza. Quando incontro gli amministratori del Garda e del Maggiore parlo di “sistema dei laghi lombardi”.

3. Se viene meno questa unità d’intenti (lo ripeto ogni volta) diamo l’alibi a Regione e Ministero per continuare questo fastidioso Ping pong, giocato sulle nostre teste, su chi deve mettere le risorse per il “risanamento tecnico” previsto dalla legge prima del passaggio della gestione Navigazione Laghi alle regioni.

4. Oggi tale servizio è finanziato dallo stato e tutto è in contraddizione con la riforma del titolo V della Costituzione e per nulla coerente con il referendum 2011 sull’affidamento dei servizi pubblici.
5. Io sostengo, da anni (in solitudine) che la gestione deve passare a Regione Lombardia per avvicinare il luogo della risposta a quello del bisogno.

6. Nei fatti, e gli atti parlamentari di Camera e Senato lo confermano inequivocabilmente (XVIII legislatura Camera e XVI Senato), sono l’unico ad aver presentato proposte di legge, mozioni e interrogazioni sul tema. Anche in questa legislatura.

7. Già con il governo lega 5 stelle feci incardinare la mia proposta nella competente commissione IX della Camera. Abbiamo avviato la discussione, tutti erano d’accordo, compresi Pd e 5 Stelle, ma inspiegabilmente tutto si e’ arenato. Il governo attribuisce la colpa alla Regione e viceversa. So che in Regione Lombardia hanno presentato risoluzioni, sulla falsa riga dei miei atti, rimaste lettera morta.

8. Regione e Ministero competente DEVONO solo trovare le risorse per il “risanamento tecnico economico” di cui parla la legge 422 del 1997 (con il PNRR non dovrebbe essere un problema anche per quanto concerne un’altra proposta avanzata circa l’elettrificazione della navigazione, almeno di alcuni battelli). Il resto sono chiacchiere! La citata legge prevede il passaggio alle regioni della navigazione entro il 2000!!!! Siamo nel 2022!

9. Mi ero anche prodigato affinché nella legge 194/98 venisse stanziato un finanziamento urgente per sostenere il passaggio.

10. Per l’ennesima volta ribadisco i passaggi necessari A)verifica della situazione attuale con aggiornamento del piano di risanamento tecnico economico B) armonizzazione delle diverse discipline regionali e accordo sulle competenze da trasferire C)accordo di programma tra stato e regioni per definire le risorse necessarie in conto capitale e in conto di esercizio (flotta pontili immobili tfr etc etc). Regione Lombardia non perda questa straordinaria occasione.

11. Tutto questo richiede 3 mesi, non di più! basta volerlo. Basta volontà politica. Quindi meno chiacchiere in libertà e più concretezza.

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2 Commenti

  1. Il Senatore ha ragione. A furia di fare gli interessi del proprio campanile e di mettere la propria “autonomia” dal vicino di casa come valore fondante della propria ideologia, si finisce per ridurre qualsiasi problema a una partita tra compagini da oratorio. Il tema però non può essere solo un tema di governance della navigazione lacustre. Il tema da affrontare, come del resto accennato dal Senatore, è un tema più ampio: la gestione intelligente delle acque in tutta la Regione coordinata con quella delle Regioni confinanti, Emilia Romagna compresa. I problemi ambientali non hanno confini e pertanto devono essere affrontati tenendo conto di più interessi anche a volte contrastanti fra loro. Oggi viviamo la siccità ma nel recentissimo passato abbiamo subito le alluvioni. È necessario fare sistema tra interessi e strategie di tutti gli operatori che vivono sulle acque e grazie alle acque. (A proposito, siamo sicuri che gli agricoltori del lodigiano facciano parte delle Coop rosse? Mah…mi sa che è un colpo basso del Senatore ?). Altrimenti ci troveremo con le chiuse di Olginate serrate, Piazza Cavour allagata e qualche brillante idea sulle paratie. Povero Turba, l’impegno è procurare tessere e voti ma poi bisogna anche saper contare… le tessere e i voti, ovviamente. ?

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