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Politeama all’asta per 2,2 milioni. Profezia, anatema e accuse di Nessi: “Possibilità zero. Ecco perché”

Al confine tra profezia e anatema, ieri sera in consiglio comunale l’esponente di Svolta Civica, Vittorio Nessi, ha stroncato l’operato del Comune di Como e del liquidatore, Francesco Nessi, sull’ex cineteatro Politeama che da anni giace in condizioni di abbandono totale.

L’ultima mossa è stata la messa all’asta dell’immobile il 3 febbraio prossimo, per un valore di 2 milioni e 244mila euro.

“Ben difficilmente il Politeama sarà alienato – ha dichiarato subito Nessi – atteso che finora mai nessuna manifestazione d’interesse è pervenuta al liquidatore”.

“Lo stato dell’immobile poi è talmente fatiscente da far ragionevolmente prevedere che il prezzo d’asta sia largamente sopravvalutato e fuori da ogni logica di mercato”, ha proseguito il consigliere.

Nessi ha poi espresso la convinzione che “l’appetibilità sia condizionata dal fatto che il ministero dei Beni culturali ha dichiarato l’edificio particolarmente importante ed è anche sottoposto a vincolo. Le possibilità che l’asta vada a buon fine, in mancanza anche di un indirizzo politico circa la futura destinazione, sono pari a zero”.

E ancora: “Incomprensibile, contraddittoria e priva di senso logico appare l’operazione anche perché nel 2020 era stato costituito un tavolo di coprogettazione e in breve tempo i gruppi di lavoro avrebbero lavorato in funzione di progetti non ben definiti, mentre la giunta è rimasta estranea all’iniziativa adottata dal liquidatore facendo mancare idee e prospettive di sostanibilità economica da parte dell’amministrazione”.

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“Pare dunque necessario capire quali siano le intenzioni di questa amministrazione che è proprietaria dell’80% del Politeama – ha concluso il consigliere di Svolta Civica – e in particolare comprendere quale sia il senso dell’alienazione del bene su base d’asta rispetto agli obiettivi del tavolo di coprogettazione, vista l’evidente contradditorietà dei due percorsi”.

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4 Commenti

  1. Si cambi la destinazione dell’immobile: in una città con un teatro come il Sociale, con progetti di ripartenza per due cinema storici (Astra e Gloria che hanno concluso raccolte fondi per riaprire) e con multisala (Camerlata, ma anche quello di Montano), risulta inutile un altro cine-teatro.

  2. Porello il Nessi che fa finta di non sapere che in quella zona si vende ristrutturato a nuovo a 5000-6000 eurini al mq. Il prezzo d’asta è un regalo mega galattico a chi lo acquisterà che sicuramente sarà il solito noto multimillionario Cumasc che ha già alberghi a go go e sicuramente lo trasformerà in un ulteriore hotel di lusso.

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