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Nido di Lora ai privati, da Civitas la lettera di due genitori: “Tre figli cresciuti lì. Servizio d’eccellenza, non perdiamolo”

E’ un caso politico sempre più stretto dalle maglie dell’opinione pubblica quello che vede l’ipotizzata privatizzazione dell’asilo nido di Lora.

Come raccontiamo da tempo (qui tutte le cronache) il Comune di Como sta concretamente sondando le strade percorribili.

Se non si parla ancora di gare o bandi passi formali ne sono stati compiuti:

Così dopo l’ultima Commissione convocata sul tema è arrivata una lettera delle operatrici comunali. L’abbiamo pubblicata oggi:

Nido di Lora ai privati, educatrici e operatrici ai consiglieri comunali: “Sorprese e indignate, non avete fiducia nel pubblico”

Poco fa Civitas, lista guidata da Bruno Magatti e rappresentata in Consiglio comunale da Guido Rovi, ha diffuso una lettera inviata dai genitori di una bimba iscritta.

“Pubblichiamo questa lettera di profondo dissenso nei confronti dell’insana scelta che questa giunta intende promuovere – evidenziano da Civitas – affidando la gestione del nido di Lora ai privati. Se questo dovesse avvenire, i loro bambini, sarebbero i primi a dover pagare un pensate dazio in termini di discontinuità educativa. Ribadiamo il nostro appoggio alle loro giuste affermazioni e denunciamo l’insipienza di questa amministrazione. Invitiamo i cittadini a non dimenticare questa scelta ingiustificata e imperdonabile”.

Ecco la missiva che peraltro sarà letta da Rovi questa sera in Consiglio:

Come genitori di bambini iscritti e frequentanti l’asilo nido di Lora, vogliamo esprimere il nostro dissenso alla gestione indiretta del nido.

Abbiamo ascoltato i lavori della III Commissione e desideriamo far sentire la nostra presenza. Il quartiere ha beneficiato sinora di un servizio fondamentale per le nostre famiglie e desideriamo che il Comune continui a occuparsene anche come segnale di interesse verso un territorio già provato e spesso dimenticato dalle istituzioni.

I nostri tre figli hanno tutti frequentato l’asilo nido di Lora, dallo spazio bimbo al nido a cui attualmente è iscritto il nostro terzogenito. Pertanto siamo sinceramente preoccupati per le decisioni in merito al futuro di questo asilo e siamo certi di rappresentare il sentire di moltissimi altri genitori.

Desideriamo che il Comune continui a gestire questo fondamentale servizio per la comunità e possiamo testimoniare l’eccellente lavoro quotidiano svolto da educatrici e personale ausiliario, garanzia per la crescita e il cammino dei nostri piccoli. Nadia, Franca, Adriana, Valentina, Antonella, Elena, Emilia…sono solo alcuni dei nomi di educatrici che hanno contribuito eccellentemente alla crescita dei nostri figli e rappresentano l’asilo di Lora, senza dimenticare il personale che si occupa di mensa e pulizie.

Non è solo una questione di struttura, di muri ed edificio, sia pur bellissimo, ma è una questione di relazioni e personale qualificato che contraddistingue da sempre sino ad oggi il servizio.

È importante ciò che è stato seminato dal punto di vista psicopedagogico da queste educatrici. Non si può trascurare la qualifica del personale. Non è solo una questione di bilanci in attivo o in passivo, entrate e uscite economiche. Bisogna scommettere sul futuro della nostra città e investire nei nostri bambini. Il Comune deve continuare a prendersi cura dell’educazione dei suoi cittadini a partire dalla fascia dei più piccoli.

Noi abbiamo la nostra seconda figlia a Lora, al nido Aquilone.

In questi mesi difficili e assurdi abbiamo trovato nel nido Aquilone di Lora un luogo sicuro, un posto accogliente, una “piccola casa” pensata e costruita a misura di bambino e di famiglia. Il personale con grande professionalità, cura, attenzione, flessibilità e passione è riuscito a far fronte alle varie difficoltà incontrate, sia per la situazione della pandemia, che per le circostante che riguardano in particolar modo e servizi alla prima infanzia del Comune di Como (carenza di personale in particolar modo).

Siamo molto dispiaciuti per le sorti incerte del nido Aquilone, soprattutto perché non sappiamo se altre famiglie potranno mai vivere l’esperienza soddisfacente che abbiamo vissuto noi presso questo nido.

In questo periodo di crisi profonda le famiglie, soprattutto quelle con bambini piccoli, hanno bisogno di certezze, di rassicurazioni e di sapere che possono contate su una rete di servizi che funziona, che tiene, che continua a lavorare per il loro benessere, nonostante i costi e i bilanci.

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