Non è chiaro se il nastro che fino a ieri vietata l’accesso alla diga foranea di Como sia stato strappato per scherzo, per la voglia di camminare per forza in mezzo al lago o se sia stato ufficialmente tolto. Ma, alla fine, nella sostanza cambia poco.
Perché, a mente fredda, verrebbe comunque da pensare che, autorizzato o meno il transito, nessuno si divertirebbe poi così tanto a camminare per oltre 350 metro sopra tronchi, rami, legni di vario tipo e inevitabilmente anche rifiuti portati a valle dalle correnti del Lario dopo il fortissimo maltempo dei giorni scorsi. E invece…
E invece, come si può intuire guardando le foto, nulla ferma i turisti dall’ebbrezza di percorrere la diga foranea immersa nel primo bacino del Lago di Como, nemmeno una montagna di sporcizia in attesa del battello spazzino (peraltro impegnato a rimuovere cataste di detriti in zone più cruciali della città).
10 Commenti
Pulire o transennare? Questo è il dilemma…
welcome to favelas.
A superman è finita la benza, avrebbe potuto fornire di scopa col logo del comune “a soli 5€” i turisti con doppio vantaggio. “Partecipa anche tu ad una Como migliore, ti fo lo sconto sul b&b “. Occasione persa. Meno soldi nelle casse del comune, non è da superman. Ma la valanga di soldi che beccano in svariate tasse i nostri miracolosi amministratori, oltre al loro stipendio, è così ridotto all’osso da non poter spazzettare ?
Fatevi aiutare….
0341 481111
Comune di Lecco, telefono principale
Chiama
Pulire?? .troppi impegni???
e quando mai gli ricapita??
Cosa c’è di male da parte di chi ci cammina? qualche pericolo (a parte l’inciampo)? Mi spiace invece che non siamo capaci di tenere pulito il fulcro della città turistica…
Non c’è niente di male, a parte la remota possibilità che qualcuno scivoli e poi magari chieda i danni.
Però fa strano.
Sorry, ma io non mi farei tutta la diga in equilibrio su un letto di tronchi, sporcizia, topi morti e che altro.
Le alternative ci sono.
Mah, molto più facile inciampare sul terreno dissestato prima della diga, dice non ti aspetti di trovare un buco o una radice fuori controllo e dove, in caso di infortunio, certamente spetterebbe un rimborso in quanto situazione non eccezionale ma solo di degrado. E poi, immagino che arrivando da Adelaide o da Katmandu al più bel lago di mondo non mi fermerebbero dei legnetti al suolo.
Qualcuno avrà anche raccolto un souvenir: il rametto del lago di Clooney.
Poveracci.
Che imbecilli, avrei scritto anche peggio ma veramente con che testa camminano lì?
Oddio che pazzerelli, camminano addirittura su dei tronchi!
Di questo passo dove andremo a finire?