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No a Viale Varese, Cna: “Novum Comum, torri medievali. Ora l’Oscurantismo dei veti”

“I romani hanno costruito la Novum Comum senza veti. Nel Medioevo è stata costruita la cinta muraria con le torri senza veti, con il Romanico abbiamo visto sorgere le chiese senza veti. Ora siamo nell’Oscurantismo, dove esistono soltanto i veti”.

Il presidente dell’Area territoriale di Como città di Cna, Armando Minatta, ricorre all’iperbole storica per lanciare la propria scomunica sul fronte (in gran parte civico e “green”, ma anche politico) che si è schierato contro il progetto presentato al Comune da Nessi&Majocchi per ampliare il parcheggio di viale Varese.

Cna, d’altronde, era stata tra le firmatarie del lungo documento firmato da pressoché tutte le associazioni imprenditoriali nelle scorse settimane a sostegno dell’iniziativa. Lunedì sera, però, la doccia gelata: il no della giunta (con le sole astensione degli assessori Marco Butti e Marco Galli) al progetto e il conseguente stop definitivo.

“Un’occasione malamente persa – incalza Minatta – Ancora una volta ha vinto il parito del no: gruppuscoli di persone contrarie a tutto unite, purtroppo, a chi si è tirato indietro all’ultimo momento, cioè la gran parte della giunta. E’ evidente che esiste la volontà di un governo della città per motu proprio, che si autoregoli senza che si possa proporre nulla di diverso o di nuovo”.

“L’abbiamo già visto in tanti altri casi – prosegue Minatta – Per le paratie, per il primo progetto della Ticosa, per la diga, per qualsiasi costi punti a modificare lo status quo. Ma allora io chiedo agli ambientalisti: cosa possiamo fare in questa città? Per cosa dare mai il vostro benevolo permesso?”.

Il presidente di Cna Como città è un fiume in piena: “Abbiamo una città che sta cambiando: arrivano i turisti, i residenti hanno altre esigenze, il commercio soprattutto del centro ha necessità di nuove aree di sosta, le stesse strutture ricettive aumentano – sottolinea Armando Minatta – E davanti alla proposta di un privato che propone un aumento dei posteggi cosa accade? Gli ambientalisti insorgono, la giunta si schiera contro e rinuncia a migliorare la città, a parte qualche coraggioso come Marco Butti. E alla fine, i veti vincono”.

Armano Minatta

“Gli ecologisti parlano di una mobilità diversa, nuova, soltanto leggera, quasi senza auto – conclude Minatta – Va bene, bellissimo. Ma ci si dimentica che Como è in una conca, che per andare da Torno a Cernobbio devi per forza attraversare la città, che l’utopia degli spostamenti in bici si deve scontrare con salite, discese, colline, che oggi molta gente usa l’auto per lavoro o pura necessità, non per sfizio o per gioco”.

“E allora, che facciamo – domanda polemicamente Minatta – fermiamo la città in attesa di un’idea ecologica perfetta? Lasciamo girare la gente per ore a caccia di un parcheggio scartando qualsiasi progetto nuovo? Impediamo di venire in centro a chiunque per una questione ideologica a prescindere? Ok, allora torniamo all’inizio: non governiamola nemmeno Como, affidiamola al motu proprio e stiamo a vedere. Lasciamo vincere il partito dei veti”.

 

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16 Commenti

  1. Sig. Minatta , La giunta ha tutti i numeri per votare quello che vuole. Se la prenda con Landriscina se non ha il coraggio di favorire le lobbies che lo hanno votato. Gli ambientalisti fanno solo il loro mestiere. Non mi sembra difficile da capire, però…

  2. Pippero come sbagliavi, quando mostrano la propria faccia le associazioni esprimono a pieno la loro parte politica asseverata ai partiti; degli associati gli interessano solo le
    …..

  3. Volevo avvisare il caro capetto della CNA che stavo valutando l’ipotesi di iscrivere la mia azienda ma dopo queste vergognose affermazioni me ne guarderò bene.
    Pensavo che la CNA fosse un’associazione di categoria in grado di esprimere almeno qualche idea progressista, ambientalista: roba che manca come il pane in questa città soffocata dall’egoismo e dai più forti. Evidentemente mi sbagliavo.

  4. Sig. Minatta, denigrare l’altro così da non dover entrare nel merito!? Beh per fortuna che la giunta è entrata nel merito ed ancor prima la commissione ad hoc… STRONCATO il progetto perchè non di interesse pubblico. Quasi totale unanimità da parte delle forze politiche… non ci sono altre parole.
    Personalmente ho una attività in città murata, visitata da clienti provenienti da fuori città… avrei avuto beneficio, ma sono anche residente e devo dire che mi sono opposto con tutte le mie forze a qualcosa che sarebbe andato contro qualsiasi logica di una città moderna!
    E spero tanto che boccino anche qualsiasi ipotesi di autosilo al Gallio.
    Si sviluppino opportunamente Ticosa ed Ippocastano, con tariffe agevolate, navette e si rincari di molto nelle vie adiacenti le mura. Inoltre ex Stecav, ex Danzas…. su assi viari diversi e che potrebbero sopportare quel traffico… si facciano avanti lì gli imprenditori per quelle aree.

  5. Sì, ma il sig Minatta mica se la può cavare con un semplice “buona giornata” dopo aver tirato in ballo i romani che “hanno costruito la Novum Comum senza veti”, i nostri avi medievali che hanno costruito “la cinta muraria con le torri senza veti”, gli altri nostri avi che hanno fatto “sorgere le chiese senza veti”.
    Adesso ci deve spiegare per filo e per segno questo parallelismo storico tra chi ha costruito il nostro passato e la Nessi&Majocchi che, sul nostro passato, vuole fare (ragionevolmente, secondo il loro punto di vista…) del business.

  6. Sig Minata io penso proprio a loro e voglio la convalle senza auto è per questo che non sono favorevole nemmeno all’autosilo del Gallio! Usino quell’area per scopi utili alla cittadinanza non al loro tornaconto personale! Per le associazioni concordo con Carlo B inutili e usando le parole di Boeri , lontani dalla crosta terrestre!

  7. Gentile consigliere Nessi,
    conosco l’iniziativa del Collegio,
    ben vengano posti in centro, però leggendo le critiche, noto che anche Lei dovrà in qualche modo convincere coloro i quali chiedono il centro chiuso alle auto ed ecologicamente compatibile.
    Vero è che N&M avrebbero utilizzato le proprie risorse per il parcheggio ( ancorché su sedime pubblico) però avrebbero curato tutta l’area in modo adeguato.
    Beh, oramai decliniamo al passato; però pensiamo al futuro anche per i nostri figli…
    Buona giornata armando

  8. “E allora, che facciamo – domanda polemicamente Minatta – fermiamo la città in attesa di un’idea ecologica perfetta? […] Non governiamola nemmeno Como, affidiamola al motu proprio e stiamo a vedere. Lasciamo vincere il partito dei veti”.

    In realtà era proprio il vincolarsi per 30 anni che avrebbe impedito ogni sviluppo o cambiamento.

  9. Lei sa signor Minatta che da tempo il Collegio Gallio ha proposto di costruire a sue spese un autosilo nella sua proprietà e senza alcun onere per il Comune? Più di 200 posti a un passo dal Centro. Porti avanti questa iniziativa e sarò al suo fianco. Vittorio Nessi

  10. Io non sono un “purista” e neppure un detrattore, sono semplicemente un anziano cittadino (e imprenditore) che spera in una città più vivibile, ordinata e pulita, spera che una amministrazione cittadina pensi innanzitutto al bene di tutti i cittadini, e lo persegua gestendo i conti da “buon padre di famiglia”
    Spiacente, ma il progetto Nessi&Majocchi non va in questa direzione
    E continuare a leggere che associazioni imprenditoriali di categoria, quasi rabbiosamente, sostengono nonostante tutto questo progetto, non fa altro che rafforzare la mia convinzione della inadeguatezza di questa associazioni, che non rappresentano più neppure le imprese del loro settore (e i dati del calo degli associati parlano chiaramente)
    Sono ormai anche queste dei poltronifici

  11. Le affermazioni dei “puristi – detrattori” rafforzano le mie tesi.
    Stiamo tornando a Tomas di Torquemada.
    Fortunatamente ancora per un po’ sfrutteremo l’abbrivio del motu proprio…

  12. Non si può leggere questa dichiarazione.
    Si rassegni ad un no divenuto bipartizan (quindi rappresentativo di tutti gli elettori-residenti e non di “gruppuscoli”).
    Non è un no a priori a novità in città, è semplicemente un no ad un progetto che non stava né in cielo né in terra. Ma non si dica che che non si può far altro in città: i progetti di raddoppio ippocastano e ticosa, appena recuperata all’uso pubblico (tra cui parcheggi), lo testimoniano.
    Semplicemente un nuovo piano di governo del traffico non contempla un ampliamento del parcheggio in Viale Varese. Rassegnarsi alla volontà popolare espressa dai propri rappresentanti in modo coerente e lungimirante.

  13. come è possibile confrontare le mura e le torri storiche e un parcheggio dato in gestione ai privati??? che si parli dei grandi progetti persi del nulla piuttosto, si parli dell’ex ospedale psichiatrico, dell’area dell’ex Baden Powell, del vasto patrimonio storico ed archeologico della Como pre-romana ancora non valorizzato come meriterebbe e nemmeno compiutamente ricercato. degli accessi (anche turistici) della città, basterebbe andare a prendere l’autostrada a pontechiasso per farsi un’idea delle condizioni di degrado…. invece ci si arrabbia perchè si è deciso di non fare un bel regalo ad un’impresa comasca, che avrebbe certamente cambiato qualcosa rispetto alla situazione trascurata attuale, ma siamo sicuri che quella sia la risposta giusta? una città con una cinta muraria antica come la nostra dovrebbe capire che le mura hanno potenzialità turistiche, ma è necessario intervenire per renderle visibili, fruibili, con ampi spazi a verde, con ricostruzioni, informazioni, immagini. da anni si favoleggia di interventi di recupero delle torri con un percorso turistico, ecco in questa incapacità di reale valorizzazione dell’esistente che andrei a ricercare “l’oscurantismo”.

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