“Costruire una protezione civile che non lasci indietro nessuno“. Con queste parole il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli apre la giornata di esercitazione ‘Verso una Pianificazione di Protezione Civile Inclusiva’, ospitata dal Comune di Cernobbio.
L’evento segna l’avvio di un percorso nazionale per rendere i piani di emergenza realmente accessibili a tutti, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità e fragilità. “L’inclusione deve diventare parte integrante della pianificazione di protezione civile – afferma Locatelli – Non si tratta solo di intervenire durante un’emergenza, ma di prepararsi insieme, garantendo che ogni cittadino sappia come agire e possa sentirsi parte del sistema. Oggi Cernobbio dimostra che la collaborazione tra istituzioni, volontari e comunità è la chiave per una sicurezza davvero condivisa”.
Altra grande novità della giornata è stata la presentazione del progetto Si Como – Soccorso Inclusivo Como, volto a rendere sempre più efficace e sensibile l’azione dei Vigili del Fuoco nei confronti delle persone con disabilità.
Pugliano: “Impariamo insieme per un soccorso davvero inclusivo”
Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Antonio Pugliano, spiega il progetto ‘Si Como – Soccorso Inclusivo Como’, che punta a migliorare la formazione dei soccorritori nel rapporto con persone con disabilità fisiche o cognitive. “Non è semplice intervenire con persone autistiche o con disabilità motorie in situazioni di emergenza. Per questo stiamo sperimentando esercitazioni reali, manuali e schede di comunicazione ad hoc. L’invito è ad aprirci e incontrarci: solo conoscendo queste persone possiamo imparare a intervenire nel modo giusto”.
Monti: “Da oggi parte un percorso condiviso”
Il sindaco di Cernobbio Matteo Monti ricorda che la proposta di un’esercitazione nasce “solo trentacinque giorni fa” da un’intuizione condivisa con il Ministero e il Dipartimento della Protezione Civile. “Oggi non vogliamo solo mostrare i risultati, ma avviare un percorso. Quando arriva un’emergenza, tutti devono sapere cosa fare: operatori, cittadini e persone fragili. È ciò che sperimentiamo evacuando la scuola primaria di Campo Solare e del servizio socioeducativo ‘Il Sorriso’, due luoghi che rappresentano la vita quotidiana del territorio”.
Monti ringrazia i volontari, la Regione e il Ministero per il sostegno e aggiunge: “Ci sono Comuni piccoli che non hanno gli strumenti per pianificare da soli. L’obiettivo è costruire una rete, dove nessuno sia lasciato indietro”.
La Russa: “Ragazzi speciali, non diversi”
Accanto al Ministro Locatelli e al sindaco Monti interviene anche Ignazio La Russa, Presidente del Senato della Repubblica italiana. “Oggi non parliamo di diversità, ma di specialità – dichiara – Le persone con disabilità hanno qualcosa in più, ci insegnano ogni giorno la pazienza e la resilienza. In Lombardia da anni lavoriamo per avvicinare la protezione civile alle persone fragili: penso al campo scuola di Sondrio, dove i ragazzi autistici vivono l’esperienza diretta del soccorso, o al progetto Sas – Sto Sicuro, che coinvolge studenti con disabilità nella formazione alla sicurezza”.
L’assessore, inoltre, dedica qualche parola al violentissimo alluvione che ha colpito la provincia di Como a fine settembre, sottolineando la necessità di affrontare con serietà i cambiamenti climatici e i rischi idrogeologici che colpiscono sempre più spesso il territorio lombardo: “Eventi che una volta accadevano ogni trent’anni oggi si ripetono quasi ogni mese. Dobbiamo essere pronti con una pianificazione nuova, ma anche umana, capace di proteggere davvero tutti”.
Galli: “Lavorare in tempo di pace per proteggere tutti”
Il Prefetto di Como Corrado Conforto Galli sottolinea l’importanza della prevenzione e della collaborazione istituzionale: “Nell’immaginario collettivo la protezione civile è spesso legata all’emergenza, ma il vero lavoro si fa in tempo di pace. Le giornate come questa servono a individuare le criticità e a migliorare la pianificazione. L’inclusione non è solo un dovere morale, ma una necessità operativa: se tutti sanno cosa fare, si salvano più vite”.
Perroni: “Inclusione come responsabilità condivisa”
Il rappresentante della Provincia di Como, Valerio Perroni, mette l’accento sulla sinergia tra istituzioni e volontariato: “La giornata di oggi dimostra che la protezione civile è una grande squadra. L’inclusione è un obiettivo che possiamo raggiungere solo insieme: Comune, Regione, Dipartimento, Prefettura e cittadini. È un lavoro quotidiano che parte dalla formazione e dall’ascolto”.
Ciciliano: “Dall’inclusione all’accessibilità”
Chiude gli interventi il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, che riconosce il valore nazionale del progetto: “Ringrazio Cernobbio per aver accettato la sfida. Le esercitazioni non servono a mostrare la perfezione, ma a scoprire cosa può essere migliorato. Dobbiamo andare oltre la parola ‘inclusione’ e parlare di ‘accessibilità’: pianificare fin dall’inizio pensando alle esigenze di tutti”.
Ciciliano ricorda inoltre che l’Italia è oggi tra i Paesi più avanzati in Europa nella pianificazione inclusiva, grazie al lavoro avviato con la Carta di Solfagnano e proseguito fino al recente G7 della Disabilità.
Un modello che parte da Cernobbio
La giornata si conclude con la consapevolezza che l’esperienza di Cernobbio rappresenta un punto di partenza per un modello nazionale di pianificazione inclusiva. Come afferma il Ministro Locatelli, “la protezione civile è fatta di persone, non di procedure: e la vera innovazione è includere, ascoltare e formare insieme”.
Il sindaco Monti ribadisce lo spirito della giornata: “In protezione civile non si arriva mai a un risultato, si continua a migliorare. Oggi abbiamo fatto il primo passo di un cammino che vogliamo percorrere insieme”.