Il 10 gennaio la notizia di voler interrompere la produzione nello stabilimento tessile di Mozzate entro il mese di giugno. E oggi il primo faccia a faccia tra la società e le organizzazioni sindacali. In pochi giorni si è dunque aperta una crisi profonda alla Nonwovens (specializzata nella produzione e vendita di rotoli di tessuto per la realizzazione di salviette), appartenente al gruppo finlandese Suominen, che rischia concretamente di lasciare a casa 92 dipendenti.
Lo stesso gruppo finlandese, in un dettagliato comunicato sul proprio sito istituzionale, ha annunciato l’intera operazione. Questa mattina come detto il primo faccia a faccia – nella sede di Confindustria – tra sindacati e la parte datoriale anche se di fatto non sono emerse novità sostanziali. “L’azienda ha ribadito la volontà di arrivare alla chiusura – dice Dario Cerliani della Cgil – anche se non essendo ancora stata aperta ufficialmente la procedura di licenziamento non si è ancora potuto entrare nello specifico di quanto accadrà. Noi ovviamente abbiamo presentato delle nostre idee e richieste che però necessitano dell’ufficialità del tavolo per discuterne”.
L’avvio dell’iter che porterà ai licenziamenti ci sarà comunque a breve e subito dopo ci si potrà così confrontare sui contenuti di una possibile trattativa. “Per inizio del prossimo mese è prevedibile un nuovo incontro”, spiega Cerliani. Subito dopo la riunione in Confindustria con la direzione dello stabilimento i sindacati hanno tenuto una riunione in azienda. “Incontro purtroppo deludente perché abbiamo potuto dire effettivamente molto poco di concreto ai lavoratori che sono sempre più preoccupati. Attendiamo l’avvio della procedura”, conclude la Cgil.
Intanto arrivano altri messaggi di solidarietà da parte della politica. Dopo gli interventi di ieri dei consigliere regionali Angelo Orsenigo del Pd e Raffaele Erba del Movimento 5 Stelle, di oggi le parole della deputata comasca del Pd Chiara Braga. “Il modo di rapportarsi ai propri dipendenti che rievoca molto da vicino – dice la Braga – quanto già accaduto nel 2021 ad un’altra importante realtà aziendale del nostro territorio, la Henkel di Lomazzo. La speranza è che non si arrivi allo stesso epilogo di allora, con la chiusura definitiva dello stabilimento. Da parte mia e di tutto il Partito Democratico la piena disponibilità ad impegnarci affinché l’impresa e le parti sociali possano trovare una soluzione alla crisi aziendale in atto”.