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Ticino, inarrestabili frontalieri: +16,6% in 5 anni. Calano i lavoratori residenti. Tutti i dati

I primi mesi del 2023, nel mondo del lavoro ticinese, confermano un trend che sembra essere inarrestabile. A certificarlo le cifre e le analisi elaborate dall’Ufficio Statistica che evidenziano come – sia nel corto raggio che in prospettiva più ampia – il numero di lavoratori residenti continua a calare, così come sono sempre meno i giovani e gli immigrati. E i posti di lavoro liberati e creati sul mercato del lavoro ticinese sono stati occupati principalmente da frontalieri.

I risultati del primo trimestre tre del 2023 relativi al mercato del lavoro ticinese mostrano una popolazione occupata in aumento di oltre 6.400 unità rispetto a un anno prima. Questo grande dinamismo, che caratterizza il mercato del lavoro negli ultimi anni, concerne sia gli occupati residenti (+3,0%), sia i lavoratori frontalieri (+4,0%) .

Il risultato di corto termine si discosta in parte da quello di medio e lungo periodo, in particolare per quanto riguarda la crescita degli occupati residenti, il cui numero risulta più stabile nell’ultimo decennio e in calo negli anni più recenti. Nello specifico, negli ultimi 5 anni si segnala un calo del 3,9% di occupati residenti a fronte di un aumento del 16,6% di frontalieri.

Per quanto concerne il numero di disoccupati, si registrano quasi 300 persone in più rispetto a un anno fa. Le quasi 11.600 persone disoccupate fanno registrare un tasso di disoccupazione del 6,6%. La disoccupazione, che segue dinamiche legate alla congiuntura economica, dopo un periodo di tassi elevati – complice la situazione pandemica e internazionale – si trova ora sui livelli degli anni precedenti. Infine, rimangono da considerare gli inattivi, che giocano un ruolo sempre più importante nelle dinamiche del mercato del lavoro: nell’ultimo anno sono calati di quasi 3.000 unità, attestandosi poco sotto le 132.800 persone.

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