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Nuovi giardini a lago, un maxi team di professionisti per il progetto finale. Spesa 123mila euro

Sarà un gruppo di professionisti a redigere i progetti definitivo ed esecutivo per i nuovi giardini a lago.
Il team sarà composto dallo Studio tecnico Artuso Architetti Associati di Bologna (capogruppo), dalla società La Mercurio srl di Olgiate Comasco, da APS SRL Spin Off Unirc di Reggio Calabria, dall’agronomo Marco Giorgetti di Varese, dall’architetto Pier Paolo Baldo di Vinadio di Roma, dell’architetto Giuseppe Sottilotta di Reggio Calabria.

L’offerta è arrivata a un importo netto di 97.719,83 (a cui vanno aggiunti gli oneri previdenziali e l’Iva, per una spesa complessiva di 123.986 euro).

La gara comunale si è svolta in due fasi. Alla prima hanno partecipato 26 operatori economici presentando una manifestazione di interesse. Alla seconda, con offerta economicamente più vantaggiosa, ne sono stati invitati dieci scelti a sorteggio; quattro di questi hanno presentato offerte.

Nei prossimi giorni dovranno essere consegnate le polizze di garanzia di legge e l’atto di costituzione del raggruppamento temporaneo di professionisti. Si procederà successivamente alla firma del contratto e alla consegna del servizio.

“Il percorso di selezione e aggiudicazione – spiega l’assessore ai Parchi e giardini Marco Galli – è stato lungo anche per la valutazione delle offerte tecniche e le successive verifiche necessarie per legge. Si tratta un passaggio molto importante in quanto predispone l’intervento di riqualificazione dei giardini a lago. Il passo successivo sarà l’indizione della gara per l’esecuzione dei lavori”.

Un calvario chiamato “nuovi giardini a lago”: dopo un lustro, la scadenza scivola verso il 2023

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3 Commenti

  1. Ennesima gara – concorso di progettazione- buttata a lago per volontà politica. La capofila degli incaricati permetterà l’allineamento con la giunta attuale cui è molto vicina.
    Tempo che chiudono la progettazione la nuova Giunta potrà dare un nuovo incarico perché non le piacerà il risultato.

  2. Un altro?
    Son passati 4 anni e siamo ancora alla fase progettuale, perché ovviamente si è deciso di distruggere il lavoro precedente perdendo come al solito anni di nulla.

    Se avevano l’ambizione di non fare niente, era molto più semplice: bastava non candidarsi.

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