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Como, il turismo esploso e la fame di lavoratori: ne servono 1.830, 950 solo nella ristorazione. La Uil: “Settore tra i meno generosi”

I cartelli appesi da oltre un anno in moltissimi bar e ristoranti della città (e non solo) la raccontavano già chiarissima, con la nuova esplosione turistica (che ha ampiamente superato il trend, già comunque importante, dell’epoca pre-covid) la ‘fame’ di personale degli imprenditori è enorme e si trovano poche maestranze. Poi ai numeri già diffusi nei mesi scorsi si aggiunte oggi la nuova certificazione: sono i dati di Unioncamere diffusi dalla Uil del Lario. Per quanto riguarda le figure professionali più ricercate nel mese di maggio 2023, si legge:

In Provincia di Como sono gli impiegati, gli addetti alle professioni commerciali e servizi (1830 in valore assoluto) fra cui spiccano gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione (950 in valore assoluto).

Sul tema il Subcommissario Uil del Lario, Dario Esposito, spiega: “Questo settore è fra i meno generosi in quanto a stabilità dei nuovi contratti, giocoforza non può che esserci una ritrosia di “sopravvivenza” dei potenziali candidati che sono spinti dal mercato del lavoro a prestare la propria opera professionale in ambiti più redditizi e sicuri”.

Ma l’analisi della Uil è nettamente più ampia, la proponiamo integralmente (attendere un istante per il caricamento):

comunicato previsioni occupazionali maggio- luglio 2023

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

11 Commenti

  1. Guarda caso chi paga dignitosamente i dipendenti non è mai a corto di personale, gli altri imparino a pagare i lavoratori altrimenti chiudano tanto non c’è carenza di ristoranti

  2. Le attività legate alla ristorazione: cuochi, lavapiatti e camerieri, tra una decina d’anni saranno effettuate, come altre attività professionali, dalla Intelligenza Artificiale e dalla robotica. Portate pazienza ancora qualche anno.

  3. Dal 2012 al 2016 ho lavorato come stagionale nei ristoranti, facendo le estati e dopo il diploma alberghiero fisso tutto l’anno, questo tra Porlezza e la Valle Intelvi. Il posto in cui ho guadagnato di più erano circa 600€ al mese per picchi di 15/16h al giorno. Umiliazioni, conseguente insonnia, ritmi atroci, la ricorrente frase “se non ti sta bene la porta è quella come te ne trovo altri”, sapere a che ora entravo, senza sapere a che ora uscissi, ansia prima di ogni evento come battesimi e matrimoni, lavelli colmi oltre ogni limite di piatti e pentole lerce. Straordinari, ferie, contratti regolari, tutto questo inesistente.
    Nel 2016 mi sono ammalato a causa di questi ambienti malsano e mi sono licenziato per la prima volta in vita mia, dovevo prendere 500€ da quel ristorante pessimo di cui vorrei fare il nome ma qui mi fermo, ebbene quei soldi mi furono lanciati addosso dopo 7 mesi di insistenze dal titolare tanto grasso quanto piccolo come persona. Due sole parole riassumono la mia esperienza da aiuto cuoco e lavapiatti stagionale: SCHIFO E DISGUSTO! Una parentesi buia della mia vita che se fosse per me ristoranti sfruttatori e schiavisti chiuderebbero tutti! E quindi li vedo ora ripagati della stessa moneta, e provo una malsana goduria, o forse un lecito senso di vendetta vera.

    Oggi a distanza di anni da questa traumatiche esperienze, lavoro come bidello a scuola. Salvo le difficoltà del precariato, lavoro divinamente. Ho finalmente la mia dignità di uomo, sono stimato e apprezzato da alunni e docenti, finalmente non umiliato e sfruttato, nonostante da precario ci siano dei ritardi a volte nei pagamenti, ma una volta in ruolo queste difficoltà si lasciano alle spalle, e comunque è imparagonabile a quella che è stata la mia traumatica esperienza nella ristorazione.
    La gente o si tratta dignitosamente, o non state a lamentarvi che non trovate. Ma qui in provincia di Como e in Italia in generale, dignitosa ristorazione suona come un perfetto ossimoro.

  4. Voi lavorereste per un paga del genere?
    Dopo anni che uno fa il barista penso possa anche pretendere una busta paga degna di essere chiamata così e invece? Diciamo che si pattuisce una cifra buona e dignitosa (perché nel mondo ristorazione ti pagano quasi tutti in questo modo e non a ore!) che dopo trattano come al mercato del pesce. Poi nella busta paga ti ritrovi ad avere, magari si quella cifra, ma comprensiva di : tredicesima, quattordicesima e tfr rateizzati mensilmente… così che, se li scorpori, il tuo vero stipendio cos’è?? Ma vi é chiaro? Mi sono spiegata bene?
    Già non sappiamo se prenderemo mai la pensione e se poi uno deve avere una busta paga di 1200 euro invece che 1800/2000€, un solo giorno di riposo, ore non parliamone, lavorare di merda perché non ci sono abbastanza colleghi… Ma che cazzo si lamentano… Che mettano a posto questo schifo e magari la gente arriva

  5. Che paghino dignitosamente le persone rispettando i diriti dei lavoratori orario riposi e ferie, e ovviamente lavoratori assunti regolarmente non in nero.

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