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Ombrelloni per una piazza Cavour gentile con la pelle e con il sole: lo spunto del 18enne Alessandro

Per ogni campagna elettorale che si rispetti a Como non può certamente mancare tra le proposte il restyling di piazza Cavour, definita dall’architetto Ado Franchini: “Una delle più insulse d’Italia”. Oggi torniamo a parlare Alessandro Bianchi, brillante studente del Cfp, 18 anni, che da queste pagine tempo fa aveva lanciato la sua proposta di Lungolago. Ora offre un ridisegno complessivo del ‘salotto buono’.

“Questo progetto è nato a novembre – spiega – l’intento è riportare la natura all’interno della piazza e renderla un luogo che possa essere ricordato dal visitatore per le sue forme e per le sue particolarità. Ci sono 5 ombrelloni, che servono per giocare tra luci e ombre. Mi sono ispirato a un modello orientale, simile alle strutture di Expo 2020. Ho voluto usare materiali come la tela, richiamo alla seta, simbolo indiscusso della nostra città, e vetri molto particolari, che, grazie a una scossa elettrica, diventano da trasparenti a opachi” .

Lo spunto per il progetto arriva ad Alessandro in un momento ben preciso: “Questo disegno nasce da un dialogo con una signora che mi aveva riconosciuto per l’articolo su ComoZero – sottolinea – mi spiegava di come fosse dispiaciuta poiché i giovani di oggi non possono più godere della bellezza di piazza Cavour, molto peggiorata rispetto a tanti anni fa. Mi raccontava inoltre di come avesse una pelle molto delicata e nelle giornate calde usasse ogni tanto l’ombrello per ripararsi dal sole. Un giorno, tanti anni fa, un signore, mentre lei stava passando proprio per la piazza, la prese in giro per questa sua abitudine, poi divenne suo marito. Una storia che mi ha ispirato l’idea degli ombrelloni”.

A questo punto Alessandro non risparmia nemmeno qualche critica ai grandi: “Penso che i giovani debbano essere un punto di riferimento per la nostra città poiché un giorno passerà in mano nostra. Credo che si parli tanto, ma poi alla fine non si combini mai nulla. Negli ultimi anni vedo Como sbiadita, non provo più la stessa sensazione di ero bambino”. Ma non finisce qui, infatti il diciottenne comasco non si è limitato a realizzare questo piccolo progetto su Piazza Cavour: “Ho contattato tutti i candidati sindaco – conclude – e mi sono reso disponibile per idee o qualsiasi altro coinvolgimento futuro”. Un progetto sicuramente originale e interessante, che sia la volta buona che le idee di Alessandro vengano ascoltate?

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

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2 Commenti

  1. Proposta datata e non al passo coi tempi…. Alberi solari sarebbero moooolto più adatti e tra l’altro farebbero risparmiare elettricità al comune e farebbero un bellissimo contrasto con il paesaggio…. Basti pensare a Parigi e al centro Pompidou.
    In alternativa installazioni sul Razionalismo.
    Alla fine si faranno solo schifezze carissime come le pancobare di piazza Volta.
    Povero Alessandro che dall’alto vede la piazza a lui dedicata senza un minimo di bellezza.

  2. Idea sicuramente originale…. amo i giovani e le loro idee vanno sempre considerate, ma esistono gli ALBERI che in più riducono l’inquinamento, ci sono anche quelli a crescita rapida…. le città puntano a essere più ‘green’ noi no? Soprattutto in spazi così ampi e vuoti. A Milano è stata realizzata la biblioteca degli alberi in una delle zone più ‘IN’ prendiamo esempio dove già è stato fatto ….

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