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Omicidio in via Giussani, violenza in via Auguadri. La Cgil: “Limitarsi a invocare sicurezza non basta”

Dopo il terribile omicidio di via Giussani ( quanto accaduto), e la violenza ai danni di una donna in via Auguardi (i fatti) , in tanti si interrogano sulle ragioni alla base di tanta follia e purtroppo sulla sorte delle persone più fragili. L’ultima richiesta in ordine di tempo, indirizzata al Comune di Como affinché si prenda cura delle persone ai margini della società o in difficoltà, arriva dalla Cgil.

Ecco l’intervento di Marinella Magnoni, segretaria provinciale Spi Cgil di Como

Giuseppe, l’anziano senza fissa dimora, trovato privo di vita e con un profondo taglio alla gola, in via Giussani a Como, è morto solo. Gli inquirenti stanno svolgendo il loro compito: è stato fermato il probabile aggressore, autore di altre due aggressioni in quelle ore in cui è stato trovato l’anziano sull’auto che gli serviva da rifugio. Rimangono, anche in questo caso, tutti quegli interrogativi che non possono essere elusi o risolti “invocando sicurezza”.

Occorre che, oltre il volontariato che già fa molto in questa città, anche chi amministra intervenga tutelando le persone più fragili, mettendo in funzione tutti quei percorsi di prevenzione del disagio e quelle pratiche di assistenza e vicinanza che, forse, avrebbero permesso una possibilità di vita diversa a questo uomo di 76  anni. Limitarsi a invocare sicurezza, come ha fatto in queste settimane il sindaco di Como, non può bastare.

Le parole non bastano anche se ha fatto male non sentire, almeno, qualche parola di solidarietà, di vicinanza umana a quella donna (persona fragilissima per la vita che conduce) vittima di una brutale violenza e di troppa indifferenza. Infine, resta quello che un’amministrazione comunale potrebbe e dovrebbe fare…Per la sicurezza e per garantire condizioni umane a chi è più fragile, più solo e più a rischio.

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3 Commenti

  1. Avete ragione Gelindo e Gio, il sindacato Cgil dovrebbe occuparsi di lavoro! Concentrarsi sui problemi dei lavoratori, ma pur di avere visibilità commenta, con indignazione, anche ciò che non compete…con consigli non richiesti.
    Io credo che, prima cosa, si dovrebbe fare bene il PROPRIO lavoro. A dare consigli sono capaci tutti! Conta il FARE non il DIRE! Appunto, le parole non bastano!
    la Cgil deve fare il proprio lavoro, mentre il sindaco, eletto da poco, sta dimostrando il massimo impegno! Le forze dell’ ordine pure…i sindacati dovrebbero fare ben altro! Mi pare che il lavoro, come Cgil, non manchi!
    La Polizia comasca ha risolto molti casi. Credo che la Polizia lavori molto bene e lo dimostra leggendo i fatti di cronaca…mentre la Cgil deve pensare al bene dei lavoratori!
    L’ attività dei sindacati è la contrattazione collettiva e/o individuale di chi si trova in difficoltà sul lavoro! Viene fatto? Vediamo un po’ gli altri come giudicano il sindacato… la Cgil è abituata a pronunciarsi su tutto, si faccia una domanda su come opera internamente, se soddisfa i bisogni dei lavoratori…. per migliorare…ci sono ampissimi margini mi pare.
    Guardino prima il loro lavoro. Io la penso così, in tutti i campi!
    Sempre l’ indignazione della Cgil, come il prezzemolo!
    Noi tre abbiamo già espresso un parere. Per chi vuol capire. Oppure ci spieghino questi inopportuni interventi della Cgil.

  2. Il lassismo ed il buonismo nei confronti dei delinquenti è opera della sinistra. Quindi alla CGIL smettano di fare gli indignati

  3. Ma i sindacati si occupano di lavoro o spendono le loro energie solo per attaccare una Giunta che sentono “poco amica”? E a proposito: occuparsi di lavoro non significa tutelare solo i garantiti e gli iscritti al sindacato, ma tutti quelli che il lavoro non lo hanno.

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