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Ora e sempre Varesina: la resistenza dei piccoli negozi contro centri commerciali, online e Cina

Un tappeto brulicante di attività commerciali, passanti e automobili che nasce dalla grande rotonda di piazza Camerlata: via Varesina ha una lunga storia.

“Anni fa, la rotonda non esisteva – racconta Gianni Ceccato, 73enne titolare de La casa della serratura, pescando nel pozzo dei ricordi – al suo posto c’era un piccolo mercato dove si poteva trovare un po’ di tutto. Serbo ancora memoria dei colori e dell’allegria della festa di Santa Brigida, con il profumo delle castagne affumicate vendute non nei sacchetti, ma legate a forma di corona”.

L’attività di Ceccato esiste da 43 anni e lui è considerato un veterano della storica via.

“Ho aperto otto anni fa – spiega Angelo Cordisco, titolare della sartoria La cerniera – e con il tempo mi sono creato una clientela fidelizzata. Un’attività come la mia deve ricreare un ambiente familiare ricco di calore umano – continua salutando con affetto una cliente – Questo è il valore aggiunto che un centro commerciale non potrà mai replicare”.

Tante soddisfazioni ma anche parecchie difficoltà.

“La zona ha pochi parcheggi gratuiti – continua Cordisco – a questo si aggiunge la concorrenza non solo delle grandi catene ma anche delle attività cinesi a prezzi stracciati che però non hanno scalfito il mio lavoro perché cerco sempre di offrire un ottimo rapporto di qualità-prezzo. Infine le tasse: quelle che spettano ai titolari di partita Iva sono alte. Troppo”.

Il flusso ininterrotto delle auto accende il desiderio di evasione ed è facile essere catturati dalle invitanti fotografie esposte dall’agenzia di viaggi Il grande blu.

“È una strada rumorosa e trafficata – dice la titolare Mariella Battaglia – ma questo non incide positivamente sulle vendite perché viene vissuta come una via di passaggio dove in pochi si fermano. Ho parecchi clienti però, perché questo lavoro necessita di grande esperienza, la fiducia è importante. Nessuno vuole incorrere in problemi quando viaggia”.

Nel mercato dei viaggi sono molti i concorrenti, dall’online ai centri commerciali. “La concorrenza non aiuta – continua Battaglia – ma la mia attività resiste grazie al passaparola dei clienti”.

Ma cosa rende appetibile le grandi catene commerciali?

“Facilità nel trovare parcheggio – prosegue Battaglia – e poter comprare più cose in un’unica uscita, risparmiando tempo. Ci sono persone, poi, che si divertono a passarci intere giornate mentre prima tutti aspettavano il weekend per passeggiare nelle vie dei negozi, forse più scomode ma con un’identità molto più ricca”.

Cambiano i tempi e le abitudini ma alcuni punti fermi restano invariati. “Non temo la concorrenza perché sono fiera della qualità del mio lavoro – racconta Camilla Maritato, parrucchiera e titolare di Mc style – ho iniziato da ragazzina, facendo una lunga gavetta. Sulla bellezza i miei clienti hanno le idee chiare: vogliono competenza e un ambiente capace di coccolarli”.

Essere coccolati, ritagliarsi qualche ora per poter acquistare un prodotto o un servizio senza l’incubo di una tabella di marcia da rispettare.

“Esperienza e passione hanno ancora un valore inestimabile – conclude Maritato – così come stare al passo con i tempi imparando a rinnovarsi ogni giorno. Ho trasmesso tutto questo a mio figlio Niccolò che ha abbracciato la mia stessa professione ed è questo che consiglio ai giovani che si affacciano nel mondo del commercio”.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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