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“Prima visita nella sanità pubblica tra 10 mesi, ma la patente scade prima. Dal Lago di Como devo fare 200 km?”

Liste d’attesa infinite, visite che non si riescono a prenotare, esenzioni non sempre tenute nella dovuta considerazione. L’universo della sanità lombarda, ma non solo, è purtroppo sempre più costellato di esempi di malfunzionamento del sistema.

Difetti che poi inevitabilmente e sempre più spesso ricadono su chi ha effettivo bisogno di cure e visite. E così è accaduto anche a un nostro lettore di Menaggio, sofferente di diabete da diversi anni, che deve periodicamente effettuare delle visite di controllo e che ha già in programma diversi interventi per la sua patologia [per lettere, segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335.8366795 o alla nostra pagina facebook].

Vive dunque una realtà molto complessa che addirittura si scontra con la lentezza e la congestione delle liste d’attesa anche quando a dover essere prenotata è una semplice visita oculistica. “Una visita necessaria per il rinnovo della patente. Inutile dire che ho provato a prenotare ma ovviamente entro un raggio di chilometri per me accessibile da Menaggio, viste anche le mie precarie condizioni di salute, nessun riscontro. Prima possibilità di prenotare era a novembre“.

Un’attesa dunque di 10 mesi “per me impossibile visto che la patente scadrà prima – racconta – Quindi dovrò fare in altro modo. Mi sembra comunque che sia sbagliato questo sistema. Sono diabetico, ho diversi problemi e non posso pensare di fare 200 chilometri per andare chissà dove per una semplice visita oculistica per il rinnovo della patente”.

Inoltre, ciò che è ulteriormente “incredibile è che noi diabetici, solo per avere una certificazione del nostro stato di salute (che consente di avere l’esenzione totale), dobbiamo pagare ogni tre anni un certificato spendendo 73 euro. Cosa che ho dovuto rifare di recente (nella foto il pagamento). Insomma a mio parere non si capisce cosa dobbiamo sopportare e cosa significhino tutti questi ostacoli per chi è malato”.

 

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