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La sede Schindler di Lucerna (da schindler.ch)
Attualità

Per il colosso svizzero che conosciamo tutti con 69mila dipendenti utile netto di 796 milioni (ma con 1200 licenziamenti)

Schindler, il colosso lucernese leader mondiale nel settore degli ascensori e delle scale mobili, ha reso noti i risultati finanziari relativi ai primi nove mesi dell’anno, evidenziando una solida performance dei profitti a fronte di una flessione dei ricavi in valuta locale, principalmente a causa della forza del franco svizzero. Nonostante il miglioramento operativo, l’azienda ha tagliato 1.200 posti di lavoro a livello globale.

I numeri chiave: Ebit e utile netto in rialzo

Nel periodo compreso tra gennaio e fine settembre, il risultato operativo Ebit di Schindler è aumentato dell’8% su base annua, raggiungendo 1,0 miliardo di franchi svizzeri. Parallelamente, l’utile netto è salito del 6%, attestandosi a 796 milioni di franchi.

A incidere negativamente sul fatturato è stata la dinamica valutaria:

  • I ricavi totali sono scesi del 3% a 8,2 miliardi di franchi.
  • Tuttavia, depurando l’effetto del tasso di cambio e considerando i dati in valute locali, i ricavi registrano una progressione dell’1%.
  • Le nuove commesse si sono mantenute stabili a 8,5 miliardi, ma in valute locali segnano un aumento del +4%.

Il Commento del CEO Paolo Compagna e la strategia di decarbonizzazione

Il CEO Paolo Compagna, in carica da inizio aprile, ha espresso soddisfazione per i progressi strategici del Gruppo. “Abbiamo continuato a compiere progressi significativi nell’attuazione della nostra agenda strategica e siamo incoraggiati dal miglioramento operativo registrato nei primi tre trimestri dell’anno,” ha dichiarato Compagna in un comunicato.

Il dirigente ha sottolineato il ruolo della modernizzazione standardizzata per la crescita e la competitività dell’azienda, e ha annunciato un importante passo avanti nella sostenibilità:

  • Ascensore a basse emissioni di carbonio: Schindler è ora in grado di offrire un ascensore in acciaio che riduce le emissioni di CO2 dei componenti chiave fino al 75% rispetto alla fabbricazione convenzionale.
  • Il nuovo prodotto sarà realizzato nello stabilimento di Dunajská Streda, in Slovacchia, il più grande sito produttivo di Schindler in Europa.

Prospettive 2025 e impatto dazi Usa

Il Gruppo ha rivisto leggermente al rialzo le previsioni per il 2025:

  • Il margine Ebit atteso è ora di circa il 12,5% (precedentemente 12%).
  • La crescita del fatturato in valuta locale è attesa a una cifra bassa.
  • L’obiettivo a medio termine per il margine Ebit rimane fissato al 13%.

Sul fronte operativo e geopolitico, sono emersi due elementi salienti:

  • Taglio del Personale: Nel terzo trimestre, Schindler ha tagliato circa 1.200 impieghi a livello mondiale, pari all’1,7% dell’organico.
  • Dazi USA: La responsabile delle finanze, Carla De Geyseleer, ha stimato un impatto annuale dei dazi americani fino a 72 milioni di franchi.

La reazione della Borsa

I dati diffusi sono risultati leggermente inferiori alle attese degli analisti per ricavi e nuove commesse, ma lievemente superiori per quanto riguarda i profitti. Nonostante questo, la Borsa di Zurigo ha accolto freddamente i risultati, con il buono di partecipazione (BP) – il titolo di riferimento per gli esperti – che nel pomeriggio ha registrato una perdita del 3%.

Resta comunque solida la performance del titolo dall’inizio dell’anno (+20%) e nel medio-lungo periodo (18% su 12 mesi, +20% su 5 anni).

Schindler in pillole: storia di un colosso globale

Fondata nel 1874 per la produzione di macchinari agricoli, Schindler ha iniziato la sua attività nel campo degli ascensori elettrici nel 1892. Oggi è una realtà globale che conta 69.000 dipendenti in oltre 100 nazioni. Le sue infrastrutture movimentano ogni giorno circa 2 miliardi di persone. Nonostante la quotazione in borsa, la società mantiene la famiglia del fondatore Robert Schindler come principale azionista (oggi alla quinta generazione).

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