La rivoluzione viabilistica firmata dall’assessore Pierangelo Gervasoni e contenuta nel nuovo Piano del Traffico, realizzato a distanza di 21 anni dal precedente, parte dal ridisegno dei principali ingressi in città. Per svilupparsi ovviamente poi nel cuore di Como e sul lungolago, con ipotesi suggestive come la chiusura di viale Geno. In attesa che a breve il documento passi in giunta, prima di planare in consiglio comunale, ecco alcuni degli elementi caratterizzanti della futura viabilità in convalle.
Assessore, un obiettivo è rendere più agevole e fluido l’ingresso in città nelle ore di punta e tra gli obiettivi c’è quello di ridurre di almeno 4mila veicoli il flusso di mezzi in arrivo tra le 6 e le 10 del mattino. Da dove partire?
Priorità assoluta è ridisegnare l’uscita autostradale di Lazzago. Intorno allo svincolo esistente transitano in media ogni ora 4mila veicoli. Tutto ciò non può che causare rallentamenti e code. Se inoltre dovesse esserci qualche altro ostacolo, ad esempio un cantiere, il tutto si complicherebbe ulteriormente. Ecco allora che si inizierà subito con un primo passaggio per ridisegnare nel complesso la segnaletica esistente così da renderla più leggibile e meglio comprensibile. In una seconda fase inoltre si lavorerà per ampliare e allargare gli spazi percorsi dai mezzi e oggi esistenti. Il tutto con la finalità di rendere più agevole il passaggio da questo snodo cruciale per la viabilità. Collegato a ciò verranno poi realizzate, su altre strade che portano in centro, nuove rotatorie per smaltire il traffico sul modello di quella ormai quasi terminata in piazza San Rocco.
Inevitabile però domandarle se ci saranno novità anche sul lungolago. In passato erano addirittura emerse idee di una chiusura totale. Cosa ci si deve aspettare?
Di certo in questo Piano del Traffico e con me in veste di assessore ciò non accadrà mai. È impossibile infatti ipotizzare, vista anche la conformazione della nostra città, progetti complessivi e totali di pedonalizzazione del lungolago. Ovvio, se si dovessero ricreare, come accaduto in passato, casi di chiusura giornaliera o nei weekend, magari per determinati eventi saremo pronti a ragionarci, ma oltre non si va. Diverso invece è il caso di viale Geno.
Cioè?
Si può ragionare sulla possibilità di chiudere il viale, consentendo il transito solo ai residenti. Questa potrebbe essere un’idea da approfondire e sulla quale abbiamo discusso. Non si toccherà invece in alcun modo il Girone, come è stato ben segnalato anche dalla società esterna che si è occupata dello studio del traffico cittadino e della redazione del documento.
Altri interventi nella zona delle Ztl centrali?
Si lavorerà per destinare ai pedoni alcune aree da liberare dalle auto. Si tratta di piazza Perretta e via Albertolli. Al centro dell’attenzione poi interventi in piazza Matteotti.
Altri temi cruciali per la città sono la carenza di parcheggi e le tariffe. Cosa è stato studiato al riguardo nel nuovo piano del traffico?
Innanzitutto lavoreremo sui parcheggi di interscambio per fermare le auto prima del centro e si cercherà di realizzare nuovi posti auto, a partire, anche se ciò non rientra nel Piano del Traffico, da quelli previsti nell’area Santarella, in Ticosa. I lavori inizieranno entro una decina di giorni. Sul tema parcheggi il Piano ribadisce con chiarezza la forte pressione della domanda di posti auto lungo strada e un indice di rotazione molto basso. Noi intanto sul fronte dei costi per parcheggiare andremo verso una uniformazione dei costi con quattro zone tariffarie a partire dal centro fino alle periferie. Adesso invece sono 21 le diverse tariffe applicate.
Altro fronte caldo: i passaggi a livello che dividono in due la città. Cosa si può fare visto che si tratta di un tema collegato al traffico?
Dobbiamo lavorare con Regione Lombardia per cercare di accorciare i tempi di chiusura che abbiamo oggi. I modi per poterci riuscire sono da valutare con attenzione. Il nuovo sistema entrato in funzione per motivi di sicurezza infatti non può essere cambiato. Dobbiamo trovare la via giusta.
Quali i tempi per veder realizzato questo nuovo Piano del Traffico?
Sarà approvato e diventerà realtà entro la conclusione del mandato. Entro maggio si andrà in giunta e poi in consiglio comunale. Comunque, prima del termine di questa amministrazione.
5 Commenti
Tutti ingegneri del traffico…
Gervasoni dichiara che ci saranno 4 tariffe in futuro anziché le 21 attuali…. Prepariamo il portafoglio…. Solita storia di fare cassa sulle tariffe che colpiscono in modo uniforme tutti favorendo chi ha tanti soldi e se ne frega degli aumenti.
Va bene, ma non basta. Occorre individuare assi di scorrimento ben precisi, su cui fare confluire e defluire il traffico dalle varie zone della città. Prendiamo ad esempio Chiasso: fuori dalle direttrici, il traffico è solo locale, quasi inesistente. A Como, invece, per muoversi da un punto all’altro della città si hanno numerose alternative, per lo più su strade secondarie.
Occorre coraggio e programmazione rigorosa, non solo ritocchi delle tariffe o la regolazione dei parcheggi, questi aspetti vengono dopo.
PS mi pare che a Chiasso la programmazione la fanno gli uffici competenti, non società esterne.
Parole generiche che ricalcano quelle che erano le idee di Gerosa, con 8 anni di ritardo.
Nulla di nuovo, mantenimento dell’assetto attuale (girone, lungolago) e nessuna volontà di risolvere i problemi in maniera radicale.
Quindi si lascia alla prossima amministrazione la soluzione dei problemi. Dopo 5 anni. Via Ugo Foscolo non doveva cambiare senso di marcia dopo il 6 gennaio? Tanto arriverà quello che asfalterà Piazza Roma. I passaggi a livello si possono risolvere in diversi modi. Quello di piazza del Popolo con il passaggio dei soli residenti o Bus. Quello di Sant’Orsola e di via Petrarca richiedono un investimento sicuramente corposo, e cioè: Sottopasso auto.
Lecco negli anni ’70 era impraticabile, controllate come era diventata già a fine anni ’90?