“Il nostro modello di azienda ci ha permesso di non sentire la crisi”. Il “Piccolo frutto” è un’attività agricola a conduzione famigliare a Pellio Intelvi, nel comune di Alta Valle, gestita dalla giovanissima Chiara Guffanti, che nel 2019 (a soli 21 anni) ha rilevato l’impresa. L’azienda coltiva i propri prodotti (mirtilli, more, lamponi, ribes e frutti di bosco con realizza anche confetture e nettari) “alla vecchia maniera”, senza grossi macchinari e particolari mezzi di coltivazione. Tutto ciò ha permesso al “Piccolo frutto” non solo di rimanere a galla in questi mesi, ma anche di non essere quasi minimamente intaccato dall’attuale crisi.
Sono tempi molto difficili per le imprese a causa di rincari e inflazione. La crisi sta toccando anche voi allo stesso modo?
Nel mio caso non ha avuto un grosso impatto. Abbiamo un prodotto di nicchia e riusciamo sostanzialmente a mantenere i prezzi invariati, mirando a un target di persone che che possono permettersi di spendere una determinata cifra. Poi ovviamente dei rincari ci sono stati anche per noi. Penso ai vasetti di vetro piuttosto che ai concimi.
Diamo qualche dettaglio in più. In cosa voi risparmiate?
Sicuramente sulla manodopera. È un fattore che nel mondo agricolo incide tantissimo. Ora c’è una grosso problema di scarsità in questo settore. Inoltre il guadagno di un’azienda agricola non è stratosferico e un dipendente costa tanto. Noi riusciamo, essendo un’impresa quasi a conduzione familiare e a gestire quasi tutto tra di noi. Comunque sono riuscita ad assumere un ragazzo che mi permette di fermarmi un attimo. Sono perennemente qua sui campi, soprattutto nei mesi estivi che sono quelli cruciali per l’attività.
Non usare grossi macchinari per la coltivazione vi permette di risparmiare ulteriormente?
Assolutamente. Ci dedichiamo più che altro alla coltivazione della pianta e non puntiamo a concorrere con le aziende più grosse. Usando le tecniche di una volta le spese sono limitate e si concentrano solo in alcuni periodi dell’anno. I momenti più intensi arrivano durante la concimazione e la potatura. Durante i restanti mesi gli investimenti sono decisamente minori.
E così avete un’azienda sostenibile non solo a livello ambientale ma anche economico.
Certo. I primi anni sono stati i più difficoltoso: stavano in piedi ma nulla di più. Ora si stanno vedendo i primi frutti. Con il nostro modello le spese sono per il momento abbastanza limitate. Facciamo la potatura solo una volta all’anno e teniamo molto a seguire la stagionalità dei prodotti, in modo tale da non stravolgere il luogo che ci circonda. Questo è un modello di azienda in cui crediamo fortemente. Forse un giorno ci amplieremo, ma è ancora presto pensarci.
E’ quindi arrivato il momento di tornare a investire su questo tipo di aziende?
Sì, la conduzione familiare ti salva ed è una garanzia. Avere dipendenti può non darti sempre certezze, perché magari si da’ malato oppure può succedere qualsiasi cosa. Sappiamo che possiamo contare l’uno sull’altro. Inoltre avere un’azienda di nicchia, che lavora prodotti particolari ti permette di non avere una grossa concorrenza e di non giocare al ribasso sui prezzi. Certamente non puntiamo alla clientela dei supermercati o dei grandi magazzini. E i nostri prodotti non sono richiesti solo da un certo tipo di clienti che può permettersi di spendere un qualcosa in più, ma anche da hotel di un certo livello. In tutto questo comunque seguiamo la stagionalità e puntiamo fortemente sulla qualità del prodotto. Questi sono i nostri segreti.
Un commento
Brava Chiara ….di forza ne hai da vendere verrò presto a trovarti, del resto son qui a due passi!! by