Come affronterà la città la tragica morte di don Roberto Malgesini per mano di uno degli “ultimi” che quotidianamente aiutava? Como cambierà passo nei confronti dei senza fissa dimora o proseguirà sulla sua strada?
Quanto accaduto spinge a un’analisi di come la situazione è stata affrontata finora e come dovrà esserlo nel prossimo futuro. E il dibattito in corso sulla mozione della Lega per installare una grata sotto il portico dei senzatetto porta a galla due anime diverse el lontane della città, in quale modo ben rappresentate da Olivia Molteni Piro e da Alessandra Locatelli.
“Chi crede di risolvere la situazione con delle inferriate che inibiscono l’accesso a San Francesco cerca solo un palliativo all’apertura del dormitorio che però, lo preciso, deve essere di più di un luogo dove dormire e lavarsi – commenta Olivia Molteni Piro, volto storico del volontariato comasco e internazionale – Se le persone non potranno più stare sotto i portici si sposteranno altrove e continueranno a vagare per la città. In una struttura di accoglienza organizzata questi soggetti potrebbero trovare figure professionali che diano loro assistenza e un percorso da seguire”.
Per i detrattori del dormitorio – Lega in primis – non possono però essere accolti gli irregolari e quindi il problema sarebbe risolto solo in minima parte.
“Partiamo dal presupposto che sono tutti esseri umani – sottolinea Piro – ma per evitare di essere tacciata come buonista entro nel merito. Non possiamo contravvenire alla legge ospitando irregolari ma cosa accade se è lo Stato a non rispettare le sue regole? Ai cosiddetti irregolari viene dato un foglio di via e poi tutti se ne dimenticano, sperando tornino al loro Paese da soli e invece restano sul territorio. E dobbiamo essere noi volontari a distinguere tra regolari o meno? Noi accogliamo, aiutiamo senza nasconderci dietro un dito e le cose funzionerebbero se lo Stato organizzasse i rimpatri in sicurezza come dice”.
Dal canto suo è di tutt’altro avviso la deputata comasca del Carroccio Alessandra Locatelli. “A maggior ragione dopo quanto accaduto a don Roberto, gli allarmi lanciati dalla Lega sono fondati – sottolinea l’ex Ministro comasco – E’ ovvio che con le grate non risolviamo in modo definitivo perché solo il Governo può bloccare gli sbarchi ma con esse diamo un segnale forte che tutta la città chiede”.
E aggiunge: “La città deve scoraggiare il più possibile nuovi arrivi come può. I clandestini devono essere espulsi e non devono essere confusi con i senzatetto. Si tratta di due problemi diversi. San Rocco è stata più volte segnalata, anche a me personalmente, da cittadini esasperati che avevano paura. Io ho fatto ciò che ho potuto con alcune azioni ma non possiamo permettere che ciò che è successo a don Roberto si ripeta”.
3 Commenti
Certo è facile “megafonare” come gli “strilloni”, ma dare gambe alla realizzazione già approvata del dormitorio mi sembra che si “sonnicchi” lasciando volutamente tutto “immobile”.
Scelta fin troppo facile fra le due anime. Come si fa a scegliere Locatelli? Impresentabile ….
L’altro giorno discutevo con un mio vecchio amico che, pur non essendo leghista, ha una visione assai reazionaria sul disagio e sulla povertà. Cercava di convincermi che, come sempre, si contrappongono due visioni del mondo rappresentate dalla metafora del bastone e della carota. Chi propone la “carota” offre la soluzione del dormitorio, chi minaccia con il “bastone” propone le inferriate a San Francesco. Analisi interessante anche se non amo questa metafora perché la conformazione fisica dei due oggetti mi porta a pensare ad altre possibili destinazioni d’uso.
Inoltre, pur essendomi chiara la “carota” dormitorio, ho qualche perplessità sul “bastone” inferriata.
Infatti, cari senzatetto sapete cosa succede se fate incazzare i cattivissimi super duri della Lega? Attenti vi fate male! Molto male! Vi fanno traslocare da Dan Francesco e vi mettono a dormire sotto i portici Plinio o davanti al Liceo Volta o sotto casa di qualche sventurato cittadino.
Consentitemi qualche dubbio sulla destinazione d’uso dei bastoni e sul patologico autolesionismo degli amici della Lega…. ?