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“Più vasche, più 16% di atleti, meno costi”. Piscina di Muggiò, perché la giunta ha detto sì a Nessi&Majocchi

Come ampiamente annunciato, la giunta di Como ha approvato giusto una settimana fa la proposta avanzata da Nessi&Majocchi (in Ati con A&T Europe Spa e ICCREA BANCAMPRESA Spa) per la radicale ricostruzione della malandata (e chiusa) piscina di Muggiò.

Ora sono note anche le motivazioni essenziali per cui l’esecutivo Landriscina ha deciso di imboccare questa strada al posto che investire direttamente tramite fondi propri sulla riqualificazione della struttura attuale.

Piscina di Muggiò, ok della giunta al progetto Nessi&Majocchi: ecco le immagini

Secondo sindaco e assessori, infatti, la proposta di Nessi&Majocchi soddisfa innanzitutto “le esigenze attuali in termini di fruibilità dell’impianto e potenziamento dell’offerta”.

In secondo luogo, amplia “le possibilità di utilizzo dello stesso, grazie alla realizzazione di ulteriori 2 vasche natatorie, che apporteranno una maggiore adattabilità e polifunzionalità all’impianto stesso, in coerenza con i programmi dell’amministrazione di potenziamento dell’impianto mediante la realizzazione di almeno una ulteriore vasca di 25 metri”.

Basandosi sulla relazione tecnica illustrativa generale della proposta avanzata dai privati, la giunta ha inoltre valutato positivamente il prospettato “incremento di utenza contemporanea di circa il 16,5% (da 996 a 1161 utenti contemporanei)”.

“Tale riqualificazione consentirà anche una maggiore fruibilità dell’impianto da parte di più società sportive nello stesso momento”, si legge nei documenti di Palazzo Cernezzi.

Per concludere, la giunta si è convinta perché sicura che la proposta “assicuri, altresì, il soddisfacimento delle esigenze di adeguamento strutturale, impiantistico, energetico e funzionale dell’impianto natatorio”; e infine perché il nuovo impianto “consentirà, infine, un risparmio dei costi di gestione dell’impianto”.

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