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Pnrr, il “metodo Varese” illustrato al Politecnico di Milano. Il Comune ha già incamerato 100 milioni, Como arranca

Pnrr e ritardi. Fondi ottenuti e finanziamenti sfumati. In queste settimane il tema legato alle risorse messe a disposizione dall’Europa è di massima attualità. Tutti i comuni e le province stanno infatti verificando importi ottenuti, soldi volatizzati e lo stato dell’arte delle procedure necessarie per ottenere gli stanziamenti. E se a Como i 20milioni ottenuti (su 110 complessivi dell’intera provincia), sono fonte di tensioni e stress, altrove non è così. Se infatti lo stesso sindaco Alessandro Rapinese di recente ha spiegato come – nonostante la situazione molto complessa ereditata dalla precedente giunta – si stia lottando contro il tempo per salvare le risorse ottenute e utili a realizzare diversi interventi come il nuovo polo scolastico di via Longhena e, tra i vari esempi, l’acquisto di nuovi bus ecologici, a pochi chilometri dal lago, per la precisione a Varese, il Pnrr è osservato speciale da tempo.

Il Comune della città giardino infatti da tempo ha creato un apposito ufficio che si è occupato delle procedure e dei progetti per i quali raccogliere fondi dal Pnrr e ad oggi, il Comune di Varese ha così incamerato la cifra di 100 milioni di euro – quasi l’intera somma prevista per l’intera provincia di Como – per realizzare 30 progetti. Varese è entrata nella top 30 dei capoluoghi di provincia italiani destinatari degli investimenti del Pnrr. Grazie ai finanziamenti Varese interverrà su scuole, quartieri, rigenerazione, mobilità, ambiente, edifici e spazi cittadini.

Un risultato, quello ottenuto dal comune di Varese, che di recente è stato illustrato come esempio virtuoso nel corso del workshop “Pnrr e finanziamenti Smart City”, organizzato dal Politecnico di Milano, dove è stato illustrato dal primo cittadino Davide Galimberti il “metodo Varese”.

“Abbiamo presentato gli elementi che caratterizzano in modo innovativo la nostra città nella gestione dei fondi europei e delle attività legate al Pnrr – spiega il sindaco – In particolare l’istituzione dell’Ufficio Pnrr dedicato, con le funzioni di coordinamento delle fasi progettuali, realizzativi e di monitoraggio dei progetti finanziati e l’attivazione del protocollo con la Guardia di Finanza, voluto per controlli più accurati sulle aziende partecipanti ai bandi”.

Venendo a Como, i progetti preparati dal Comune sommano oltre 20 milioni di euro (Villa Olmo nove, tre per l’asilo di via Longhena, due e mezzo per i campi sportivi dove Palazzo Cernezzi è al secondo tentativo di aggiudicazione dopo il primo andato male, sei per il trasporto pubblico elettrico).

Per quanto riguarda la Provincia, 10 milioni sono in fase di spesa per le scuole del territorio a cui vanno sommati quelli gestiti in qualità di stazione appaltante per conto delle altre amministrazioni provinciali.

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