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Affacciato sul lago c’è un paesino comasco con 234 abitanti che ha una Casa delle bambole davvero unica

In linea d’aria è una sorta di stazione intermedia – con vista magnifica – tra il Lago di Como e il Ceresio. Siamo a Ponna, piccolo paese letteralmente immerso nei boschi della Valle Intelvi che in origine era…doppio. Infatti, l’attuale forma amministrativa di Ponna in un solo Comune risale al 1756, quando si unirono i nuclei Ponna Superiore e Inferiore.

Piccolo scrigono di storia e bellezze naturali, Ponna conta 234 abitanti e si trova a 870 metri d’altezza, ecco perché si può godere di vista davvero impareggiabile sul lago Ceresio, che fa capolino con le sue acque blu e amatissime anche dai turisti.

L’Età del Bronzo coincide con la nascita del primo nucleo abitato e una delle testimonianze risiede nelle pietre cupelliformi che sono state ritrovate nella zona. Il nome di Ponna sembra derivare dal greco Peona o Peonia, anche se un’altra ricostruzione collega il nome a Epona, antica divinità dei cavalli e delle bestie da soma. Ponna fu abitata in epoca romana come si rivela da una tomba scoperta a un cento metri dal campanile di Ponna Inferiore che conteneva un’olla grande di terra cotta e un’idria della stessa materia che si trovano ora nel civico Museo archeologico di Como.

Dei primi tempi cristiani sono testimonianza un avello sepolcrale nelle fondamenta di una casa che sorge nel centro di Ponna Inferiore, avello di sarizzo pulitamente scalpellato che presenta versi la contrada uno dei suoi lati minori, su cui vedesi scolpita in rilievo una croce bizantina. Ponna fu sotto la giurisdizione del Comune di Como (sec. XII) e successivamente dei Visconti (sec. XIV) i quali lo cedettero a feudo ai Rusconi con tutta la Valle Intelvi (1416). Nel 1583 lo ebbero i Marliani e nel 1713 passò ai Riva Andreotti.

Come detto, Ponna Superiore e Ponna Inferiore furono riuniti in un solo Comune nel 1756. Nel 1815 a Ponna Inferiore fu creato un Ginnasio molto frequentato e diretto dal parroco Giovanni Battista Barelli. Forse da questo ha origine il detto popolare, che ora ha preso senso peggiorativo, “aver studiato all’università di Ponna”. Nel 1917 un momento importantissimo per lo sviluppo e i collegamenti del paese con la costruzione della carrozzabile Laino-Ponna-Buffalora-Pigra.

Senza dubbio, una delle peculiarità di Ponna è la meravigliosa Casa delle bambole creata da Emma Bolla, che vanta una collezione nata dalla sua sconfinata passione. Nel museo ci sono oltre trecento bambole amorevolmente collezionate da tutti i continenti, dal Canada al Perù, dalla Romania all’ Estremo Oriente, realizzate nei materiali più vari.

Alcune con accessori che animano vere e proprie installazioni-giocattolo. Il museo della signora Bolla è nello stesso antico edificio di Ponna che ospita un’altra collezione privata aperta su prenotazione, il “Museo della casa contadina”. La Casa delle Bambole è visitabile su appuntamento, telefonando al numero: 389.4979945.

 

Meritevole di visita sicuramente il complesso della chiesa di S. Gallo è composto dalla chiesa, a navata unica con presbiterio a pianta quadrata, abside semicircolare e cappelle laterali rettangolari. dalle cappelle della Via Crucis, che fiancheggiano la strada che porta alla chiesa; dall’atrio sud, con quinta scenografica trompe l’oeil che introduce all’ingresso sud della chiesa.

Il campanile e la casa parrocchiale, curiosamente, si trovano nel vicino centro abitato, al termine del viale della Via Crucis. Consigliata anche una tappa per ammirare sia l’Oratorio di San Bartolomeo (foto in basso), sia la chiesa di San Giacomo, di origine romanica ma oggetto di rifacimenti a partire dal 1677, costruita su un terrazzamento artificiale in posizione dominante sulla valle.

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2 Commenti

  1. Tanta passione ma anche buon gusto, capacità organizzativa e dedizione.
    Straordinaria Signora Emma. Complimenti.

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