Come noto, l’amministrazione Rapinese ha deciso di vietare l’uso dei prati nel parco di Villa Olmo. Per il sindaco il parco “non è un bosco alpino dove prendere il sole” e ha invocato un “ritorno al decoro” (qui i dettagli). Una decisone che ha fatto e fa molto discutere, anche trasversalmente. E così in queste ore arriva la provocazione gentile, ma fermissima, di una mamma che si autodenuncia per aver violato il dispositivo rapinesiano. Ecco quanto abbiamo ricevuto:
Ciao Comozero,
martedì le scuole erano chiuse, il parco di Villa Olmo era perfetto e tiepido, la mia bimba di 4 anni scrutava il lago con l’aria di chi si è accorta di tanta bellezza. Noi due al parco abbiamo fatto un atto sovversivo, illegale, sanzionabile nella nostra piccola città: abbiamo giocato sul prato. Pranzato sul prato. Guardato gli idrovolanti sdraiate sull’erba.
Lei correva ridendo forte intorno al grande ceppo e io ero in un di quei momenti della vita che ti tengono l’anima alta, sperando che non passassero i vigili, perché a Como da quest’anno l’accesso ai prati fronte lago è vietato per decisione del Sindaco e del suo team. Ovunque, in Italia e nel mondo, i parchi sono completamente accessibili con progetti di fruizione del verde urbano; stendere un telo e mangiare sul prato ( nel rispetto del decoro e del luogo) è normale. L’accesso al bello ed alla natura dovrebbe essere da parte dell’amministrazione comunale un tributo alla dignità dell’uomo e del cittadino. Nella nostra piccola Como, incuneata tra regole e divieti scomposti, hanno deciso di tenere i prati vuoti.
Ho spiegato alla mia bimba che noi non stavamo rispettando una regola, ma le ho detto anche che nella vita se le regole e leggi sono sbagliate, bisogna parlarne per cercare di cambiarle.
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31 Commenti
Basterebbe fare partire l’irrigazione per proteggere i prati dal calpestio.In molte città viene adottato con buoni risultati.
Molti commenti sdottoreggiano sulla differenza tra “giardino” e “parco”: il giardino è davanti, il parco dietro; lasciando intendere, con effetto un po’ comico, che tutte le nefandezze vietate nel “giardino” (sdraio, picnic e relative scorie di monnezza variegata) sono invece accettabili nel “parco”. A prescindere da mamma e bambina, trovo sconcertante che non si possa fruire di uno dei pochi spazi verdi che Como offre ai suoi cittadini e ai turisti (qualcuno cita il parco Ciani di Lugano: l’ultima volta che ci sono stato non ho visto aree verdi off limits: ma potrei ricordare male). Basterebbe decidere che i prati sono fruibili, ma non per consumarvi pasti, ancorché frugali, né per collocarvi le deprecate sdraio: ma solo per stare seduti o sdraiati sull’erba o sopra un plaid, e magari leggersi un libro; e mettere i cestini, possibilmente capienti, per i residui di qualunque tipo. Sarebbe un’offesa all’antica villa nobiliare? Innocenzo Odescalchi si rivolterà nella tomba? Non credo. Poi, ovviamente, servono i controlli: e si mandino i vigili attualmente impegnati a comminare multe a chi lascia l’auto dieci minuti in più del necessario nei parcheggi a ora.
P.S. I prati che saranno il perno dei nuovi giardini a lago (così almeno mi è parso di capire) saranno calpestatili, o si potranno solo guardare da sotto il nefando tettoione? Attendiamo che l’oracolo amministrativo si pronunci…
Concordo appieno…
Invece di regolamentarne correttamente l’uso, attrezzare il parco per permetterlo (piu’ cestini, cassetta scambio libri, bacheca attivita’ pubbliche e sociali….), e far rispettare il decoro impedendo gli eccessi, come in tutti i parchi piu’ belli del mondo, qui si chiude…..
Sua figlia si è accorta di tanta bellezza proprio perché la maggior parte delle mamme non sono come lei.
Cara signora lodo il suo coraggio “consapevole”…. Italiani siate più onesti e accendete il cervello!…Tutti sappiamo che le regole vanno rispettate…ma quanti di noi lo fanno con la consapevolezza che, guardandosi allo specchio, non si debbano vergognare?
Le leggi se sono sbagliate non vanno seguite….e per SBAGLIATE intendo che sé una cosa è sbagliata è sbagliata!
Questo dobbiamo insegnare alle generazioni future….. ricordiamoci che ci sono state persone che hanno dato la VITA per questi concetti.
Reimpariamo il RISPETTO E L’ONESTÀ e non il PERBENISMO celato sotto le forme di CIVILTÀ e ” HA …IO FACCIO COME RICHIESTO poi del resto non mi importa”…..
Gentile signora non è che ognuno può interpretare le regole a proprio comodo. È bene che delle regole ci siano e devono essere rispettate. Semmai il problema fino ad oggi è stato esattamente il contrario ovvero nonostante le regole ognuno faceva quello che gli faceva comodo e questo non è accettabile, da genitore cominci a dare il buonesempio.
In Italia se gli dai un dito ti prendono il braccio!
Cara signora,
i giardini e il parco di VILLA OLMO non sono una spiaggia della riviera romagnola. Le assicuro, che spesso, le domeniche a Villa Olmo paiono proprio la battigia della riviera.
Provi a fare lo stesso al parco CIANI di Lugano.
Abbiamo un PARCO storico che mondo ci invidia, rispettiamolo.
Che tristezza….
Al parco Ciani TUTTI i giardini sono fruibili. Anche con sdraio……
La signora non sa cos’è un giardino all’italiana e non all’inglese, inoltre Villa Olmo era una casa privata di un nobile, non è nata per fare Pic nic o giochini vari. Le regole da combattere erano quelle di un paio di anni fa sotto un’altro governo.
Ma quale picnic? Ma dove vive??? MA la smettiamo di dire fandonie?
Si sta parlando di permettere di sedersi sul prato all’ombra degli olmi…. di far giocare i bambini con una palla….
Non è una questione di sindaco, solo negli ultimi anni il verde, davanti alla villa, è stato oggetto di bivacco.
E direi anche sembre più distruttiva.
Nell’ultima stagione ho visto addirittura persone con la sdraio.
Esiste il parco sul retro che si presta a tale sconsiderato utilizzo.
Prima che i giardini frontali venissero rifatti esisteva per ogni prato la relativa bordura di fiori, e relative canaline per bagnarli.
Non era solo per decoro, serviva proprio a fare intendere che lo spazio non doveva essere oltrepassato.
Complimenti !!! Chissà come crescerà ben indrottinata !!!
Grazie per il pensiero , cresce che e’ una autentica meraviglia ❤️
Chissà come cresce bene la bimba: le leggi si osservano, non si interpretano.
Chi scrive di decoro o sporcizia a Villa Olmo non l’ha mai vissuta come chi l’ha usata anche quotidianamente in questi anni….
Come in tutti i commenti on-line si parla per sentito dire, per partito preso o per principi.
La realta’ e’ che i giardini lato lago erano frequentati da turisti e cittadini, pieni di vita, mai sporchi e quando lo erano c’era sempre qualcuno dei presenti che puliva per rispetto.
Detto da uno che li ha frequentati per anni….
Togliere la fruibilita’ dei giardini a lago e’ da chiusi di mente…. ovunque nel mondo questi parchi sono aperti a tutti, mantenuti, attrezzati, monitorati.
Era l’unico parco della citta’ vista lago tenuto e frequentato decentemente. Ora manco quello, tra le tante altre cose che Como ha perso in questi 10 anni…..
Un giardino è un giardino, un parco è un parco.
Frequento Villa Olmo da 60 anni e vedere le sdraio e i picnic nelle aiuole è stato deprimente.
Abbiamo a disposizione sul retro il parco, più in là il lido, più giù avremo i nuovi giardini pubblici… ma snaturare il giardino di Villa Olmo non ha senso.
Come non ha senso che il parcheggio di Villa Olmo venga occupato da due o tre camper che piazzano tavolini e sedie e si sbracano lì a pasteggiare, con tanto di luci e musichette. Non è per amor di regolamenti, è per decoro e per consentire la miglior fruizione a tutti degli spazi, residenti e turisti.
Si sta parlando di permettere alla gente di usufrire dei prati a lago, non di bivaccare con tavoli e sdraio ovviamente. Sedersi all’ombra degli olmi e far giocare i propri figli leggendo un libro. Come avviene nei parchi piu’ belli del mondo, anche MOLTO piu’ blasonati di Villa Olmo….
È sacrosanto rivendicare il diritto alla fruizione degli spazi pubblici quanto la necessità di preservare dagli abusi la bellezza dei luoghi. Il verde pubblico non può essere messo sotto vetro, ma neppure abbandonato all’incuria del tempo, delle persone e degli animali. L’amministratore di tutti dovrebbe saper contemperare entrambe le esigenze, anziché contrapporre l’una all’altra in modo conflittuale. Ascolto, dialogo e approfondimento sono i requisiti necessari per le scelte più efficaci; in questo caso per differenziare con chiarezza le aiuole destinate alla contemplazione da quelle in cui sostare per contemplare.
Non vorrei che anche i nuovi giardini a lago in fase di ristrutturazione risentano di questo rigido orientamento di parte da parte di chi si propose al di sopra delle parti, ovvero contro tutte le altre parti politiche tradizionali.
Lettera costruita e stucchevole
Se non si può non si può
La bambina che si accorge di tanta bellezza…si può accorgere seduta su una panchina a VIlla Olmo, oppure può andare a immergersi nella natura in Val Basca e correre nei prati
Anche perché la bambina e la mammina fanno dolcezza, la famigliona con plaid e frigo fa un’altra impressione…a tutti
Complimenti signora si vedono i Comaschi quelli veri. le leggi stupide di sindaci idioti non solo non vanno rispettate ma vanno anche derise. si goda i giardini che anche lei contribuisce (con le sue tasse ) a tenere puliti ed in ordine
Mai visto famiglie con plaid e frigo…
Ad ogni modo si sta parlando di permettere di usufruire del prato per sedersi all’ombra degli olmi e far giocare i bambini, non di aprire a qualsiasi uso.
La battaglia e’ giusta, punto.
Andavano infrante regole assurde di pochissimi anni fa in Italia….invece tutti zitti.Ma tornando a Villa Olmo trovo più sensata la regola di non fare scampagnate e giochi nel parco di una villa del genere.Tanto,si sa,ci scappa senz’altro lo sporco e la dimenticanza in loco di plastiche e carte. Mi pare una regola per il decoro e di rispetto per chi ci ha lasciato tanta bellezza.
Sottoscrivo tutto il commento!
io i prati davanti alla villa li uso serenamente, aspetto solo che uno degli sgherri del sindaco vengano a dirgli qualcosa e vedono…
“Bisogna rispettare tutte le leggi che si reputano giuste e cercare di fare qualcosa per cambiare quelle che si reputano ingiuste” (Socrate)
Se la stessa intransigenza nel rispetto della legge che leggo nei commenti fosse applicata ad argomenti come le violazioni del codice della strada, le infrazioni edilizie o l’evasione fiscale (per citarne giusto i primi tre, certamente meno rilevanti del rispetto del decoro di Villa Olmo) saremmo un paese incredibile.
Invece…
I giardini di Villa Olmo, nell’ultima ristrutturazione, sono caduti nell’equivoco “giardini o parco?”
In verità parco dovrebbe essere il retro, e giardino non calpestabile il davanti. Ma hanno fatto un pasticcio. Ora, se si vuole veramente far tornare giardini le aiulone vista lago, le si recintino come una volta erano, e si mettano i fiorellini: fine dell’equivoco.
concordo pienamente, il retro del parco si presterebbe molto ad un uso più diretto, consnetendo pic nic ed una fruizione meno formale. suil fronte lago sarebbe interessante invece incrementare le panchine e creare aiulo fiorite
“Ho spiegato alla mia bimba che noi non stavamo rispettando una regola, ma le ho detto anche che nella vita se le regole e leggi sono sbagliate, bisogna parlarne per cercare di cambiarle”. Tutto giusto, ma bisogna farlo prima di violarle.
Ecco, appunto, “parlarne” non violarle.
Se non si condivide si raccolgono firme, si contesta… non si violano le regole!
Altrimenti diventa che quando una regola ci pare sbagliata la infrangiamo. Tipo pagare le tasse.