“Questa fibra s’ha da fare”.
Così il sindaco di Laglio Roberto Pozzi esprime preoccupazione per la situazione del paese, e di tanti altri del Lago di Como, in merito alla qualità della connessione Internet in un momento storico dove lo smart working e la didattica a distanza hanno investito la quotidianità degli italiani per mesi.
Per questo motivo, il primo cittadino di Laglio ha deciso di scrivere una lettera indirizzata al Ministero per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione e al Ministero dello Sviluppo Economico chiedendo aiuti per le famiglie in difficoltà.
“Nei primi programmi di lavoro della società Open Fiber, la fibra sarebbe dovuta arrivare a Laglio nel 2020 – così Roberto Pozzi – poi è stata ritardata al 2021 e attualmente al lontano 2022. Il problema è che due anni sono tantissimi, soprattutto nella situazione che stiamo vivendo”.
Un’esigenza, appunto, che si è resa ancora più urgente in seno all’emergenza sanitaria e al conseguente lockdown.
“In questi mesi abbiamo ricevuto tante lamentele da chi studiava o lavorava da casa durante i mesi di lockdown – continua – era pressoché impossibile svolgere le attività online, perché la connessione saltava spesso. Non si può pretendere che si operi così da casa. In attesa della fibra ottica via cavo, vi sono comunque società che forniscono Internet veloce via satellite”.
Da qui, la richiesta ai due Ministeri affinché intervengano con aiuti alle famiglie.
“Vista la realtà con cui dovremo convivere in futuro, dove lo smart working sarà sempre più utilizzato, ho voluto far presente la situazione di Laglio e chiedere di intervenire con finanziamenti alle famiglie affinché possano accedere ai servizi via satellite – conclude – Non si può prendere in giro le persone e spostare l’installazione della fibra ottica di anno in anno, che tra l’altro al momento è distribuita a macchia di leopardo. Ci devono essere tempi certi, o per lo meno il Governo deve dare un aiuto alle persone”.
QUI SOTTO IL PDF CON LA LETTERA INTEGRALE
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