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Como, la folla sui prati di Villa Olmo ridicolizza il divieto: ora multeremo centinaia di turisti?

Ha suscitato un dibattito enorme l’immagine dell’aiuola di Villa Olmo, domenica 14 aprile, con alcune persone sdraiate a godere del verde e della giornata estiva nonostante il divieto e il rischio multe. In particolare, simbolico dello “strappo alla regola” voluta dal Comune di Como è diventato il piccolo accampamento da pic-nic con tanto di doppio ombrellone e tavolino sull’erba.

Insomma, nonostante i passaggi visibili della Polizia locale, il sole degno di giugno non ha minimamente scoraggiato comaschi e turisti dal cercare il fresco sull’erba davanti alla dimora neoclassica. Ma sebbene già decisamente eloquente, la foto pubblicata ieri non raccontava nemmeno bene le proporzioni della beffa al regolamento varato dalla giunta Rapinese nel 2023. E la dimostrazione arriva dalle immagini che un altro nostro lettore ci ha inviato oggi con il breve messaggio “non mi sembra decoroso” (per segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp di redazione 335.8366795).

Le foto dicono tutto: la massa di persone che in barba al divieto era stesa al sole – anche in bikini striminzitissimi oltre che con il classico corredo di ombrelli, borse e asciugamani – era enorme.

E non mancava nemmeno chi si era portato le racchette per due scambi a tennis o chi ha deciso di portare le bici portate all’interno delle aiuole.

Davanti a queste immagini – al netto della spaccatura nettissima tra chi ritiene assolutamente indecoroso questo spettacolo e chi invece invoca la libertà di godere del verde di Villa Olmo come accade nei giardini di mezza Europa – il tema vero che si pone, persino al di là del regolmento ignorato, è: come potrà mai la Polizia locale far rispettare il divieto di sedersi sul verde vista lago di Villa Olmo, di fronte a numeri così clamorosi?

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34 Commenti

  1. Ma i pochi spazi (verdi e non) di questa città, non occupati da esercizi commerciali, vanno solo guardti o si possono anche vivere?

    In nord Europa è la normalità, certo però che ci sono anche cestini a sufficienza per educare e permettere di mantenere pulito.

  2. a mali estremi, estremi rimedi…si tengano chiusi i cancelli.Certe che gli italiani si fanno sempre notare per scarsa intelligenza.

  3. A monte bisognerebbe domandarsi cosa si voglia che sia l’area antistante Villa Olmo: un giardino solo visitabile, dunque una propaggine del pregio della villa stessa, oppure un parco cittadino usufruibile dal cittadino per picnic, abluzioni, ecc.?

    Non mi esprimo sulla scelta, però se attualmente esistono dei divieti non vedrei particolari difficoltà nel delimitare le aree verdi con basse recinzioni e nel fine settimana inviare due agenti per due volte al giorno non per multare, bensì per invitare gentilmente le persone a uscire dai prati.

  4. Hanno fatto 15 multe ma da quello che si vede potevano elevarne almeno 1500, c’è molto da rivedere, perchè dove non basta l’educazione serve il “bastone”.

  5. Mi sembra che le chiacchere stiano a zero. In sintesi
    1. Il giardino di Villa Olmo non è un parco pubblico, ma, appunto, il giardino di una villa e come tale va protetto, garantendo un unico passaggio a bordo lago.
    2. Esiste un regolamento e chi lo viola va multato pesantemente, non potendo certo fare affidamento sul buon senso e sulla buona educazione di una massa di intellettualmente indefinibili. Se lo si ritiene sbagliato lo si modifica. La mancanza di spazi pubblici o lidi gratuiti alternativi può essere un problema ma la soluzione non è devastare quello che sopravvive miracolosamente alla deleteria furia cementificatrice che divora territorio incontrastata
    3. Nessun controllo e nessuna sanzione mi pare di capire da parte della polizia locale. Strano per un’Amministrazione guidata da un Sindaco che si vanta quotidianamente del proprio interventismo decisionista e del proprio pugno di ferro verso chi non rispetta le regole. Come mai ? Solo un caso ?

  6. Ma dai, incredibile: la gente vuole sfruttare gli spazi pubblici aperti per godersi le giornate.

    Come al solito, invece di gestire le cose si preferisce lavarsi le mani con divieti draconiani che poi puntualmente non vengono rispettati (e il mancato rispetto non viene nemmeno sanzionato).

    È uno dei pochi parchi pubblici (l’unico a lago), è stupido interdirne l’uso.
    Si mettano pochi divieti sensati (ad esempio no ombrelloni) e si facciano rispettare rigorosamente.

    Tutto il resto è illusorio.

  7. Buongiorno.
    Dimostrazione che la “catena di comando” della Polizia Locale di Como ha purtroppo fallito la propria missione questa domenica 14 giugno 2024.
    Se un regolamento esiste… se i cartelli ci sono… passare e tollerare diventa omissione…

  8. Ornai sono anni che l indecenza dilaga, sotto il benestare dei vari sindCi ,giunte etc. Basta vedere i giardinetto a lago ( tempio Voltiano) …sono diventati un rifugium peccatorium di delinquenti, irregolari, spacciatori, stranieri, clochard, drogati, alcolizzati etc. E NESSUNO INTERVIENE….NON CE PRESENZA DI FORZE DELL’ORDINE…INO SCHIFO E VERGOGNA X LA NS CITTÀ

  9. Prato o non prato, il punto è che il sabato e la domenica si aprono le gabbie e arriva di tutto, puoi anche vietare di salire sulle aiuole ma tanto, visto il livello della gente che invade la città, diventa impossibile mantenere un livello minimo di civiltà ed educazione.

  10. Il parco di Villa Olmo non è una spiaggia dove ci si può bivaccare, ma un luogo da visitare, per potere ammirare il Suo splendore…esiste un Regolamento di polizia urbana da fare osservare dalla P.L. e, da altre Forze… Sarebbe opportuno recintare i vari spazi erbosi,come lo erano tempo addietro, cosí da evitare eq Io voci di sorta.infine, “occhio” ai padroni dei numerosi animali che vengono a passeggio per i viali del parco, che siano dotati di bottiglie di acqua e sacchetti e non lasciarli scorazzare nell’erba…chi vuole intedere…te. Capí???

  11. Tranne la zona del Tempio voltiano non esistono zone o meglio lidi pubblici gratuiti come in tutto il mondo e quindi la gente si arrangia come può. È inutile lamentarsi perché il problema è che si vorrebbe tornare a 20 anni e più fa dove pochi ricchi e benestanti potevano usufruire di tutto lo spazio pubblico a piacimento. Il comune dovrebbe trovare una soluzione intelligente ma e più comodo far finta di nulla.

  12. Chiedo umilmente scusa per la ripetizione delle mie argomentazioni, ma visto che il problema sta dilagando…

    Tutto è nato quando anni or sono si ridisegnò il giardino fronte Villa Olmo.
    Ne sortì una mezza cosa, né parco né giardino, con evidenti e disfunzionali sproporzioni tra le aiuole (divenute, in sostanza, prati) e le zone di camminamento. Scelta strategica scellerata, il parco doveva restare sul retro, il giardino davanti.

    Cosa possiamo fare oggi per ridare una parvenza di “giardino” a quel macello che sta diventando la neoclassica Villa Olmo?
    1) mettere più cartelli e in evidenza;
    2) circondare le aiuole con recinti bassi, come spesso fatto nei decenni scorsi;
    3) piantare filari di fiori bassi in prossimità dei confini delle aiuole, anche questo già fatto per decenni: ciò gioverebbe alla immediata percezione di quegli spazi come aiuole e non come prati.
    4) fatto tutto ciò, mandare comunque e ogni tanto una pattuglia di vigili.

    Il sindaco ben ricordava in campagna elettorale che il turista straniero che trova Villa Olmo chiusa l’anno dopo non torna.
    Cosa farà invece se ci troverà un carnaio a cielo aperto?

    1. Occorre solo la presenza fissa e costante , il sabato e domenica, di polizia, meglio se uomini dell esercito italiano. E chi sgarramulte salate. E MOLTO SEMPLICE.

      1. Ma voi siete pazzi: l’esercito ha una sua funzione che nulla a che vedere con controllare chi fa cacare il cane in un parco comunale.

        Invocare l’esercito è segno di mancanza totale di senso della realtà!

    2. “Scelta strategica scellerata, il parco doveva restare sul retro, il giardino davanti.”

      Il retro è all’ombra e senza vista sul lago, solo un’illuso può pensare che venga usato come parco.

  13. “Vietato calpestare le aiuole” è assurdo, la gente in città cerca un minimo di contatto con la Terra e sdraiarsi su di un prato è piacevole.
    D’altronde ci sono limiti imposti dal decoro e dall decenza: la gente sdraiata non sarà a tono con lo stile neoclassico della villa, ma non nuoce a nessuno e non è sgradevole vedere gente che passa un bel momento. Altro discorso sono ombrelloni e racchettoni.

    1. Sono d’accordissimo con Toni…non vedo nulla di male se la gente si sdraia sull’erba… succede ovunque ci sia un parco pubblico… ovviamente il decoro va rispettato… quindi no ombrellone, no bici,no tavolini… altrimenti ci ritroveremmo,a breve, con barbecue e tavolate

          1. No. Lo ha deciso la storia, la conformazione, l’evidenza, il regolamento. Però prova a mettere ombrellone e
            sdraio a Villa Carlotta o a Versailles e vedrai che tutto ti sarà più chiaro.

    1. Bene ora può darsi una bella pacca sulla spalla e guardarsi fiera allo specchio, mentre tutti quello che hanno letto il suo commento possono continuare a guardare il ca**o che se ne frega

    2. Bene, io invece me ne sto in mezzo al lago sul mio cabinato.
      Cos’è, una gara a chi l’ha più grosso (il menefreghismo)?

  14. Tra il “nulla” che si vede – in termini di sanzioni – e il “qualcosa” ci sono varie sfumature…

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