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Rapinese: “A gennaio in consiglio, a settembre asilo Magnolia chiuso”. Gaddi: “Giunta nemica della cultura”

La decisione del Tar di Milano che ha sancito la vittoria delle famiglie dei bambini che frequentano il nido Magnolia di Como non ferma il sindaco Alessandro Rapinese, che ora punta tutto sul consiglio comunale per chiudere già a settembre la struttura. “Massimo rispetto per le decisioni dei giudici – ha dichiarato questa sera ospite di Etv – ma massimo rispetto anche per la politica che voglio fare io. Io non ho la gestione, ma do l’indirizzo che è di razionalizzare. E lo faremo”.

“E’ stato detto che se ne deve occupare il consiglio comunale – ha aggiunto Rapinese – ora ne parlerò bene con l’Avvocatura ma se è così a gennaio vado in consiglio e a settembre lo chiudo. E ringrazio i genitori perché ci hanno fornito tutti gli strumenti per agire. Questo nido per noi deve diventare una scuola materna, punto”.

Sulla questione è stato diffusa una lunga nota da parte degli esponenti di Forza Italia. “La vittoria al TAR dei genitori dei bambini dell’asilo Magnolia – dice il consigliere regionale di Forza Italia e coordinatore provinciale del partito azzurro Sergio Gaddi – è uno splendido regalo di Natale che viene fatto alla città, oltre che rappresentare un atto di giustizia e di civiltà. I bambini non sono numeri con i quali giocare e le scuole si aiutano, non si cancellano con decisioni arbitrarie e immotivate. La penosa bugia dei costi è stata smascherata a favore delle esigenze formative che ovviamente vengono ben prima. La giunta Rapinese, nemica della cultura e della formazione, ha perso con tutta la prosopopea della sua grezza incompetenza. Adesso speriamo vivamente che anche gli altri ricorsi per l’asilo Carluccio e per via Perti possano avere lo stesso successo”.

A fianco delle famiglie in una battaglia di civiltà nell’interesse di tutta la comunità comasca, il direttivo provinciale di Forza Italia Como lo scorso novembre aveva incontrato il comitato genitori che si batte contro la chiusura delle scuole del capoluogo voluta dal sindaco del capoluogo lariano Alessandro Rapinese. La delegazione era composta dal portavoce Vincenzo Falanga, dall’avvocato Teresa Minniti, da Mary Massara e da Emanuela Lopez. È tuttora in corso il crowdfunding per il reperimento delle risorse che si spera possa condurre a un altro ricorso al Tar contro le decisioni della giunta Rapinese.

“Come ho già avuto modo di rimarcare in passato – dice il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Como, Giordano Molteni – nel bagaglio di un sindaco non deve esserci solo la capacità di proseguire in un percorso già intrapreso da chi ti ha preceduto (vedi piscine, area Ticosa e altro) ma soprattutto la lungimiranza nell’aiutare le famiglie della città che amministri. Le decisioni prese da questo sindaco sulle scuole di gestione comunale hanno dimostrato l’inadeguatezza del primo cittadino e della sua giunta nel settore del “welfare state” locale”.

“Basta prepotenze contro i cittadini e le famiglie, cui andrebbero forniti servizi adeguati. Ancora una volta chiediamo al sindaco Alessandro Rapinese di preferire la ragione alla forza, dato che, alla prova dei fatti, le norme danno ragione ai cittadini – dice Alessandro Falanga, consigliere comunale di Forza Italia a Como – Ora si pone un quesito urgente: come si concilia quanto sancito dal TAR, ossia che la competenza per il riordino dei servizi locali è del consiglio, con la bocciatura del referendum contro le chiusure arrivata dalla commissione speciale, che aveva detto esattamente il contrario ossia che è di competenza della giunta?”.

Anche il Pd è intervenuto, con la nota che pubblichiamo di seguito:

“Il TAR ha annullato la delibera di Giunta che voleva far chiudere i battenti all’asilo Magnolia. Ora è giusto festeggiare. È giusto prendere atto di una vittoria importante: il bene comune, il bene della collettività e della socialità contro la cecità di chi non vuol sentir niente e nessuno pur di andare avanti per la propria strada: una strada peraltro sbagliata, come ha confermato la sentenza del Tar, perché finalizzata ad esautorare il ruolo del Consiglio Comunale che è, guarda caso, luogo del confronto e del dibattito (che ironia!).

Siamo felici di aver prestato tempo, energia, capitale umano e tutto quello che abbiamo potuto dare per sostenere le giuste ragioni dei genitori che coincidono con i valori propri del nostro partito. Molte altre analisi arriveranno nei prossimi giorni. Ora prendiamo atto del valore della democrazia partecipata. Sì, anche quando non si è sotto Elezioni. Avanti tutta.

Daniele Valsecchi – segretario cittadino PD Como
Patrizia Lissi – capogruppo PD Como
Francesco Finizio – referente scuole PD Como
Alessandro Rossi – segretario circolo PD di Como Convalle

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