Nessun passo indietro ma scontro sempre più duro tra il sindaco di Como Alessandro Rapinese e Maria Cristina Forgione dell’Associazione Carducci sul futuro degli spazi occupati in via Cavallotti. Ormai da tempo e a suon di sentenze la lotta non conosce tregua e men che meno ipotesi di pace. (qui tutti gli approfondimenti sul caso)
Solo poche ore fa il nuovo capitolo con l’Appello presentato dall’amministrazione sulla questione utenze rigettato dal tribunale. E adesso il sindaco Rapinese seduto alla scrivania con dietro un enorme quadro raffigurante un campo di battaglia, replica nuovamente iniziando un video sulla sua pagina Facebook e Instagram in cui inizia con un “questo è un messaggio per Maria Cristina Forgione, ciao Forgi”.
E subito si entra nel merito. “La Corte d’Appello di Milano con sentenza n. 938/2025 pubblicata il 2 Aprile 2025, a pagina 20 dice che “il contratto, in definitiva, non prevede la possibilità per l’Associazione di utilizzare ulteriori aule“, rispetto alle due stanzette che il Carducci aveva in uso e poi discuteremo anche di quelle”. [Proprio di questo passaggio avevamo chiesto conto a Forgione ieri: qui la risposta].
“Maria Cristina, invitandoti a leggere la Cassazione 27910/2018, che ti dice che se non hai un contratto scritto, e tu non lo hai, non puoi vantare diritti nei confronti del Comune di Como, ti chiedo una cortesia: scansati, restituisci il Carducci e consentimi di far accedere il Conservatorio. Il gioco è bello quando dura poco. E questo gioco è già durato anche troppo”, dice Rapinese.
L’invito è chiaro. “Ridammi quegli spazi per cortesia, la misura è colma. Devo far entrare gli studenti del Conservatorio che rischia anche di perdere dei fondi ministeriali. Liberali perché non che li prendo io per andare con una vestaglia da nobile decaduto in giro con le ciabatte di pezza per il Carducci. La mia comunità ha bisogno di quegli spazi che sono pubblici e che senza un motivo qualcuno state occupando. Capito Maria Cristina. Ridammi gli spazi, eventualmente discuteremo dei due bugigattoli che hai a pianoterra. Ora per cortesia ridammi spazi. Il torto non lo fai a Rapinese ma ragazzini”.
E come detto un riferimento è anche stato fatto alle “utenze e anche per questo i soldini li voglio. E sui circa 15mila euro di spese processuali che ci competono, sono le cifre meglio spese”. E a proposito dell’appello rigettato ieri: “Non ti preoccupare (sempre rivolto a Forgione, Ndr) i soldi che ti abbiamo chiesto male, te li chiederemo bene. Ci penso io”. Che vale a dire: il sindaco ritiene di avere ulteriori strumenti da mettere in campo.
Nel pomeriggio anche Maria Cristina Forgione ha volto commentare il post del sindaco Rapinese sulla propria pagina Facebook dicendo “ecco, io da signora non commento con chi non può replicare e non estrapolo a caso”, e rispondendo a dei commenti di altri utenti ha ribadito come “si, io non mollo, io sono su un altro pianeta”.