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Ipotesi referendum per fermare i treni a Como Borghi. Rapinese: “Titubante ma tagliano in due la città”

Spunta l’ipotesi – e per ora nulla più che un’ipotesi, va precisato – di un referendum comunale tra i cittadini per valutare lo stop a Como Borghi dei treni che attraversano la città, senza far più arrivare i convogli a lago. Ad accarezzare l’idea, che permetterebbe anche l’eliminazione di ben quattro passaggi a livello – quello a Como Borghi, poi quelli tra viale Battisti e viale Lecco, tra via Bertinelli e viale Lecco, e infine tra piazza Verdi e piazza del Popolo – è stato il sindaco di Como Alessandro Rapinese ospite come ogni venerdì a Etv.

“E’ stato un capolavoro urbanistico far arrivare il treno a Sant’Agostino dove scendo e posso prendere il pullman o la funicolare – ha detto il sindaco – Il problema vero è che quelle maledette sbarre tagliano in due la città. Noi ci siamo interfacciati con le Nord per i cigli non protetti a Borghi e per i tempi lunghi delle sbarre, ma la risposta è stato un Ko: le sbarre sono a norma e i cigli anche. Non possiamo fare niente, la risposta è stata talmente esaustiva dal punto amministrativo che sul tema non ci torno più. Posso mettermi a gridare o abbaiare ma non serve a nulla”.

Sull’idea di far fermare i treni a Borghi, Rapinese ha aggiunto che “sarebbe una soluzione perché libererei il traffico su via Bertinelli, in piazza Verdi e nella stessa Borghi, dove però la ferrovia ha previsto un sottopasso che toglierà il problema almeno ai pedoni”.

Infine, l’ipotesi di una consultazione popolare sulla questione (anche se sarebbe comunque da appurare la possibilità per l’amministrazione di decidere sul tracciato ferroviario, ndr): “Io francamente sono titubante sull’idea di privare i treni dell’arrivo direttamente a lago. Facciamo un referendum comunale – ha aggiunto come ipotesi il primo cittadino – Mi dispiacerebbe tantissimo perché è bellissimo che chi arriva a Como possa scendere direttamente lì, ma è un fastidio terribile per chi deve attraversare le vie Bertinelli e in piazza del Popolo”.

VIDEO Striscia la Notizia a Como per i passaggi a livello eterni e i ragazzini che scavalcano le sbarre

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20 Commenti

  1. Questa è pura fantasia… non si possono fermare i treni a Como Borghi… non ci stanno fisicamente. Poi il passaggio a livello sarebbe perennemente chiuso… non scherziamo!

    1. Partecipare attivamente alle agenzie di TPL territoriali è una predita di tempo, parlare di referendum su infrastrutture di terzi invece è politica.
      Il dibattito è già impostato su ridurre e tagliare il servizio di trasporto pubblico, non su una ri-progettazione graduale e con una visione che renda il TPL preferibile alle auto, ad esempio:
      1. Portando tutti i treni a S. Giovanni (via stazione unica di Camerlata) con ri-cadenzamento orario più frequente da e per Milano.
      2. Investendo nella stazione di S. Giovanni con un nuovo accesso a quota p.le Tokamachi, spazio passeggeri sotto il p.le S. Gottardo (su cui fare un nuovo terminal autolinee decente, liberando S. Agostino)
      3. Rifunzionalizzando i binari FNM da Camerlata a Lago per i tram in sede promiscua alle auto (con fermate a Val Mulini, Caserme, Università, Borghi, Comune).
      3. Prolungando la linea tram fino a Piazza Cavour, Stadio, viale Recchi, p.le Tokamachi, Borsieri, Quarto Ponte, Lucini, Ticosa, Napoleona e ritorno a Val Mulini.
      4. Nuova linea verso il nuovo ospedale
      I treni, (come le bici del resto), vanno bene per le gite domenicali: per gli spostamenti quotidiani esiste solo l’auto. Quindi, via i binari perchè fanno traffico, avanti con i posteggi perchè c’è richiesta, stop alle piste ciclabili perchè serve spazio e i commercianti non vogliono, e non investiamo negli autobus che tanto li prendono solo i giovani e i poveri.
      Serve una visione e un progetto, i referendum sul nulla risparmiamoceli.

  2. Un referendum sarebbe solo un sondaggio pleonastico, perché il Comune non solo non ha potere di decidere in tema di ferrovie, ma il sedime non è nemmeno suo.
    Chi ha competenza sulle reti di trasporto in Agenzia TPL e in Regione non può che opporsi allo smantellamento del nodo di trasporto di Como Lago, dove c’è corrispondenza tra treno, bus urbani ed extraurbani, battelli e funicolare. Tutte caratteristiche che Borghi non può garantire.
    Faccio notare che la giunta Landriscina, quando ha saputo dell’abbandono del seminario in via Sirtori, ha perso l’occasione per studiare la fattibilità di una nuova stazione in quel punto, che avrebbe potuto avere un affaccio su via Battisti ed avrebbe potuto sostituire sia Borghi che Lago, avrebbe servito la città murata ed avrebbe mantenuto possibilità di interscambio con gli autobus.
    A chi parla di tram tra Borghi e Lago, replico – fantascienza con fantascienza – che sarebbe ancora più semplice classificare come tramvia la ferrovia esistente tra Borghi e Lago. Ciò significherebbe che i treni dovrebbero circolare a vista con una velocità massima di 30 km/h (cosa che succede già) e rispettando la normale segnaletica stradale invece del restrittivo segnalamento ferroviario SCMT. Questo permetterebbe di tornare ai vecchi tempi di chiusura dei passaggi a livello.
    Questa operazione richiederebbe però una forte complicità con FNM e ANSFISA che secondo me sono il vero lato fantascientifico di questa idea.
    Ripeto che si è persa una grossa occasione quando si è saputo della dismissione del seminario.

  3. Quando si è pensato di fare arrivare i treni a Como Lago, passavano più treni che auto. Adesso il problema è esattamente l’opposto. La gente usa troppo l’auto e troppo poco il treno. L’idea di togliere i binari sarebbe buona cosa, solo se si trovassero soluzioni alternative all’uso dell’auto: Bike sharing, Car sharing elettriche, piste ciclopedonali, Bus elettrici in centro, parcheggi esterni. Il rischio che l’eliminazione di Como Lago sia un ulteriore disincentivo a usare il treno e a prendere in mano l’auto, è evidente. Meno code ai passaggi a livello ma complessivamente maggior traffico a ridosso delle mura. Forse sarebbe meglio progettare la Smart City prima e tra gli obiettivi del progetto valutare la fattibilità di eliminare il tratto da Borghi a Lago. Gli interventi sporadici servono a poco senza avere ben chiaro la Como del futuro.

  4. Sopraelevare? evidentemente Lei non abita in viale Lecco, e non avrebbe il problema di vedere una struttura sopraelevata per parecchie centinai di metri fra borghi e lago al livello dei secondi piani delle case in fregio
    Interrare? con un costo pazzesco e con il rischio di intercettare qualche reperto storico
    la troppa diffusa fede nella tecnologia fa perdere il senso comune

  5. Questa è una pessima idea, credere di agevolare il traffico veicolare nel 2023 è semplicemente un folle.
    Il treno fino al lago è un servizio degno di una società moderna, inoltre è anche un bel messaggio per i turisti.

  6. Da fare al volo! Sarebbero ben 3 passaggi a livello in meno! Cittadini ed ambiente ringrazierebbero! In fin dei conti Como Borghi è pur sempre Centro Città, quindi quale sarebbe il problema a far terminare/partire le Corse da questa Stazione?

    1. Veramente i cittadini e l’ambiente ringrazierebbe se ci fossero molte meno auto che girano in convalle, l’idea di proporre meno treno e più auto é veramente folle

    2. 4 in realtà: Gerbetto, Sant’Orsola, Comune, piazza del Popolo.

      Il problema è non avere progettualità: c’è un problema di convivenza auto-treno? Facile, togliamo il treno.

      E perché non ridisegnare la viabilità invece? Sant’Orsola e via Tommaso Grossi sono ultra trafficate, il problema non è il treno.

  7. TRAM ? cioè si fa un tram per 2 Km?? che comunque avrebbe quasi le stesse interferenze col traffico veicolare del treno? Ma va a ciapà i ratt!!!

  8. Ma certo! Ci vuole molto!!!???
    Poi mezzi elettrici gratis che fanno il girone!!! Così accontentano tutti!!
    Como è all età della pietra!!!
    SVEGLIA! SIAMO NEL 2023!!!

  9. Bene bene finalmente si inizia a ragionare e chi vuole fare un sottopassaggio da 4.000.000,00 euro a Como Borghi dovrà rinunciare. In ogni caso i cittadini possono fare petizioni per bloccare eventuali nuovi sottopassaggi inutili e nocivi. Che si faccia il sottopassaggio a Grandate dove è assolutamente necessario e non dove non serve a nulla.

  10. Perché togliere una delle tipicità più belle di Como. Arrivare fino al centro della città, al lago con il treno che passa rasente al duomo è una delle caratteristiche di Como. È fastidioso per il traffico? Ci sono altre soluzioni di convivenza pacifica tra pedoni, auto e mezzi su rotaia.

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