Della relazione di Anas relativa al disastro maltempo sul lago di Como abbiamo dato conto poco fa, qui:
Non mancano le prime reazioni politiche.
Dura quella del vicepresidente della Commissione VIII, il deputato lariano di Fratelli d’Italia Alessio Butti. Ecco la nota stampa:
Deludente la relazione dell’ing. Curcio della Protezione Civile che dei 45’ utilizzati ne ha impiegati solo 5’ per gli eventi che hanno colpito il Lario, sia sul versante comasco che su quello lecchese.
Senza nulla togliere all’emergenza incendi che flagella parte del Sud e delle isole, che resta un problema drammatico sul quale impegnarsi a fondo, si continua ad ignorare che gli eventi alluvionali del Nord Lombardia, segnatamente Como Lecco Sondrio e Varese (ma nelle ultime ore anche la Brianza e Milano) non sono circoscritti ai due mesi estivi, ma si distribuiscono – sempre in modo devastante – su tutto l’arco dell’anno. La nostra non è eccezionalità, ma ormai una normalità alla quale non mi rassegno .
Ecco perché insisto nel chiedere lo stato di emergenza e l’apposito Dpcm con le relative risorse. Mi dicono che il governo sia ancora in attesa di una stima dei danni da parte di Regione. A me non interessa il “palleggio” in corso tra livelli istituzionali, bensì il risultato finale che deve soddisfare i nostri territori, la gente sfollata o danneggiata, i sindaci. A me interessa che Protezione Civile monitori, magari dotandosi di strutture e strumenti efficienti e digitalizzati per mettere in sicurezza le montagne che, quasi sempre nei soliti punti, creano enormi problemi a comaschi e lecchesi. Questo non è più accettabile. A me interessa che lo faccia anche in collaborazione col Genio militare. Ognuno per quanto di propria competenza intervenga senza tergiversare ulteriormente. Su questo vigilerò e insisterò anche se comprendo il nervosismo dell’ampia maggioranza che sostiene Draghi ormai impotente rispetto ai problemi del territorio.
Sul fronte Anas, ribadiamo la necessità di intervenire organicamente sulla statale 36 Lecco Colico, mentre non oso pensare cosa sarebbe accaduto se questi smottamenti e allagamenti fossero accaduti con la statale Regina chiusa quattro mesi per realizzare la variante della Tremezzina, indispensabile e per la quale tutti abbiamo lavorato. Sulla chiusura per quattro mesi della statale regina annuncio che, diversamente da molti altri evidentemente rassegnati al peggio, sto lavorando da diverse settimane, con l’amico e collega Ugo Parolo, sia con Anas che con altri soggetti istituzionali e un pool di esperti, per scongiurare la chiusura totale che comporterebbero aggravi sulla viabilità della Valle d’Intelvi e del territorio lecchese. Le tecnologie per evitarlo ci sono, i tempi e le risorse anche. Stiamo svolgendo tutti gli approfondimenti del caso e non ci arrendiamo. Nelle prossime settimane presenteremo le conclusioni del nostro lavoro alla stampa e capiremo cosa si potrà fare per non infierire ulteriormente sul Lario e le sue Valli.
Quindi dal la parlamentare comasca Chiara Braga, Responsabile nazionale Transizione Ecologica del Partito Democratico:
Gli eventi metereologici intensi che hanno interessato la Lombardia e in particolare la provincia di Como in questi giorni, con l’esondazione oggi del Lago in città, sono una prova difficilissima per il nostro territorio. Oggi in Commissione Ambiente su nostra richiesta il capo Dipartimento Fabrizio Curcio ha restituito nel corso dell’audizione e con l’esaustiva documentazione resa disponibile la massima attenzione del Sistema di protezione civile, supportata anche dalla straordinaria attività dei volontari sul territorio.
Ora è necessaria la massima collaborazione tra amministrazioni dello Stato per il rapido riconoscimento dello stato di emergenza, a partire dai dati che Regione Lombardia è chiamata a fornire al Dipartimento nazionale per la richiesta di stato di emergenza. Serve poi stanziare risorse adeguate per far fronte ai danni alle strade e alle infrastrutture pubbliche e attivare il meccanismo previsto per il ristoro dei danni subiti da cittadini e attività economiche.
Ma è altrettanto importante lavorare per migliorare la prevenzione e la manutenzione del territorio: pulizia dei versanti, dei boschi e dei corsi d’acqua, rimozione delle situazioni di rischio.
Quanto è accaduto in questi giorni chiede a tutti uno sforzo per innovare e rafforzare l’efficacia di quanto fatto fin qui. Ai rappresentati di Anas ho personalmente richiesto un’attenzione maggiore su tutti gli interventi di ripristino, manutenzione e prevenzione dei danni che hanno colpito e possono colpire purtroppo ancora le infrastrutture stradali.
In particolare la prossima realizzazione della Variante della Tremezzina, opera fondamentale per il territorio, deve avvenire con la massima attenzione e coordinamento con gli enti locali, necessarie nella fase di cantierizzazione, per ridurre al minimo i disagi sulla circolazione e alle attività economiche della sponda occidentale del Lago.