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Scuole e trasporto pubblico, la lettera: “78 euro al mese, ma si riesce a prendere il bus solo se è in ritardo”

Giusto ieri davamo conto del sondaggio tra le famiglie voluto da ben 17 scuole superiore comasche per fare la “conta” dei disservizi sul trasporto pubblico e, una volta raccolti i dati, lavorare a eventuali soluzioni.

Ritardi, corse saltate o affollate: le scuole comasche raccolgono i dati. Il questionario da compilare

Oggi riceviamo e ospitiamo una lettera che testimonia uno dei disagi che si riscontrano sul territorio. Di seguito il testo integrale. Ricordiamo che è sempre possibile segnalare anche alla redazione gli episodi scrivendo a redazionecomozero@gmail.com o tramite la nostra pagina facebook.

Buongiorno,
quest’oggi è stata l’ennesima mattina in cui i ragazzi diretti da Monguzzo alle scuole superiori di Cantù sono rimasti a piedi a metà strada, in quanto hanno mancato la coincidenza con l’autobus della seconda tratta (C86): l’unica speranza di prenderlo è che questi sia sufficientemente in ritardo sugli orari ufficiali. Ne deriva per i ragazzi, a metà del percorso, il giro di telefonate a casa nella speranza di trovare un genitore pronto disponibile e non ancora al lavoro, per essere trasportati a Cantù possibilmente non troppo in ritardo sull’orario di inizio delle lezioni.

A distanza della segnalazione del disagio fatta oltre un mese, allegata di seguito, mi chiedo se ci sia la reale volontà di affrontare e risolvere questo problema: si tratta di una coincidenza che, sia all’andata che al ritorno, non si concretizza per UN MINUTO.

Tutto questo con un abbonamento da 78 € al mese, in quanto nello stato attuale delle cose non è possibile compiere il tragitto Monguzzo-Cantù andata e ritorno lungo lo stesso percorso.

In attesa di un riscontro, distinti saluti

Stefano Marazzi
Monguzzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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