Seconda doppietta ticinese in 24 ore. Solo venerdì raccontavamo delle due auto di targa elvetica parcheggiate a Ponte Chiasso sulle strisce pedonali: qui i dettagli. Ieri, sabato 6 aprile, un lettore ne ha trovate altre due comode-comode sul marciapiede di Borgovico vecchia. La tenzone comasco-ticinese si cosuma in questi anni proprio sui divieti di sosta. Da un lato il sindaco Alessandro Rapinese che ha lanciato il “carro attrezzi anti-ticinesi” e dall’altro il deputato leghista svizzero, Lorenzo Quadri, che regolarmente invita i connazionali a segnalare gli abusi delle auto italiane.
Certo il tema poi va allargato perché con l’esplosione turistica gli abusi delle auto straniere in città non possono essere interamente imputati agli svizzeri, anzi, tra divieti, ingressi vietati in centro e soste creative si può senz’ombra di dubbio dire che mezza Europa in città fa un po’ quel che le pare, nonostante la segnaletica orizzontale e verticale sia chiarissima. [Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]
11 Commenti
Quelli che si comportano così sono sfacciati e con soldi da buttare.
Io anche se Svizzero devo stare attento a come arrivare alla fine del mese quindi certe cose ci penso bene prma di farle .
tranquilli, poi l’ho spostata
Ma scusate, ho letto un sacco di giri di parole inutili ticinese oppure italiano targato Ticino.
Ma chi se ne frega CHI SBAGLIA PAGA!!!!
In Borgo Vico è strapieno di macchine di tutte le razze a ogni minuto del giorno.
Se il nostro caro sindaco mettesse un vigile, quante multe. Non ci voleva molto!!!
Rimozione e fine del discorso, di chi sia poi la macchina poco importa
Ci vuole solo il buon senso di civiltà delle persone per vivere meglio
Una rimozione certa e immediata sarebbe molto educativa…invece…
Il punto non è se siano Ticinesi o di altre nazioni, ma se funziona la reciprocità nel pagare le sanzioni, cosa certa per le auto Italiane in Svizzera e meno certa per le straniere in Italia
non è una caccia al ticinese , sono due vetture sanzionabili e spero sia passata una pattuglia a fare la multa . Sono targate TI , viene da chiedersi perchè a Como si permettono libertà che oltre frontiera non azzardano . Chiedersi se sono italiani targati male o chissà cosa altro non cambia la sostanza — il sindaco ha ragione a inasprire la ricerca di sgarri
È una semplice questione di controllo del territorio, che non c’è. Il resto sono solo chiacchiere.
Ha senso questa campagna denigratoria verso i ticinesi? Sia chiaro, quelle macchine non dovrebbero essere parcheggiate in quel posto, ma chiarito ciò, siamo sicuri poi che siano ticinesi e non italiani-frontalieri con macchine aziendali?
Oltretutto anche oltre confine stanno iniziando a fare una campagna contro il malcostume degli italiani di parcheggiare là dove non dovrebbero.
Se ognuno si lavasse i propri panni sporchi in casa anziché guardare dalla finestra quello che fanno gli altri?
Non sarebbe meglio?
Non mi sembra che siamo senza peccato ed anzi spesso e volentieri noi italiani siamo diventati tristemente famosi per la mancanza di senso civico purtroppo. Quindi… che si puniscano in maniera chiara, senza farne troppo un dramma ed una continua pubblicità.
Forse, invece di mettere oggi la pattuglia con l’autovelox in tangenziale (con traffico tale da impedire ogni eccesso di velocità) sarebbe stato meglio dislocare diversamente i vigili!
Ogni breve stagione della Giunta Rapinese mostra iniziative per cui è lecito chiedersi se trattasi di soluzioni con velleità di efficacia, oppure di propaganda populista (cfr. banchi con le rotelle, abolizione della povertà, abolizione del luna park, carri attrezzi dedicati ai ticinesi, etc. etc.). Oppure, se stiamo parlando soltanto delle ormai tristemente note occasioni di battibecco transfrontaliero tra patetici populisti, tanto arroganti quanto poveri di competenze sia di qua che di là del confine.