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Como, il servizio di Striscia la Notizia sulle multe ai genitori in ritardo ai nidi. Il sindaco: “Si lamentavano tutti e nove”

Ieri sera su Canale 5 è andato in onda il servizio di Striscia la Notizia sul caso delle multe da 50 euro ai genitori ritardatari ai nidi comunali (sanzione dopo 4 ritardi anche non consecutivi in un mese). Dopo una serie di interviste ai cittadini – che hanno espresso pareri diversi – l’inviata ha incontrato a Palazzo Cernezzi anche il sindaco di Como Alessandro Rapinese. QUI POTETE VEDERE IL SERVIZIO VIDEO INTEGRALE.

“Abbiamo nove nidi, tutti e nove dicevano che qui i genitori fanno quello che vogliono, che non si riesce a lavorare, che ci disturbano quando lavoriamo – ha detto il primo cittadino al microfono dell’inviata di Striscia la notizia – E alle 9.31 quando è iniziato il percorso pedagogico, quando stanno lavorando, non abbiamo abbastanza personale per fare da concierge e farli entrare. Il traffico? Fino alle 9.30 non c’è alcuna sanzione, io non vorrei che fosse la mamma che ha scambiato il servizio pubblico per un parcheggio. Io qualche 50 euro l’avrei pagata”. QUI POTETE VEDERE IL SERVIZIO VIDEO INTEGRALE.

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11 Commenti

  1. Personalmente non trovo nulla di male in questa regola, anche se mi viene da ridere a pensare al personale che tiene un registro dei ritardi, rilascia regolare rapporto, incassa il denaro. Si potrà poi usare il POS???
    In ogni caso, adesso che anche questo grande problema è stato risolto, le pipì dei cagnolini sono sistemate, e il colore dei fiori delle aiuole deciso, dato che sull’organizzazione dei cantieri stradali superman non può far nulla, speriamo inizino i tre-sei mesi necessari per sistemare la piscina di Muggiò.

  2. Le multe non sistemeranno la mancanza di relazione e di un patto di fiducia e rispetto fra genitori e asilo (allargando: fra cittadini e istituzioni).
    Potrebbero anche andare bene, ma non se frutto di una decisione presa unilateralmente da una sola delle parti in causa. Il lavoro del personale scolastico va rispettato (gli lasciamo i nostri figli, è il minimo!), ma ci sono mille motivi per cui si possa far tardi nel portare i figli a scuola (anche ben più di 4 volte in un anno! Evitiamo di giudicare le vite degli altri).
    Le soluzioni possono essere molteplici, ma qualsiasi sia la scelta finale non può non passare attraverso una discussione in cui le parti in causa si ascoltino e cerchino insieme una o più strade da provare a percorrere (anche le multe o altre più di tipo mutualistico e solidale).
    Solo così possiamo sperare di evitare inutili conflitti e tensioni sociali per tentare di sentirci un po’ più come una comunità di persone.

  3. Rosymice :
    hai perfettamente ragione!!! Inutile chiamare Striscia! Il sindaco è nel giusto! C’è tutto il tempo per portare i bambini! A che ora andrebbe a lavorare questa gente??? L’ orario lavorativo è quello! E’ già abbastanza elastico!
    Matteo :
    se ti trovi bene/meglio in Toscana siamo tutti contenti, benissimo, ma non criticare in giro. La multa ha un senso! Non va bene punire il bambino chiudendogli la porta in faccia, ma vuole essere educativo per i genitori, veri responsabili del ritardo.
    Oltre al fatto che i soldi delle multe potrebbero essere ri-investiti come SOLO IL NOSTRO SINDACO SA FARE a miglioramento dei Nidi!

  4. Se volete vi segnalo come funziona da noi in Toscana: time limit ingresso ore 9.00 metteteci un 5 min di tolleranza, dopo le 9.05 il figliolo te lo tieni, non entra.
    Che senso ha una multa? Se fanno entrare i bimbi dopo l orario vuol dire che è il personale dell asilo il primo a non rispettare le regole (per non avere lo sbattimenti e discussioni con i genitori).

  5. Qualcuno può spiegarmi, considerata l’ampia finestra temporale dalle 7:30 alle 9:30, perché uno deve ridursi alle 9:31? Il caso sporadico può accadere e in questo senso prevedere 4 “sforamenti” al mese gia’ mi sembra una grossa concessione. Normalmente a quell’ora chi lavora e’già da tempo in fabbrica o in un ufficio. Con tutti e due i miei figli avevo il problema contrario, prima delle 7:30 non li potevo portare e il rischio di timbrare in ritardo oltre le 8:00 era pressoché quotidiano. Il mio datore non mi multava, ma mi scalava i minuti direttamente dal monte ore permessi o dallo stipendio. Non è che la battuta “non vorrei che alcune mamme lo prendano come parcheggio” rischia di rivelarsi veritiera?

  6. A giudicare dai commenti si direbbe che davvero c’è in giro un sacco di gente che fatica ad andare oltre il significato letterale delle cose.
    Rapinese sposta l’accento sulle coppie puntuale/ritardatario, educato/maleducato, rispettoso/irrispettoso, per distogliere l’attenzione sulla vera mancanza strutturale della sua gestione, ossia la scelta di non investire sul tempo prolungato per andare incontro alle famiglie dove entrambi i genitori lavorano e faticano a incastrare lavoro e gestione dei figli.
    Credere che questa pippa delle multe sia una battaglia per il rispetto delle regole vuol dire vedere solo la cima dell’iceberg.
    Il grosso sta sotto.

    1. Scuuuuuusa eeeeehhhhhh

      Ma perché il sindaco dovrebbe impegnare EXTRA una persona per l’accoglienza dei ritardatari? Non è mancanza strutturale è massimizzare le risorse!

      Ma tu alle riunioni di lavoro arrivi continuamente in ritardo perché non riesci a incastrare gli orari famigliari? Ma questa gente, con orario elastico, non può organizzarsi e rispettare gli orari?
      Cosa ne sai che arrivano in ritardo, già al mattino, perché non riescono ad incastrare gli orari? Una regola ci deve essere, altrimenti, con scuse campate in aria, ognuno fa quel che vuole.

      Non per dare ragione al Sindaco, ma sarei più propenso a un po’ di ordine e disciplina. Rispetto per le regole. Senza sembrare bacchettoni. Il giusto insomma.

      Mi sembra che tanti sono d’accordo, appunto leggendo i commenti.

  7. L’ orario è elastico. Nove strutture si sono lamentate. Il sindaco ha argomentato bene! Quindi? Chi ha segnalato il fatto a striscia forse si è fatto un autogoal perché non c’è niente da ridire. Anzi, forse sarà un’ iniziativa che verrà copiata da altri Sindaci! Il Sindaco può decidere e applicare una regola “educativa” per i suoi cittadini. Non vedo nulla di “severo” nel pretendere rispetto delle regole.

    Arrivare in ritardo è sempre stato indice di trascuratezza e sciatteria.
    Oltre che dare l’ ESEMPIO e insegnare la puntualità anche ai bambini! Cosa c’è che non va?

  8. Soliti Italioti quando si tenta di far valere delle regole ,arriva il sinistro di turno che vede il dito e non la luna,che dice che non esiste il problema ,ma dopo si dimentica di proporre la soluzione!!!

  9. Interessante. “Io sono Sindaco da poco, è passato qualche mese, mi sono concentrato sugli asili nido…..” Adesso deve essere passato ai bisogni dei cagnolini; e tra tre-sei mesi alla piscina di Muggio? Mah….. Strategie lungimiranti. Non c’è che dire: un inizio col botto! “Rapinese Sindaco da poco” facci sognare…. 😊

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