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VIDEO Tigli del lungolago, Landriscina: “Sia chiaro, taglio già deciso dalla Giunta Lucini”

Sindaco ma inaugurerà lei le paratie a ottobre 2022?
Non sento (ridendo)
Dicevo, inaugurerà lei tra un anno?
Non si sente…(sempre sorridendo)

Il sindaco di Como, Mario Landriscina, ha eluso con stile la domanda “fuorisacco” al termine del sopralluogo con Regione Lombardia sul cantiere del lungolago. Questione non del tutto oziosa: le elezioni comunali sono previste a maggio-giugno 2022, dunque 4 mesi prima del teorico taglio del nastro vista lago.

E dunque, pungolato sulle scadenze, Landriscina si è limitato a stare al gioco con un bonario stratagemma e a rimandare a un futuro prossimo l’annuncio sulla decisione di ricandidarsi (ed essere ricandidato dalla coalizione di centrodestra) a primo cittadino del capoluogo.

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Sugli altri fronti, quelli più specificamente legati a lungolago e sistema antiesondazione, Landriscina ha toccato i temi dell’arredo della passeggiata e dei tigli.

Sulla prima questione, dopo aver rassicurato che gli arredi saranno pronti per ottobre 2022 con l’inaugurazione fissata oggi per l’intera opera: “Fino a quando l’architetto (esterno, ndr) e il gruppo di lavoro (interno al Comune, ndr) non avranno licenziato il documento conclusivo, che condivideremo con la Regione, non ci saranno elementi ufficiali ma questo non va confuso con una negligenza rispetto ai problemi. Le decisioni strategiche su pista ciclabile, illuminazione e verde le abbiamo già prese e le somme (circa 900mila euro) sono già accantonate”.

Sui tigli: “Ho chiesto e aspetto una perizia sulle piante che anche io vedo da quanto sono piccolo. Però sia molto chiaro: il taglio era già stato approvato con la precedente amministrazione (Giunta Lucini, ndr), si sapeva che per finire l’opera sarebbe stato necessario toccare qualche tasto dolente. Non lasceremo intentato nulla per salvaguardare il verde fronte lago e quello che sarà tolto per esigenze inevitabili sarà rimpiazzato o compensato. E’ una fatica anche per me pensare di sacrificare qualsiasi cosa abbia vita”.

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3 Commenti

  1. Intanto si è ricominciato a sistemare i tratti di asfalto rovinati dai lavori per il 5g.
    Si è aspettata la fine mandato, come di solito, per ricordare ai cittadini che la giunta uscente si occupa fattivamente della città (è un trucco che funziona sempre e funzionerà, malauguaratamente, anche stavolta).
    Questo po3bbe essere un segnale che Land ha intenzione di ricandidarsi.
    E dimentichiamoci che 4 anni fa aveva dichiarato che gli bastava questo mandato perchè nel 2022 avrebbe avuto 68 anni e sarebbe stato prevedibilmente stanco.
    Forse impedire l’abbattimento sistematico delle barriere architettoniche e viabilistiche lo ringiovanisce e lo ringalluzzisce: si è divertito sadicamente in questi lunghi anni a eludere ogni passo utile in questa direzione.
    Ma po3bbe pentirsi di questo sollazzo se dovesse anche lui divenire un cittadino con disabilità: ci sarà qualcuno che farà quello che lui non ha voluto fare?
    Ai posters (elettorali) l’ardua sentenza.
    A noi la triste risata.

  2. E bravo il nostro “buon” Sindaco. Da ricercatissimo “capro espiatorio” a ricercatore di “capri espiatori” il passo è breve. Dopo quattro anni e mezzo, “quelli di prima” non si possono neppure nominare. Altrimenti potremmo raccontarci le colpe di Bruni, di Caradonna e perfino tornare indietro e toglierci qualche sassolino e ricordarci di qualche cazzatella dei futuri salvatori della Patria. Non ricordo se la giunta Lucini decise sui tigli, ma anche se fosse, ci dovremmo porre qualche domanda: i nostri prodi non sono riusciti in quattro anni e mezzo a trovare una soluzione alternativa tipo Infopoint prima dei ripensamenti? E se non fosse stato possibile, dopo quattro anni e mezzo non sono riusciti neppure a partire con i lavori? “Quelli di prima” avranno forse deciso, tramato e fatto ma dopo quattro anni e mezzo, “questi di adesso” cosa hanno combinato? Non pigliamoci in giro.

  3. Non interessa chi ha deciso il taglio. Non è una questione politica, ma di salute pubblica che, chi vive in città tra smogec.Non s’ ha da fare

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