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Soliti strali domenicali anti-frontalieri. Quadri: “Variante brasiliana in Lombardia, zero tamponi in dogana. Altro che assalto al Campidoglio”

Vuoi forse farti mancare una domenica senza che, al di là del confine, la Lega dei Ticinesi non se la prenda con italiani e frontalieri?

No, certo che no.

Puntuale come le tasse ecco l’affondo del settimo giorno, dalle pagine del Mattino della Domenica e come sempre a firma del leader, Lorenzo Quadri.

Arriva dopo la decisione di non tamponare, in chiave covid, i frontalieri, questa:

Berna rassicura: “Nessun test Covid obbligatorio per i frontalieri che entrano in Svizzera”

Ordunque scrive il Quadri: “Tutto come da copione! Altro che controlli sui confini, altro che tamponi rapidi ai frontalieri: il governicchio federale lascia i valichi spalancati! In Svizzera devono entrare tutti! Guai ad ostacolare gli imprenditori della partitocrazia che hanno assunto frontalieri invece di svizzeri! Mercoledì scorso i camerieri bernesi di Bruxelles hanno deciso che non ci sarà alcuna restrizione per coloro che giungono da “regioni con stretto scambio economico, sociale e culturale con la Svizzera”, come Piemonte e Lombardia. In altre parole: per i sette scienziati, il Ticino è già Italia”.

E ancora: “Qualche boccalone riponeva grandi aspettative nelle decisioni governative che sarebbero state prese mercoledì. Le aspettative sono state prontamente asfaltate. Le misuricchie adottate alle frontiere fanno ridere i polli. Ad esempio: Test negativo “non più vecchio di 72 ore” per chi arriva da un paese a rischio. Cosa, cosa? Chi arriva da un paese a rischio va messo in quarantena a sue spese, altro che test di 72 ore! E se si è infettato dopo? Per gli arrivi da altri paesi, test negativo solo per chi raggiunge la Svizzera in aereo. Per chi usa il treno no. Cos’è, una barzelletta? Visto che quest’anno il carnevale salta, ci pensano i camerieri bernesi di Bruxelles a sopperire?”.

Lombardi untori? Secondo Quadri sì: “In Lombardia prende piede la variante brasiliana del virus cinese, ma naturalmente per i 70mila e passa frontalieri zero controlli! Solo agli svizzeri i sette soldatini, succubi del $inistrato chiusurista Alain Berset, impongono misure draconiane che faranno un disastro sotto ogni profilo: economico, occupazionale, sociale, sanitario ed umano! Evidentemente, sanno che gli svizzerotti sono abituati a subire qualsiasi boiata. In un paese normale, altro che assalto al Campidoglio”.

Se volete continuare: qui l’articolo completo.

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