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Sospetto jihadista nel Comasco espulso e rimpatriato

Un nigeriano di 25 anni residente nel Comasco è stato espulso e rimpatriato perché ritenuto in contatto con esponenti dello jihadismo. A dare l’annuncio, oggi, il ministro dell’interno Piantedosi.

“L’espulsione ed il rimpatrio di un cittadino nigeriano da Como, sospettato di legami con ambienti jihadisti, è l’ennesima prova dell’efficacia della sinergia esistente tra Forze di Polizia e istituzioni, capace di produrre risultati concreti nel contrasto allo jihadismo ed alla sua diffusione sul territorio nazionale – ha poi commentato il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni – Dopo l’espulsione del foreign fighter siriano avvenuta a fine marzo, un’altra buona notizia per i cittadini lariani, nella stessa giornata in cui entrano in servizio le nuove unità di pattugliamento dell’operazione “Strade Sicure”. Prevenzione, controllo del territorio e repressione: strategie necessarie per combattere chi cerca di seminare odio”.

Il nigeriano, 25 anni, irregolare, è stato individuato dagli agenti della Digos nell’ambito di un’attività di indagine internazionale, in collaborazione con i servizi di altri Paesi. Il monitoraggio online di alcuni gruppi nei quali venivano condivisi contenuti a favore dell’Isis ha portato gli investigatori ad individuare un numero di telefono italiano. Le indagini hanno portato i poliziotti ad individuare il nigeriano, che era in provincia di Como. Gli accertamenti dell’ufficio immigrazione hanno permesso di accertare che era irregolare e sono poi sfociati nel provvedimento di espulsione. Il 25enne è stato accompagnato in un centro per i rimpatri e poi imbarcato su un volo per la Nigeria.

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