L’allentamento dei divieti per Natale, Santo Stefano e Capodanno (a oggi assolutamente in vigore sulla base del decreto 3 dicembre, anche con il passaggio della Lombardia in zona gialla da domenica 13 dicembre) potrebbero essere tutt’altro che dietro l’angolo.
A fronte delle parziali aperture del premier Giuseppe Conte, che ha rimandato al Parlamento l’eventuale allargamento, ad esempio, del divieto di spostarsi da Comune a Comune in quei tre giorni, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha espresso una nettissima contrarietà a questa ipotesi. Come, peraltro, aveva già fatto il titolare della Sanità, Roberto Speranza.
VIDEODIRETTA Covid, Speranza: “25 26 dicembre e 1 gennaio spostamenti limitati anche tra Comuni”
Tornando a Boccia, ecco il suo no al liberi tutti natalizio in attesa che poi sia il Parlamento a dire una parole definitiva e ufficiale.
Dirò una cosa impopolare, sono contrario agli allentamenti per le prossime festività, sarebbe da irresponsabili – Se servono chiarimenti sui piccoli comuni e precisazioni, anche con norme, per consentire i passaggi tra piccoli comuni limitrofi o confinanti si faranno. Ma aprire un dibattito politico per aprire i confini dei comuni come se fossero tutti uguali, e le stesse province, è da irresponsabili.
Chi vuole aprire tutto se ne assuma la responsabilità, il Parlamento è sovrano.
Io continuo ad essere contrario all’apertura indiscriminata tra comuni, anche ieri ci sono stati quasi 900 morti, in Germania (con numeri nettamente inferiori ai nostri) si pensa addirittura ad un nuovo lockdown per evitare una terza ondata tra gennaio e febbraio e noi continuiamo a fare un dibattito surreale sullo spostamento tra Comuni per soli tre giorni?