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Stazione unica, l’Unione Ciechi con assessori, consiglieri e Asf: “Barriere, errori e sosta selvaggia. Ecco cosa non va”

Barriere architettoniche sempre presenti, assenza di semafori sonori e percorsi pedonali sicuri. Purtroppo si tratta di ostacoli con i quali devono quotidianamente fare i conti le persone cieche, ipovedenti o con altre disabilità. A ciò si aggiunge purtroppo “lo scarso senso civico di chi impunemente lascia l’auto e ogni altro tipo di mezzo in sosta selvaggia”. Le parole sono di Domenico Cataldo, consigliere comasco dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti e membro del gruppo regionale che si occupa di mobilità autonoma.

Proprio lui, insieme ad altri componenti dell’Unione, ha compiuto un tour nella nuova stazione unica di Camerlata, sottolineando degli interventi necessari per preservare la sicurezza. “Ci sono diversi elementi discutibili e da rivedere – dice Cataldo – Con noi oggi erano presenti il vicesindaco Nicoletta Roperto, l’assessore all’urbanistica Enrico Colombo, un ingegnere di Asf, oltre ai consiglieri comunali del Pd, Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco. Fatta la nostra relazione la invieremo in Comune e ad Asf che si sono dimostrati molto collaborativi e pronti a intervenire”.

Ma ecco i punti salienti e critici del percorso compiuto nella stazione e nelle zone adiacenti. Innanzitutto si parte con la nuova fermata del bus di via San Bernardino, all’uscita della stazione unificata Como Camerlata. “Qui purtroppo per errori presumo in fase di progettazione, i bus, costretti a manovre difficoltose, sono quasi sempre obbligati a fermarsi non in corrispondenza della nuova pensilina ma al successivo e vicino marciapiede. Alcuni mezzi invece riescono a rispettare la fermata. In ogni caso tutto ciò crea insicurezza tra chi, cieco o ipovedente, non sa più dove attendere il bus. E ad esempio un nostro iscritto, cercando di muoversi verso il secondo punto di sosta è stato urtato da un mezzo. Chiediamo ad Asf ad esempio una segnaletica vocale anche a terra non solo sui mezzi”.

 

Altro punto è poi rappresentato da via del Lavoro, limitrofa alla fermata, priva di semafori sonori e di percorsi pedonali in sicurezza. “Qui per raggiungere la fermata bisogna passare sul ciglio della strada e non è opportuno per noi”. Infine il parcheggio di via Scalabrini della stazione Nord.

“Nonostante gli interventi di rifacimento del parcheggio, che finalmente può essere definito tale – spiega Cataldo – rimane pero la mancanza di un passaggio pedonale in sicurezza”. E infine chiediamo sempre “un maggior senso civico. Sono troppe le auto in sosta selvaggia. Spesso chiamo la polizia locale ma purtroppo quando arrivano il più delle volte i trasgressori sono andati via. Ci vorrebbero forse più telecamere”, chiude Cataldo.

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