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Steriline e i comaschissimi Fumagalli: l’azienda che sui vaccini anti covid ha stupito il mondo (e dato lavoro)

Un grande orgoglio per Como e l’Italia, esempio di efficienza e qualità dell’imprenditoria del nostro Paese che sbaraglia anche la Germania. Un po’ come quella mitica “Partita del secolo” dei Mondiali del 1970, una vittoria conquistata ai supplementari con quel risultato di 4-3 entrato nella storia.

Questa è l’impresa di Steriline, azienda comasca specializzata dal 1989 nella produzione di linee per il riempimento sterile di farmaci iniettabili: negli ultimi mesi l’azienda ha infatti consegnato vari macchinari destinati alla realizzazione del vaccino Pfizer-Biontech, Johnson&Johnson e AstraZeneca. I primi sono arrivati in Germania a inizio 2021 ma nei mesi successivi altre consegne raggiungeranno anche Turchia, India e Svezia cercando di soddisfare questa crescente richiesta a livello globale verso una maggiore produzione e distribuzione di vaccini contro il Covid.

“Per noi è una bella soddisfazione – ci spiega Federico Fumagalli (foto di copertina), direttore commerciale e figlio del fondatore e presidente Gerardo Fumagalli (foto sotto) – il virus ha costretto il mondo a sviluppare e produrre un vaccino in tempi brevissimi, fino a poco tempo fa direi quasi impensabili, quindi ora molti Paesi stanno cercando aziende che possano consegnare questi macchinari in pochi mesi”.

E contro diversi competitor europei, soprattutto tedeschi, la comasca Steriline ha vinto una vera e propria lotta contro il tempo consegnando in soli 6 mesi dall’ordine la prima linea vaccini in Germania – rispetto ai 9-12 mesi di consegna standard garantiti dagli altri.

“Per queste linee, l’elemento principale non era tanto il prezzo quanto il tempo – così Fumagalli – abbiamo quindi dedicato molte energie lavorando su più turni e sfruttando al meglio le tecnologie disponibili per il lavoro da remoto accelerando tutto il processo. Per noi era la prima volta che operavamo in questa maniera e con tempi tanto stretti, abbiamo anche dovuto aumentare del 10% il numero di dipendenti nell’ultimo periodo per stare dietro al meglio alla mole di lavoro che abbiamo: tutti hanno capito l’importanza di questo lavoro e nessuno si è tirato indietro, c’è stato e c’è un grandissimo sforzo collettivo”.

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Produrre numerose linee di riempimento da destinare ad altrettante nazioni ha avuto anche un impatto positivo sulla campagna vaccinale a livello mondiale, campagna che deve correre in questo momento per arrivare alla tanto agognata immunità di gregge. “Ogni nostra linea è in grado di produrre dai 12mila ai 24mila flaconi all’ora – sottolinea – ogni flacone, a sua volta, contiene in media 7 dosi di vaccino.

Quando i macchinari entreranno in produzione per 24 ore, 7 giorni su 7, arriveranno a circa 2 milioni di flaconi al giorno. Il che significa produrre 14 milioni di dosi quotidianamente”. Se si calcola che ogni persona necessita di due dosi, si arriva a un numero eccezionale di persone che potranno essere vaccinate grazie ai macchinari di Steriline. E se non è un grande vanto italiano e comasco questo…

“Aggiungo che l’azienda tedesca a cui abbiamo fatto la prima consegna produrrà il 10% circa del fabbisogno di vaccini a livello europeo – conclude – Ora abbiamo in corso trattative con Paesi di tutto il mondo, anche in Medio ed Estremo Oriente”.

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