Non più tardi di qualche giorno fa, proprio sull’ultimo numero di ComoZero settimanale, raccontavamo di molti settori alla ricerca di giovani preparati da inserire nel mondo del lavoro e tra questi non faceva eccezione il settore dell’industria tessile e della moda che, proprio a Como, vanta una lunga tradizione e alcuni dei più importanti nomi a livello internazionale.
E proprio ieri, nel corso di una conferenza stampa presso l’ISIS Paolo Carcano – il Setificio per i comaschi – si è svolto un incontro per fare il punto della situazione del corso quadriennale in Chimica e materiali a curvatura tessile che quest’anno vedrà uscire i primi diplomati.
La sperimentazione di questo corso di studi, infatti, è iniziata nel 2018 in stretta sinergia con le richieste delle industrie del territorio “affamate” di competenze e nuove energie ed ecco allora che, a pochi mesi dal momento in cui molti ragazzi saranno chiamati a decidere come proseguire gli studi dopo le medie, questa diventa l’occasione per tornare a parlare di questo percorso “che apre la mente dei ragazzi su un mondo variegato permettendogli di completare il loro ciclo di studi in quattro anni, quindi con un anno di vantaggio rispetto”, come ha sottolineato Graziano Brenna, Presidente di Fondazione Setificio.
Dietro al mondo scintillante delle sfilate e di quello che, spesso impropriamente, chiamiamo semplicemente “fashion”, c’è infatti un mondo fatto di professionalità, competenze e manualità che rischiano di andare perdute se non si riuscirà a portare nuova linfa a questo settore. “Noi rappresentiamo 40mila aziende e 400mila posti di lavoro, ovvero migliaia di persone che fanno lavori che spesso nella filiera della moda sono poco riconosciuti – ha spiegato Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia – il nostro obiettivo e dare dignità al lavoro manuale informando, prima ancora di formare, perché nell’industria manifatturiera mancano tecnici e operai e occorre raccontare questo mondo per superare l’immaginario collettivo per cui la moda è solo lo stilista”.
Il corso quadriennale proposto dall’ISIS Paolo Carcano, oltre a formare figure professionali già pronte per essere accolte (a braccia aperte) dal mondo del lavoro, offre però anche la possibilità di proseguire gli studi a livello universitario come sottolineato da Gianluigi Broggini, Docente del Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia presso l’Università degli Studi dell’Insubria: “Questo percorso formativo può proseguire anche a livello universitario con il corso di laurea in Chimica sia con la magistrale, che offre sbocchi nella ricerca o nelle aziende, sia con insegnamenti vicini alle esigenze concrete delle aziende in una sinergia che offre un’opportunità unica in Italia che attira ogni anno circa un centinaio di iscritti, tra i quali gli studenti usciti dal Carcano spiccano per preparazione”.
“Lo scorso ottobre il Presidente Draghi, parlando in una scuola tecnica di Bari, ha detto che investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale perché un sistema educativo che non funziona alimenta le disuguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli – ha commentato Claudio Gentili, Former Education Area Manager di Confindustria –. in una realtà di desertificazione delle specializzazioni tecniche, voi avete la fortuna di avere il Setificio, che è strettamente collegato alle imprese. Un tempo era normale, oggi è un grande privilegio da conservare e rafforzare”.
“Dobbiamo far comprendere a genitori e ragazzi che la formazione tecnica non è di serie B. Siamo il biglietto da visita dell’export italiano ma non si vive di sole sfilate – sono state le parole di
Paolo Bastianello, Comitato Education di Confindustria Moda – nel 2018, si era stimato che da questo mondo sarebbero uscite 48-50mila persone per ragioni di età. Dobbiamo colmare questo vuoto. Nelle nostre aziende è stata saltata una generazione e il corso quadriennale del Setificio è essenziale come l’aria in tutto il settore manifatturiero”.
“Le scuole sono pare integrante di un sistema, producono formazione pe un sistema di imprese trainante per il Paese e non sono separate dal mondo del lavoro – ha concluso Roberto Peverelli, Dirigente Scolastico ISIS Paolo Carcano – Setificio – in questo il Carcano cerca in vari modi di dissolvere frontiere e ridurre ogni separazione inutile tra scuole e azienda ad esempio con l’alternanza scuola lavoro, i corsi post diploma, il placement e, anche se molti studenti decidono di proseguire con gli studi universitari, sappiamo che mantenere viva la cultura e le abilità è importante e, in futuro, i ragazzi potranno trovare lavoro in questi settori anche con una qualifica superiore”.
Nell’attesa, quindi, dei primi diciannove diplomati che usciranno a giugno dal corso quadriennale, chi volesse saperne di più può consultare il sito dell’ISIS Paolo Carcano setificio.edu.it.