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Suonala ancora, Albate. Da Pino a Manuela, così rinascono bar e botteghe: “Nuovi orari e clienti storici, siamo in famiglia”

Dopo il viaggio a Rebbio, ci spostiamo nel quartiere di Albate, si nota ancora poca gente per strada ma i clienti non mancano in alcune attività della zona. Ad esempio al Frey Bar di piazza del Tricolore, come ci conferma lo stesso titolare Pino Maisto.

“Sono rientrati tutti i dieci dipendenti e si sta lavorando sul 60-70%, vediamo una buona affluenza – così Maisto – ma abbiamo dovuto mettere in campo quasi 60 ore a settimana in più. Prima la chiusura era alle 20.30, ora invece abbiamo adottato l’orario estivo: fino alle 22.30 tutte le sere e apertura alla domenica pomeriggio fino alle 20.30. Combattiamo il virus puntando sulla fascia oraria, per dare un servizio maggiore ai clienti e per far sì che tutti i dipendenti possano lavorare. La clientela sta rispondendo molto bene, ora siamo in attesa di altri tavoli per l’esterno perché per fortuna il Comune ci ha dato la possibilità di allargare gli spazi nella piazza”.

Grazie alla rimodulazione degli orari, quindi, il bar ha ripreso a lavorare con una buona affluenza di clienti, anche nuovi.

“Le persone rispettano tutte le normative e, nel caso non lo facciano, siamo noi i primi a farlo presente – continua il titolare del Frey – Va tutto a vantaggio del cliente, che si sente tutelato ed è più tranquillo a venire nel locale. Fortunatamente abbiamo visto anche molti clienti nuovi, non si tratta di turisti ma di gente del quartiere. Essendo su una strada di passaggio, prolungare l’orario dell’attività ha portato tante persone, felici di vedere che siamo aperti. In più, molti ci telefonano per prenotare. Quando si rispettano le regole la gente si adatta, così si riesce ad andare avanti. Sicuramente è una sfida ma noi la affrontiamo al meglio. Per ora siamo soddisfatti”.

Stessa positività si ritrova allo storico negozio di abbigliamento L’Emporio di Albate che si è adattato alla nuova situazione stando sempre più vicino ai propri clienti.

“Abbiamo cercato di non fermarci mai – racconta la titolare, Manuela Zuccalà – durante il lockdown abbiamo tenuto attivo il servizio di consegna a domicilio, anche in ospedale per le persone che non avevano nessuno ad aiutarle. Abbiamo riaperto il reparto bambini il 4 maggio, all’inizio solo al mattino mentre al pomeriggio su appuntamento, adesso invece siamo a regime e con l’orario normale dal martedì al sabato. Tuttavia, manteniamo la disponibilità ad aprire anche su appuntamento, siamo un’impresa a conduzione familiare e quindi vogliamo mostrare la piena disponibilità verso i nostri clienti”.

Anche L’Emporio di Albate, nonostante la crisi, ha visto nuovi clienti in negozio.

“Essendo in una zona di passaggio, molte persone del quartiere ma che non avevamo mai visto sono venute da noi – continua Manuela – Anche i clienti abituali sono tornati, siamo sempre stati in contatto con la gente del luogo. Stiamo vivendo un momento storico mai visto prima, ma ora mi reputo più fortunata dei negozi in centro Como. Anche perché i miei clienti non hanno paura, ci conoscono da una vita e quindi vengono in negozio volentieri”.

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