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A Senna Comasco il campo riempito di rifiuti illeciti. Coinvolti ex dirigente comunale e azienda edile. Il ruolo della ‘ndrangheta

Alle prime ore dell’alba, nelle province di Como e Milano i carabinieri del Reparto Operativo di Como hanno portato a termine una vasta operazione contro l’inquinamento ambientale e il traffico illecito di rifiuti speciali.

Sei le persone arrestate su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano; sequestrati anche autocarri e vari mezzi escavatori oltre a terreni per più di 4,7 ettari.

I destinatari delle misure cautelari (3 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), responsabili di traffico illecito di rifiuti speciali, hanno sversato enormi quantità di rifiuti, almeno 85.000 metri cubi di materiale, in un’area agricola del canturino sottoposta a doppio vincolo, ambientale e paesaggistico, compromettendo l’ecosistema dove si snodano importanti falde acquifere locali.

Nel corso delle indagini, è emerso il ruolo di un’impresa edile del comasco, già sottoposta nel 2017 a interdittiva antimafia e molto radicata nel territorio provinciale nel settore dello scavo e movimento terra, riconducibile a tre imprenditori appartenenti alla stessa famiglia criminale di origine calabrese di Fino Mornasco, tutti in carcere, nonché il proprietario terriero che ha messo a disposizione i fondi agricoli insistenti in Senna Comasco aiutando anche l’impresa edile nell’attività criminale di occultamento dei rifiuti con livellamento del terreno, un geologo di Settimo Milanese ed infine un dirigente del Comune di Senna Comasco ora in pensione, quest’ultimi tre agli arresti domiciliari.

Le indagini hanno accertato lo sversamento dei rifiuti, quasi sempre risultati di scavi di lavori edili e stradali, in una vasta area verde di riserva sottoposta a vincoli ambientali e paesaggistici, e le connivenze maturate nel contesto dell’Ufficio Tecnico Comunale di Senna Comasco con a capo il citato dirigente che rilasciava permessi di riempimento e livellamento dei campi nonostante le difformità del materiale utilizzato con l’avallo delle perizie geologiche del professionista incaricato contenenti dati inesatti e completa assenza di controllo e vigilanza specifica.

Tra gli arrestati sottoposti alla misura cautelare in carcere c’è anche un noto pregiudicato, a capo della già citata azienda edile, con precedenti penali e condanne, in quanto già arrestato per associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti nell’anno 1994, nell’ambito dell’operazione antimafia della DDA di Milano denominata “La notte dei Fiori di San Vito” e legato alla Locale di ‘ndrangheta di Fino Mornasco.

L’attività d’indagine, oltre all’esecuzione dell’ ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Milano, ha consentito anche il sequestro di 4 autocarri da cava adibiti a trasporto e movimento terra, e 3 macchine tra escavatori e pale meccaniche nonché dell’intera area agricola in questione (circa 4,70 ettari) di cui quasi un terzo interessato direttamente allo sversamento di rifiuti.

L’area, nel Comune di Senna Comasco, località Gaggio, è utilizzata per fienagione e pascolo animali da latte e carne e nel suo contesto si snodano falde acquifere facenti parte del bacino idrografico della Valle del Gaggio. L’attività di sversamento illecito di rifiuti, man mano ricoperti da terra, ha creato, nel tempo, un fronte di terreno inquinato in alcuni punti alto almeno 10 metri.

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5 Commenti

  1. Non sarà che la ndrangheta è riuscita ad infiltrarsi solidamente in Lombardia grazie alla connivenza con le forze politiche che da un ventennio governano la regione? E che, guarda caso, le stesse forze politiche si sono guadagnate un ruolo di rilievo nella regione Calabria?

  2. La terra dei fuochi ormai è qui da noi. L’ andrangheta è una freccia delle peggiori e una vera schifezza che ha ormai messo radici da noi. Dobbiamo ribellarci, denunciare e fare attenzione quando sceglieremo i nostri amministratori altrimenti sappiamo già come finiremo.

  3. Dal 1994 “La notte dei Fiori di San Vito” ricorre nel tempo… è incredibile che questi personaggi e i loro discendenti siano ancora in grado di condizionare la vita di Como e provincia… nel silenzio generale. Omertà e connivenze peggio della Sicilia.

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