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Taxi a Como: “Aumentati i turisti, gravi disservizi”. Ecco la delibera della giunta Rapinese per un nuovo Regolamento

Del cronico problema taxi a Como abbiamo ampiamente parlato per oltre un mese. L’enorme afflusso di turisti evidentemente non permette ai 45 operatori in servizio, oggettivamente incolpevoli alla luce della domanda, di rispondere appunto all’enorme richiesta estiva. Inoltre, un turismo tendente alla destagionalizzazione porterà, e in qualche modo già porta, il problema oltre i mesi centrali e più caldi. Sta di fatto che per i residenti di Como trovare un taxi oggi è cosa piuttosto complessa (per essere eufemistici)

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Così la giunta Rapinese, dopo un confronto con le categorie, lo scorso 22 luglio ha discusso la faccenda che è diventata una delibera (sotto il documento integrale) che prevede una revisione del Regolamento. Si legge, riassumendo ma non troppo:

“Dato atto in particolare che, dopo il difficile periodo pandemico e pur in presenza di ‘difficili’ condizioni internazionali, è notevolmente aumentato il flusso di turisti italiani e stranieri nella città di Como” e che “sono riemersi, se non si sono aggravati, gravi disservizi nell’erogazione del servizio di taxi” e considerato “che il servizio di taxi è […] un autoservizio pubblico non di linea con cui si provvede al trasporto collettivo od individuale di persone, con funzione complementare e integrativa rispetto ai trasporti pubblici di linea ferroviari, automobilistici e lacuali (definizione rapportata al nostro territorio) a richiesta dei trasportati o del trasportato, in modo non continuativo o periodico, su itinerari e secondo orari stabiliti di volta in volta […] che, in particolare […] il servizio taxi ha lo scopo di soddisfare le esigenze del trasporto individuale o di piccoli gruppi di persone, che lo stato di fatto in essere, documentato anche da diversi articoli di giornali, evidenzia le difficoltà che incontrano cittadini e turisti nell’accesso al servizio di che trattasi. Ritenuto, in ragione dello stato di fatto in essere, al fine di poter erogare un miglior servizio di dover avviare il procedimento di revisione del Regolamento per il trasporto di persone mediante servizio taxi approvato con la deliberazione n. 21 del 29 marzo 1999 dal Consiglio comunale”. La giunta delibera: “per le motivazioni di cui in premessa che qui si intendono interamente riportate, di dare indirizzo affinché il competente Direttore del Settore Commercio e Attività Economiche dia corso all’avvio del procedimento volto alla revisione del Regolamento per il trasporto di persone mediante servizio taxi”.

Ora dunque parola, come si legge, al direttore del settore Commercio e Attività economiche per l’avvio di un procedimento (che poi planerà in Consiglio) atteso dai cittadini, dagli stessi tassisti e anche dai turisti.

QUI IL DOCUMENTO DI GIUNTA COMPLETO (NAVIGABILE CON BARRA IN FONDO):

delibera-taxi

QUESTO IL REGOLAMENTO APPROVATO IL 29 MARZO 1999 (NAVIGABILE CON BARRA IN FONDO):

Regolamento_taxi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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3 Commenti

  1. Il disservizio lo creano loro con la loro lobby…..finché anche da noi come ovunque nel mondo nn ci sarà posssibilita di poter scegliere ad esempio in Uber….possono pure smettere di lavorare

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