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‘Ti vedo’, la mascherina trasparente supertecnologica e sociale parla comasco. Martina: “Per i più deboli”

Un (dream) team di docenti del Corso di Laurea in Igiene Dentale dell’Università degli Studi dell’Insubria, un esperto di schermi sportivi e un’industria tessile uniti da un unico sogno: ridare letteralmente un volto a chi si rapporta con persone particolarmente fragili in ambito medico, ma non solo, cercando di rendere il più possibile “invisibile” quella barriera per molti non solo fastidiosa ma spesso insormontabile che è la mascherina.

Un sogno che è a un passo dal trasformarsi in realtà e che ha già un nome e una forma: “Ti Vedo”, una mascherina munita di uno speciale schermo trasparente che, unito a standard di sicurezza elevatissimi, la rende diversa da quelle già in commercio e può davvero rappresentare una svolta importante non solo per chi, soffrendo di sordità, necessita di leggere le labbra, ma anche per bambini, disabili e anziani per i quali un volto sorridente e una voce meno ovattata e più facilmente comprensibile possono davvero cambiare radicalmente il rapporto con chi hanno davanti.

E questa piccola grande rivoluzione ha radici anche lariane perché nel pool di docenti dell’Insubria c’è anche la comasca Martina Gangale, igienista dentale e psicologa clinica specializzata nella relazione medico/paziente: “Il mio lavoro è incentrato principalmente su questa relazione che non deve essere solo clinica ma anche, e soprattutto, umana – spiega – durante questa pandemia con diversi colleghi abbiamo notato che in ambito dentistico la barriera data dalle mascherine e da tutto l’equipaggiamento protettivo che siamo obbligati a indossare anche nei momenti di dialogo con i pazienti rendeva molto difficile una corretta comunicazione, soprattutto nei confronti delle fasce più deboli”.

E così da un’idea abbozzata in primavera, ecco nascere ad ottobre il primo prototipo frutto di una collaborazione multidisciplinare che ha messo al centro l’attenzione per la persona, non solo per il paziente.

“Insieme a me hanno lavorato, per l’Università dell’Insubria, Michela Rossini, direttore della didattica professionalizzante del corso di laurea in Igiene Dentale, Laura Donaggio, specializzata nei pazienti sordi, Giuseppe Giordano, specializzato nei pazienti anziani e nei bambini, Antonella Silvestri, presidente della Commissione d’Albo degli Igienisti Dentali di Varese e Luca Vanerio, esperto di schermi sportivi e direttore presso la Lem Optical di Galliate – spiega Gangale – mentre per la parte realizzativa, abbiamo potuto contare su un’azienda tessile di Busto Arsizio”.

Il risultato è una mascherina in uno speciale Tnt lavorato, analizzata biologicamente e chimicamente, munita di uno schermo trasparente anti-appannamento all’altezza della bocca, riutilizzabile fino a 10 volte : “Le analisi effettuate hanno restituito una sicurezza del tessuto pari al 98%, come una FFP2 – spiega – questo la rende sicura per uso civile e utilizzabile in tutti gli ambiti in cui una comunicazione chiara, ma anche empatica, svolge un ruolo fondamentale: penso ai colloqui medico/paziente, alle scuole, alle case di riposo o a chi lavora con bambini piccoli e disabili. Per questo motivo, quando riusciremo a iniziare la produzione, vogliamo regalarne una dotazione a associazioni e reparti particolari degli ospedali”.
Per poter commercializzare al più presto questa mascherina rivoluzionaria è stato istituito un crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe con obiettivo 5mila euro, cifra che permetterà di mettere in produzione la prima fornitura.

LA RACCOLTA SU GOFUNDME

Ulteriori informazioni disponibili sulle pagine Instagram e Facebook, sul sito tivedomask.com o contattando info.tivedomask@gmail.com.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. Bravissima la dott.ssa Martina Gangale, e tutta l’equipe che ha contribuito a realizzare la mascherina “Ti vedo”!!!
    La dott.ssa Martina, grande professionista, sempre attenta al disagio dell’altro!!!

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