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Ticino, stipendio di 3.500 franchi per receptionist al B&B: “Paga da schiavisti, colpa dei frontalieri”

Uno stipendio tra i 2500 e i 3500 franchi (nello specifico per ruolo di receptionist in un B&B ticinese) può essere per alcuni (soprattutto in Italia) una proposta molto conveniente mentre per altri (soprattutto in Svizzera) un’offesa al diritto di poter vivere decorosamente. La discussione, con tanto di roventi polemiche, si sta scatenando ancora una volta sui social e ha come oggetto un lavoro offerto nel vicino Cantone elvetico.

A innescare commenti e polemiche – soprattutto verso il presunto effetto dannoso dei frontalieri sulle paghe in Svizzera – è stato un post del leghista ticinese Lorenzo Quadri: “2500 franchi al mese per un lavoro a tempo pieno, anche nel fine settimana e con una sfilza di requisiti richiesti. Chiaramente solo alla portata di frontalieri. Poi la partitocrazia ancora ci viene a raccontare che 80mila permessi G non causano distorsioni sul mercato del lavoro ticinese, ma quando mai”. I permessi G, come noto, sono quelli che servono ai frontalieri per lavorare oltreconfine.

Per quanto riguarda il lavoro, si tratta di un’offerta a tempo pieno per un capo receptionist in un piccolo bed and breakfast nel Luganese, che sappia italiano, inglese e tedesco e lavori su turni di 8 ore. Stipendio compreso tra 2.500 e 3.500 franchi mensili. Subito il dibattito si è aperto e se un nostro connazionale dice che “qui in Italia questo lavoro lo pagano se va bene la metà”, sull’altro fronte il tenore è opposto. Anzi, il dito viene puntato proprio sul trascinamento delle paghe verso il basso causato dai frontalieri, potenzialmente disposti ad accettare compensi inferiori a quelli per gli svizzeri. “Vanno aboliti i permessi G”, sbotta un commentatore del post di Quadri. E ancora: “Poi hanno il coraggio di dire che gli svizzeri certi servizi non li accettano! Chiaro ma non è per il lavoro ma per la remunerazione da schiavista”. Lo stesso concetto, come abbiamo visto, espresso da Quadro che infatti aveva affermato: “Poi la partitocrazia ancora ci viene a raccontare che 80mila permessi G non causano distorsioni sul mercato del lavoro ticinese, ma quando mai0mila permessi G non causano distorsioni sul mercato del lavoro ticinese, ma quando mai”.

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11 Commenti

  1. Dunque, facciamo 2 conti. I nuovi frontalieri dovranno pagare le tasse in Italia, con una franchigia di 10000€ (considerando le aliquote e gli scaglioni siamo comunque fra il 35 ed il 43%) e nel contempo pagheranno ancora una minima parte di tasse al Cantone (che non verrà più stornata ai Comuni di frontiera Italiani). Tutto ciò, unito al crollo delle retribuzioni nei Cantoni di confine con l’Italia, porterà certamente ad un crollo di richieste di permessi G, venendo a mancare la convenienza economica.
    I restanti 80000 frontalieri “di vecchia data” potranno “godere” di un periodo transitorio di 10 anni (fino al 2033), anno in cui anche loro verranno sottoposti al regime fiscale di cui sopra. Comincerei a riflettere, seriamente e senza demagogie, perché se tra 10 anni non sarà più favorevole lavorare su suolo Elvetico, potrebbe esserci un “ritorno all’ovile” di grosse proporzioni, che sfocerebbe in un collasso economico per entrambe le nazioni, da un lato la perdita di maestranze altamente qualificate, con conseguenti ripercussioni sulle aziende Svizzere, dall’altra un surplus di lavoratori rispetto all’offerta di lavoro disponibile. Il salario lo decide il datore di lavoro, basandosi strettamente sul mercato, non è certo colpa del frontaliere se il mercato del lavoro Svizzero non viene tutelato dal Governo Centrale Elvetico.
    Credo che tutti noi, in ogni aspetto della vita, potendo scegliere, a parità di servizio, opteremmo per una soluzione economicamente migliorativa. Così fanno le aziende, così fa il frontaliere. È inutile ingaggiare in una guerra tra poveri, entrambe perderemmo. È necessario cominciare a pensare a soluzioni alternative, neppure il salario minimo ha portato benefici, perché è stato troppo influenzato dal frontalierato. Condivido comunque l’affermazione che un piccolo nucleo famigliare (padre, madre e 1 figlio) non riesca a sopravvivere con affitto, tasse, assicurazione sanitaria e le spese per vivere, con un salario di 3500 franchi (lordi!) in Svizzera, questo è vergognoso.

  2. Gentile signora, a parte che di gente da mantenere ce n’è finché si vuole anche qua dato che per gli asilanti qualcuno paga affinché abbiano un minimo di risorse per tirare avanti e parlo con conoscenza di causa, dato che la mia migliore amica quasi 20 anni orsono è passata da quella trafila con tutta la famiglia, ad ogni modo dovrebbe sapere che nel nostro povero Ticino qualsiasi appartamento con due camere da letto a meno di 1200 Franchi non si trova nemmeno a piangere e se si va su stabili più nuovi 1500 è il minimo richiesto, a questo aggiunga una media di 350 Franchi a testa al mese per la cassa malati di base poi assicurazione e targa dell’auto che si devono pagare anche solo una volta all’anno ma comunque i soldi bisogna averli, l’auto funziona con la benzina che adesso costa come l’oro poi le tasse in base al reddito si pagano e forse avrò dimenticato le bollette di luce acqua e riscaldamento, alcune trimestrali, ecco si faccia due conti e poi me lo dica come si fa a vivere se lavora solo una persona in famiglia con quella paga che secondo lei è tanto strabiliante… Ah inoltre più persone in famiglia significa più esborsi per la spesa alimentare dato che non si vive solo di aria e d’amore… E trovare un lavoro pagato decentemente nei settori più comuni non è evidente anche grazie all’ondata giornaliera di lavoratori da oltre confine, insomma permetterà che possiamo sentirci leggermente incavolati anche se la guerra tra poveri non ha mai prodotto nulla di buono !!!

  3. Beati voi svizzeri che vi lamentate di 3500 Franchi al mese. 2500, 3500 Franchi per rispondere al telefono. Wow. Penso che nel Sud Italia se ne prendono 1000 di Franchi festeggiano. Ps ma perché al posto di lamentarvi dei frontalieri non vi prendete un po di risorse che arrivano via barca dal mare e anche un po di Ucraini. Non mantenete nessuno. La gente viene a lavorare e vi lamentate pure. E voi dovreste essere uno Stato Civile? Allora noi lombardi cosa dovremmo dire di queste popolazioni che arrivano a Milano con la speranza di trovare un lavoro?. Spero vivamente che state scherzando a denigrare stipendi da 2500, 3500 Franchi.

  4. Piena, doppia tassazione per i frontalieri.
    Ad un frontaliere dovrebbe esser fornito uno stipendio identico a quello adeguato ad uno svizzero, così che la cifra sia adeguata a sopportare il trasferirsi in Svizzera oppure la piena doppia tassazione appunto.
    Ma ne manca la volontà politica di attuare ciò.

  5. È iniziata la campagna elettorale.. quale migliore tema per prendere voti se non quello dei frontalieri ? Se il B&B offrisse 5000 forse troverebbe anche Ticinesi volonterosi… che ne dici Quadri ?

  6. Vero, ma chi di tassazione ferisce, di tassazione perisce. L’estremo vantaggio competitivo Svizzero si basa sul suo sfrenato capitalismo defiscalizzato, è quanto ha trasformate quelle contee contadine in mecche per Bilionari. Ora – lo stesso gioco vale per voi – basterebbe pagare di più per richiamare cittadini Svizzeri, perché non lo fanno? Evidentemente alle imprese non fa così schifo sfruttare i frontalieri?

  7. Smettetela di piangervi addosso, abbiate il coraggio di lasciarli a casa i frontalieri, poi a pulire il sedere ai vostri vecchi nelle RSA ci mandate quelli della lega dei ticinesi…..

  8. Una persona sola tra affitto e cassa malati paga già duemila franchi per una famiglia con un bambino è difficilissimo vivere. C’è qualcosa che non va!!!!

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