Nuovo capitolo, appena 24 ore dopo la nuova presa di posizione pubblica della Pallanuoto Como (qui l’articolo), sull’infinita querelle sull’assegnazione della piscina di viale Geno a Como Nuoto.
Dopo poco più di un mese di studio e valutazione, il Comune di Como ha rotto gli indugi. E quindi ha presentato formale ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che, il 15 aprile scorso, aveva annullato il bando di assegnazione del centro sportivo alla Como Nuoto (qui il resoconto di quel giorno).
La decisione è stata presa dopo una discussione del caso anche in giunta ed è stato già affidato all’ufficio legale dell’amministrazione, nello specifico all’avvocato Marina Ceresa (con facoltà di farsi sostituire alle udienze, domicilio legale è lo studio legale di Roma dell’avvocato Fabrizio Viola).
Insomma, nel pieno di una bufera continua e che negli ultimi giorni si è arricchita di un nuovo filone sulla titolarietà o meno della Como Nuovo a rimanere nel centro di viale Geno nonostante l’annullamento del bando di aprile e nonostante la concessione originaria scaduta (qui la posizione espressa anche dalla consigliera Patrizia Maesani), ora la vicenda si complica ancora.
4 Commenti
Corrado, il comune non è stato in grado di seguire una procedura. che ricorso sta facendo. se la procedura è stata sbagliata cosi è. tanto pagano tutto con i soldi dei cittadini. se l’avessero dovuto pare togliendoselo dallo stipendi ti faccio vedere quanto andavano avanti.
Meno male. Considerato che, nel merito, l’esito del bando è corretto secondo la sentenza di primo grado, e la contestazione del TAR è meramente formale, bene ha fatto il comune a ricorrere.
Complimenti per il continuo “buttare soldi”…
Tanto questo ricorso chi lo paga..? I cittadini comaschi. E l’esito del ricorso credo sarà invariato.
Non credo c’entri nulla con la situazione di occupazione abusiva e messa a norma dello stabile comunale.
Staremo a vedere.