Il caso a volte agisce per strane alchimie. Nello stesso giorno doppia denuncia dallo stesso quartiere: Camerlata. Pubblichiamo integralmente la mail di un lettore che, dopo un lungo peregrinare, è tornato alle radici e condivide con noi un piccolo racconto dove, dietro un ottimo sarcasmo, vi è una profonda e amarissima denuncia (per chiunque volesse raccontare la sua storia di quartiere: redazionecomozero@gmail.com o consultare la pagina Facebook di Comozero)
Che tristezza, amici miei,
sono rientrato a Camerlata dopo una vita spesa in giro per il mondo ed ho trovato la piazza in un degrado preoccupante. Probabilmente lo spostamento dell’ospedale e la sparizione della FISAC hanno contribuito a trasformare un luogo che ricordavo pieno di vita, in un luogo abbandonato dai giovani, con i marciapiedi dismessi, le mura scrostate e sporche, la fila di negozi abbandonati e in vendita, persino l’ufficio postale se n’è andato.
Che peccato!
Eppure in mezzo a tanto degrado un’attività sta fiorendo portando colore ed allegria in tanto grigiore: le massaggiatrici!
Pensate che da piazza Camerlata al vecchio S.Anna ci sono ben tre centri benessere, due in via Colonna, uno in Scalabrini e tre sulla Varesina. Senza parlare poi di San Rocco, medesimo degrado ma che brilla di ben due centri benessere e no più giù in via Milano.
Riempie il cuore di gioia sapere che non tutto è perduto, ma che solerti massaggiatrici lavorano per la popolazione spenta e inerte.
Ma dove la trovano, con questi chiari di Luna, tutta questa gente che voglia farsi massaggiare?
Mah.
Aldo Vincent
Poi ecco il piccolo fotoreportage di una lettrice: “Buon pomeriggio perché non fate un servizio sulle residenze di Camerlata? Venite a vedere il degrado dei giardini: una discarica a cielo aperto. Oppure l’ingresso della scuola Fogazzaro in via Cuzzi e mi fermo. Grazie“.