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“Il traffico dei frontalieri soffoca il Canton Ticino” I Verdi chiedono misure urgenti al Consiglio di Stato

Ormai da tempo il problema del traffico quotidiano dei frontalieri in entrata in Svizzera è nel mirino della politica locale. Più volte la Lega dei Ticinesi ha chiesto interventi, non ultimo studiare il modo per non far passare in dogana le auto con una sola persona a bordo.

Adesso sono i Verdi del Ticino a scrivere al Consiglio di Stato chiedendo misure urgenti e proponendo una maggior collaborazione per studiare delle soluzioni in sinergia con la Regio Insubrica, i comuni di frontiera e Regione Lombardia.

I Verdi del Ticino infatti spiegano come “la collaborazione transfrontaliera per trasferire il traffico privato dei frontalieri verso i mezzi pubblici non funziona come dovrebbe. Il numero di posteggi Park&Ride nei comuni italiani di confine è insufficiente e il risultato è visibile ogni giorno: il nostro cantone è soffocato, figurativamente e metaforicamente, dal traffico”, si legge nella loro nota.

I posteggi di alcune stazioni nei comuni italiani, infatti, sono “già completi alle 6.00 del mattino, anche a causa del loro utilizzo per il car pooling, obbligando chi vorrebbe fare uso del treno a recarsi al lavoro in automobile. Il disagio è tale che alcuni frontalieri hanno addirittura lanciato una petizione online chiedendo delle soluzioni immediate. Il Ticino è partner della regione Lombardia per numerosi progetti sulla mobilità, in particolare per rendere il traffico frontaliero più sostenibile. È urgente capire cosa sta succedendo e trovare soluzioni che non compromettano il buon lavoro di coordinamento fatto finora e le buone relazioni con Lombardia, Regio Insubrica e Comuni, nostri partner istituzionali”, proseguono.

Nel 2018 il Canton Ticino e la Regione Lombardia avevano già sottoscritto un accordo sotto forma di roadmap strategica per la cooperazione bilaterale su lavoro transfrontaliero, fiscalità, territorio, acque comuni e trasporti, e in particolare sui temi dei posteggi car pooling e posteggi Park&Ride presso le fermate ferroviarie, in entrambi i casi in Lombardia. Alla luce di quanto sta succedendo in queste settimane alla stazione di Gaggiolo (Cantello) – come già sollevato dal verde di Novazzano, Filippo Piffaretti – o non sono stati ultimati i vari progetti pianificati a suo tempo (tra i quali il progetto interreg SMISTO) o questi non sono sufficienti.

I Verdi del Ticino si fanno quindi promotori di “istituire un gruppo interpartitico, che si potrà interfacciare con tutti i livelli istituzionali necessari per analizzare e superare il problema, in primis chiedendo al Cantone, interlocutore della Regio Insubrica, di essere integrati nei prossimi incontri con quest’ultima, e contattando i Municipi dei comuni di Gaggiolo (Cantello), Arcisate, Induno Olona e Bizzarone, per discutere insieme quali sono le misure mancanti e valutare quali passi istituzionali devono essere intrapresi su territorio Svizzero e Italiano per facilitare la risoluzione del problema. Le soluzioni ci sono, occorre creare sufficienti parcheggi negli snodi principali, in particolare ferroviari, al fine di facilitare ai frontalieri il trasferimento dal mezzo privato al mezzo pubblico e diminuire così il traffico sulle nostre strade”.

Di seguito le domande rivolte, sotto forma di interpellanza al Consiglio di Stato

Considerando che i nostri gravi problemi di traffico toccano fasce orarie precise e specifici colli di bottiglia che paralizzano la nostra mobilità, lo spostamento anche di una parte limitata di utenti, dalla gomma alla ferrovia o in una differente fascia oraria, può fare la differenza e scongiurare investimenti faraonici i cui paventati benefici sono ipotizzabili al più presto tra 20 anni. L’attuale disagio dei frontalieri e degli amministratori comunali, attorno ai posteggi di cui abbiamo parlato sopra e di cui i media si sono occupati a più riprese, sono temi importanti che non possiamo delegare ad altri.

Il Consiglio di Stato è informato dei disagi di cui scriviamo nel presente atto?

Il Progetto Interreg SMISTO, promosso da Regione Lombardia e Canton Ticino, era finalizzato al miglioramento della mobilità nelle zone frontaliere, aumentando l’utilizzo del trasporto pubblico grazie ad una migliore accessibilità, integrazione e qualità dei servizi, riducendo il numero di spostamenti effettuati con veicolo privato e introducendo iniziative a favore del car pooling, di navette aziendali e della mobilità elettrica. Quali sono le conclusioni del progetto? I prossimi passi?

I posteggi identificati per car pooling e Park&Ride, tasselli imprescindibili affinché il sistema intermodale possa funzionare, sono stati identificati e/o costruiti? Sono funzionanti? Se sì, presentano delle criticità?L’accordo siglato sotto forma di road map strategica del 2018 tra il Canton Ticino e la Regione Lombardia, si occupa anche di trasporti e di posteggi destinati al car pooling o al Park&Ride. In parte si riferisce al progetto Interreg SMISTO, ma non solo.
A che punto sono i lavori per un posteggio contemplato al punto 7 dell’accordo, sui vari assi dell’Olgiatese (Bizzarone)?

Per i posteggi destinati al Park&Ride, contemplato al punto 8 dell’accordo, solo Cantello era citato dal progetto SMISTO. Gli altri sono stati identificati? Sono stati realizzati? Se non lo sono stati, per quali ragioni?

Complessivamente quanti stalli (sia car pooling sia Park&Ride) sono stati realizzati e/o sono disponibili nella fascia transfrontaliera, quindi anche oltre il progetto SMISTO e del suo territorio preso in esame?

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