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Lariana, traffico da incubo: “Per noi pendolari del lago un delirio invivibile. E se qualcuno stesse male?”

La questione del traffico impossibile sulla Lariana è letteralmente esplosa questa primavera, di fatto raddoppiando anche sull’altra sponda del Lago di Como i problemi di viabilità che sulla Regina occupano le cronache da decenni e che ora sperano nell’effetto risolutivo della Variante della Tremezzina. Sull’asse Bellagio-Como, però, al momento interventi strutturali (ma a dire il vero anche minimali) non sono in programma e per gli automobilisti che percorrono l’arteria il calvario rimane quotidiano. Oggi raccogliamo una sorta di accorato appello giunto in redazione da parte di una pendolare che ogni giorno arriva in città dalla Lariana, affrontando le estenuanti code. Per scriverci e/o inviare foto e video: redazionecomozero@gmail.com

Vi prego di guardare alla nostra situazione traffico del lago. Per entrare in città siamo perennemente in fila. È diventato un incubo! Attualmente (la segnalazione è giunta ieri, ndr) abbiamo 8 km di coda per arrivare in città; la fila parte dal Mandarin, non è possibile.

Non c’è un vigile dove c’è la Chiesa di Sant’ Agostino a smistare il traffico: molte auto invece che girare da via Ugo Foscolo, per accedere al lungolago, vengono fino alla Chiesa di Sant’ Agostino! Va messo un cartello con accesso alla chiesa di Sant’Agostino solo per chi va verso il lago. Gli altri che svoltino a sinistra in via Ugo Foscolo! I turisti (e non solo) non capiscono che possono andare sul lungolago a due corsie e non c’è mai e mai un vigile!

Poche settimane fa, alle 7:15, siamo rimasti infila più di 30 minuti perché un muratore di cantiere aveva posteggiato il camion di traverso su una corsia, vicino alla rotonda di Sant’ Agostino e non c’era un vigile a gestire la cosa! Ne siamo usciti perché siamo entrati dal lago, facendo la rotonda contromano! I nostri diritti vengono lesi per questa cattiva gestione!

Scusate lo sfogo ma abbiamo raggiunto l’apice del delirio! Ed è un delirio che dobbiamo sostenere anche tutte le mattine in discesa noi pendolari del lago! Per non raccontare che ultimamente troviamo fila in salita e discesa perché nella strettoia di Via Torno si rimane sempre e incastrati: ma un semaforo ad alternanza? E mi domando: se qualcuno nei nostri paesi dovesse stare male, dobbiamo per forza chiamare l’elisoccorso?
Non è più vivibile! Dateci una mano!

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14 Commenti

  1. Penso che al 90% dei casi le persone non vivano nei paesi del lago perché sono gradevoli ma perché semplicemente sono nate lì e hanno la casa di proprietà e non hanno la possibilità di acquistarla altrove. Non tutti purtroppo hanno la possibilità di scegliere.. Non capisco come possa essere una soluzione suggerire l’abbandono di massa dei paesi del lago.. per fare cosa, un grosso villaggio turistico con tutte le ex case trasformate in B&B? Lei potrà anche muoversi in moto o bici, ma se facesse l’infermiere al S.Anna e abitasse a Palanzo la vorrei vedere alla fine del turno di notte tornare a casa in bici.. alternative all’auto purtroppo non ce ne sono, i bus sono sovraccarichi e lasciano a terra molte persone, i battelli impraticabili. Le persone scendono verso Como PER LAVORARE, ANDARE A FARE TERAPIE, CURARE I NIPOTI, STUDIARE.. non per prendere il gelato in Piazza Cavour! Bisogna che le persone COMPETENTI E PREPOSTE A FARLO studino soluzioni e rendano la vita possibile a tutti, turisti e residenti.

  2. Forse i suoi. Io abito a Como e faccio di tutto per muovermi in moto o bici perché so che la mia città è intasata. Cosi faccio in modo di non aumentare il problema e mi lamento a mia volta meno. Sbaglio a pensare di poter avere qualche diritto nei confronti di chi per scelta vive in un posto volendo più gradevole e attraversa la città in orario di punta ad esempio per andare in Svizzera? Mi piacerebbe vivere a Laglio ma so che giocoforza passerei del gran tempo in strada. tutto è perfettibile, anche la gestione delle strade di Como, ma forse ci sono dei limiti e delle scelte dei singoli che andrebbero prese in considerazione. Sono miserabile? Argomenti, grazie.

    1. Ma secondo lei la soluzione è trasferire tutti i residenti sul lago a Como? Mi perdoni ma un tantino di pensiero misero la colgo.

      1. Il traffico c’è sempre stato, da qualche tempo un po’ di più. Ricordo fine anni settanta che la domenica sera si scendeva dal lago alle 22 per evitare la coda in via Torno.
        Ognuno fa le proprie scelte, io vivo a Como e lavoro a Milano un’ora e mezza di macchina ad andare e lo stesso a tornare, ma è una scelta…sopporto il traffico e me ne faccio una ragione. Volevo però aggiungere una domanda, in quanti si lamentano dei valori delle proprie case raddoppiate sul lago?

      2. ma secondo lei non l’ho indicata come soluzione estrema o come scelta per evitare di lamentarsi? se abitassi ad 1 ora di macchina dal lavoro penserei seriamente di cambiare lavoro o abbandonare il luogo natio per poter avere 2 ore di vita in più al giorno e non mi sembra un’eresia. Ma secondo lei ho piacere ad avere la mia città sempre intasata perchè persone di altre città fanno avanti e indietro negli stessi orari tutti i giorni a macchine vuote per andare dalla loro casa altrove al loro lavoro di fatto semplicemente attraversandola? Quello che dico è: è necessario ottimizzare i flussi in Como, CERTAMENTE, ma gli esterni in ingresso in città sono altresì TROPPI e sinceramente preferisco che si faccia la coda sulla lariana lasciando possibilità di girare nel girone anche ad altri piuttosto che “monopolizzare” il lungolago con un flusso che entra veloce ma non riuscirà comunque ad uscire veloce. E’ semplice “fluidodinamica” applicata al traffico!

  3. Sì, “Prendi un bel mezzo pubblico e leggi Comozero online”….. mentre sei bloccato nel traffico per due ore.. e stando tutto il tempo in piedi mentre gli autobus sono pieni di turisti.. geniale!

  4. La straripante massa di turisti, e la conseguente presenza di innumerevoli autoveicoli, che sta invadendo l’area comasca è un serio problema di vivibilità per i residenti, oltre che di sicurezza (il caso più volte ricordato della mobilità dei mezzi di soccorso, ne è il più evidente…), ma è anche un problema per gli stessi turisti, i quali sono alla ricerca di momenti di benessere e non di stress, code e di pessima gestione della sicurezza (che ovviamente potrebbe riguardare anche loro).

  5. E chi dice che Como dovrebbe assorbire tale traffico? Dal mio punto di vista è meglio filtrarlo con il traffico all’ingresso piuttosto che farlo entrare velocemente per poi paralizzare tutta la città. Punti di vista. Ma i “pendolari del lago” dovrebbero essere i primi a cercare opzioni alternative piuttosto che soluzioni fornite da altri e a discapito di altri. Carpooling, navette lacuali, motocicli e intermodalità. Fino all’estremo: cambio casa se capisco che per vivere in un bel paesino da sogno devo rinunciare al mio tempo libero per passarlo nel traffico che io stesso contribuisco a creare ed alimentare.

  6. Il Clan dei lamentosi perenni. Io sono decenni che sento lamentarsi, a varie riprese, i fruitori della strada Lariana Como, Argegno, Sorico per vari motivi, strada inadeguata per eccesso di traffico e lavori lungo il tratto effettuati con comoda lentezza. E’ vero il problema esiste ma ora che finalmente qualcuno ha dato il via a qualche soluzione facciamocene una ragione e cerchiamo di pazientare pur auspicando lavori più rapidi. Anche quì occorre biasimare la politca degli anni passati, poco lungimirante, perchè se almeno avessero affrontato i problemi con un minimo d’anticipo forse non saremmo “così impiccati”.

  7. Il problema esiste ed è grave, la variante tremezzina è in ritardo da almeno 10 anni rispetto a quello che sarebbe stato necessario.
    Segnalo però anche la maleducazione e la totale mancanza di controllo da parte della polizia locale, provate a percorrere la vecchia regina quella che partendo da cernobbio va a livello lago fino a Laglio per poi ricongiungersi con la statale regina, macchine parcheggiate ovunque che dimezzano la gia stretta careggiata e che moltiplicano il pericoli di tamponamenti e investimento di pedoni. Una passagio con il carroatrezzi per rimuovere i maleducati che parcheggiano lungo la careggiata della vecchia regina sarebbe opportuno.

  8. La persona non ha nulla di cui scusarsi. Sono prigionieri nella loro stessa casa. Sono lieto di vedere la discussione passare dai “poveri turisti” all’impatto sulla vita dei residenti. Tutti dovrebbero essere sicuri che quando chiamano un veicolo di emergenza li raggiungerà in tempo.

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