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Lariana, inferno in via Torno paralizzata: “Basta, non si può vivere così! Qui scoppia una rivolta”

Un “tranquillo” mercoledì pomeriggio, attorno alle 17.30. Via Torno, direzione in uscita da Como centro. Destinazione, una manciata di chilometri più in su, per il ritorno a casa dopo una giornata di lavoro. Ed è in quell’esatto momento – un lunghissimo momento a macchina ferma – che, rigorosamente bloccata in una coda infernale, scoppia la rabbia della nostra lettrice. La quale, con poche righe inviate via whatsapp (per le segnalazioni ci sono anche la mail redazionecomozero@gmail.com o la pagina facebook), ferma da interminabili minuti, manifesta tutta la frustrazione e la stanchezza per una situazione che si ripete identica praticamente ogni giorno. Oggi, nello specifico, un’auto straniera con carrello al traino, si è bloccata in un punto stretto ed è stato il delirio, con gente che pur di guadagnare qualche metro e probabilmente in attesa di un bus che sembrava non arrivare mai, ha optato per incamminarsi a piedi nonostante il trolley al seguito.

“Adesso basta! Dite al sindaco, o alla Polizia locale o a chiunque se ne debba occupare che così non si può andare avanti. Che qualcuno faccia qualcosa, perché qui in via Torno prima o poi succede un disastro o scoppia una rivolta. Non si può vivere così!!! Un’ora per tornare a casa, per fare pochi chilometri. Tutti i giorni c’è qualcosa: ma non è più sostenibile questa situazione per chi deve passare dalla Lariana e da via Torno per lavorare”.

E ancora: “E’ una situazione da isteria ormai, ma come pensano di gestire una situazione del genere per tutta l’estate? Scrivo da ferma, non si muove niente. Su questa strada c’è sempre qualcosa, a qualunque ora, in qualunque giorno. L’altro giorno ho visto con i miei occhi un’ambulanza bloccata, spero non ci fosse su qualcuno con qualcosa di grave. Non ne possiamo più. E da quando ho scritto non ho fatto un centimetro in avanti, per percorrere pochi metri da Sant’Agostino ho già impiegato mezz’ora. Basta, ora le scuse non bastano più: non possiamo essere condannati per sempre a questo inferno. So che c’è chi dirà ‘andate a piedì’, ‘state a casa’ ma non tutti possono scegliere: l’auto, purtroppo, per molti è ancora una necessità per spostarsi, non una scelta di piacere”.

“Nessuno si è mai sognato di contestare a priori cantieri o lavori quando vanno fatti – è la conclusione – ma quest’anno è sempre tutto bloccato anche senza interventi particolare e abitando in zona, garantisco che non è mai stato così. Ma non ci si può chiedere di rassegnarci, abbiamo diritto a chiedere risposte”.

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10 Commenti

  1. In direzione como il problema sono gli attraversamenti pedonali in zona stazione che devono essere regolamentati con un semaforo perché se no è un flusso continuo di persone e tutto si blocca, non ci vuole un genio

  2. Apprezzo pienamente le frustrazioni di questo lettore. Nonostante la nuova ordinanza che limita autobus e autocarri di grandi dimensioni sulla SS340, ci sono ancora autobus e autocarri di grandi dimensioni sulla SS340. Raggiungere un appuntamento a Como dalla Tremezzina significa partire un’ora e due ore prima. Il lago ha bisogno di restrizioni al traffico applicate, traghetti veloci per pendolari e più autobus giornalieri per pendolari. Chi è il responsabile? Chiunque?

    1. Pienamente d’accordo. quando finalmente sarà finito il lungo lago forse la situazione migliorerà all’ingresso di Como, ma non sulle strade del lago per il numero di turisti che la percorrono ogni giorno.
      La famosa botte piena e moglie ubriaca … B&B e case vacanze le vogliono occupate 365 giorni all’anno però i turisti devono arrivarci volando.
      Per la cronaca oggi Como Milano 1 ora e 45 minuti (37 km) il traffico c’è ovunque purtroppo.

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